Categories
Liquore

Il miglior vermouth

 

 

Le nostre selezioni dei migliori vermouth

 

Il vino aromatizzato in questione è un’eccellenza italiana, per la precisione piemontese, consumata e apprezzata in tutto il mondo. Se volete assaggiare questo prodotto, ma non sapete come scegliere un buon vermouth, potete fare affidamento sulla nostra classifica. Abbiamo infatti selezionato appositamente per voi i migliori vermouth del 2024 tra quelli venduti online e potete trovare le nostre recensioni nella sezione qui in basso.

 

Vermouth rosso

1. Martini Riserva Vermouth Rubino

 

Si tratta del miglior Vermouth dell’anno per rapporto qualità-prezzo, un’ottima soluzione se volete risparmiare senza però rinunciare a una bevanda di buon livello. La Riserva Rubino di Martini colpisce proprio per il suo colore acceso che si presenta benissimo in bicchieri e calici. Nonostante sia preferibile usarlo per preparare ottimi cocktail, questo Vermouth risulta molto piacevole anche da liscio e on the rocks. 

La preparazione della bevanda segue i metodi della tradizione piemontese, nello specifico di Pessione, il luogo di origine del Martini. Il Vermouth si combina perfettamente con un po’ di acqua tonica e tre acini di uva rossa. All’olfatto si rivela speziato, con un aroma intenso che anticipa il gusto pieno e avvolgente che accoglie il palato con note di erbe molto piacevoli. Molto bella anche la bottiglia che si presta come idea regalo per un appassionato di Martini.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth Carpano

2. Carpano Antica Formula Vermouth 1 l

 

Per chi conosce la storia del vermouth, il nome Carpano balzerà subito all’occhio. Si tratta proprio dell’inventore della bevanda che nel 1786 creò per la prima volta questa miscela aromatizzata. La bottiglia Antica Formula è proprio ciò che ci si aspetterebbe, ovvero un elogio alla classica realizzazione, con ingredienti come lo zafferano, proveniente dagli altipiani dell’Iran; l’assenzio piemontese e della Valle D’Aosta e lo zucchero bruciato, realizzato tramite semplice riscaldamento senza l’aggiunta di additivi.

Il risultato è un liquido dal colore bruno, con note aromatiche di vaniglia, spezie, mandorle e chiodi di garofano. Al palato invece si può apprezzare il suo gusto morbido che complementa al meglio cibi come cioccolato e datteri. 

Se siete alla ricerca di un prodotto quanto più classico possibile, che vi possa far scoprire l’origine della bevanda, allora non potreste scegliere un miglior vermouth. Il prezzo potrebbe rivelarsi più elevato della media, tuttavia, secondo quanto riferiscono gli acquirenti vale la pena investire su questa bottiglia.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth Cocchi

3. Cocchi Vermouth 75 cl

 

Giulio Cocchi, storico di Torino, creò 120 anni fa una ricetta originale per il vermouth, riproposta in questa bottiglia che oggigiorno è apprezzata in tutto il mondo, soprattutto sul suolo statunitense. Le botaniche prevedono l’immancabile artemisia, la china calissaia, l’arancio amaro e il rabarbaro, tra le tante, che conferiscono oltre al sapore speziato anche il colore bruno.

A queste si aggiunge poi lo zucchero, in diverse consistenze per creare un sapore morbido senza l’uso della vaniglia, molto presente in altre bottiglie. Se volete creare cocktail di alto profilo, sorprendendo i vostri ospiti, si rivela un’aggiunta preziosa alla vostra collezione.

Secondo i pareri espressi dai consumatori è uno dei migliori vermouth piemontesi attualmente in circolazione, in grado di competere con noti brand di Torino che si contendono il primato nel settore. L’unica pecca è nella bottiglia, un po’ troppo semplice secondo alcuni e che potrebbe quindi rivelarsi poco adatta come idea regalo.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth bianco

4. Martini Vermouth Bianco 1 l

 

Per chi fosse alla ricerca di un vermouth a prezzi bassi, l’opzione Martini Vermouth Bianco potrebbe essere quella più adatta alle proprie esigenze. La bevanda viene realizzata a partire dal vino Trebbiano, emiliano, e quello Catarratto, proveniente invece dalla Sicilia, a cui vengono poi aggiunte le erbe aromatiche tra cui i fiori bianchi di vaniglia, da cui prende la colorazione.

Grazie alle sue forti note floreali ed elevata dolcezza, il Vermouth Bianco trova la sua principale applicazione in cocktail e difficilmente viene servito liscio.

Tra i mix più gettonati è possibile trovare la semplice aggiunta di acqua tonica e una fetta di limone, fino a quelli più strutturati come il Royale Bianco, che vede l’aggiunta di prosecco, lime e menta, o il Martini Spritz, perfetto per l’aperitivo e che prevede 4 cl di Martini Bianco, 6 cl di prosecco e soda, guarnito poi prima di servire con foglie di menta fresca.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth dry

5. Noilly Prat Vermouth Dry 750 ml

 

Non esistono però solo prodotti italiani ma, tra le offerte che analizziamo, è presente anche una bottiglia di vermouth secco realizzato dai francesi di Noilly Prat. Il brand prende il nome dall’erborista Joseph Noilly che nella prima decade del diciannovesimo secolo realizzò la ricetta per la produzione di questo vermouth. 

Il vino utilizzato proviene dai vitigni a bacca bianca della Marseillan, nel sud della Francia, per la precisione i picpoul de pinet e clairette. La liste delle erbe e gli aromi utilizzati è ancora oggi custodita gelosamente ma sappiamo che tra queste vi sono camomilla, noce moscata, chiodi di garofano e buccia d’arancia.

Può essere consumato sia da solo, in un bicchiere con ghiaccio e una scorza di limone, sia come base per cocktail. In entrambi i casi riesce a restituire un sapore originale e leggermente diverso dai vermouth italiani, una buona scelta per chi ha intenzione di assaggiare un prodotto che non ha paura di uscire fuori dagli schemi.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth Del Professore

6. Del Professore Vermouth Rosso 75 cl

 

L’azienda piemontese realizza due tipologie di liquori: vermouth e gin. Nella prima categoria troviamo tutte le varietà possibili, tra cui il rosso qui analizzato. Per la sua produzione viene utilizzato il vino Nebbiolo, a bacca nera, che invecchia in barrique di rovere per sei mesi, insieme agli ingredienti chiave come assenzio e chiodi di garofano, a cui si aggiungono menta alpina, macis e genziana.

Il modo migliore per la sua consumazione è liscio, accompagnato magari da cioccolato o chicchi di caffè. Tuttavia, risulta ideale anche per cocktail, ed è possibile realizzare per esempio l’Americano Del Professore, con 4 cl di Vermouth Rosso, 2 cl di bitter e soda ghiacciata, il tutto versato in un bicchiere “old fashioned” a cui si possono aggiungere scorze d’arancia per guarnire.

La bottiglia ha un aspetto molto elegante e sebbene non sia previsto un astuccio, può rivelarsi comunque una buona idea regalo grazie all’etichetta vintage, esteticamente appagante.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth Punt e Mes

7. Carpano Punt e Mes Vermouth 1 l

 

Altro prodotto del brand è il vermouth Punt e Mes, che secondo quanto tramandato, nacque nel 1870 nella bottega Carpano. Il nome, che significa “un punto e mezzo”, indica in realtà un vermouth corretto con china, leggermente differente dai prodotti che abbiamo avuto modo di analizzare in questa sede ma che, in una lista dei migliori vermouth sul mercato, non poteva assolutamente mancare.

Oltre a rivelarsi una scelta molto particolare, si tratta anche del prodotto più economico della classifica, ideale per chi vuole spendere quanto meno possibile. Il Punt e Mes è entrato nell’immaginario collettivo soprattutto grazie alla preferenza di personaggi importanti della storia dell’imprenditoria italiana, come Giovanni Agnelli, che gradiva particolarmente questa tipologia di vermouth.

Per scoprire dove acquistare il prodotto Carpano non vi resta altro da fare che cliccare sul link in basso, che vi riporterà direttamente alla pagina per effettuare la transazione, tutto comodamente da casa.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth tradizionale

8. Del Professore Vermouth Tradizionale 0,75 l

 

Se non sapete ancora quale vermouth comprare poiché storditi dalla gran quantità di bottiglie vendute online, potete puntare sulla tradizionalità offerta dal brand Del Professore. Il vermouth in questione utilizza vino moscato delle Langhe, in cui vengono messe in infusione quindici altri ingredienti tra erbe e spezie, tutte raccolte in zone alpine nei pressi di Torino, per conferire il classico aroma. 

Al naso si possono avvertire chiaramente zenzero, chiodi di garofano e assenzio mentre il sapore tende al dolce grazie all’aggiunta di zucchero di canna raffinato. Può essere consumato liscio, con un po’ di ghiaccio e una scorza di limone, o insieme ad altre bevande per la realizzazione di mix, come per esempio il Negroni. 

Il rapporto qualità/prezzo è eccellente e se state cercando una bottiglia dal taglio meno industriale rispetto a grandi brand qui recensiti, magari per fare un regalo a un amico, potrebbe fare esattamente al caso vostro.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth Torino

9. Cinzano Rosso Vermouth 1 l

 

Tutti avranno almeno una volta sentito parlare della casa Cinzano, fondata nel 1757 e attiva oggigiorno sul territorio italiano con una vasta gamma di prodotti, non solo vermouth dunque ma anche spumanti.

L’alcolico che prendiamo in considerazione in questa sede è però il Vermouth Rosso, dal colore ambrato e con un bouquet che riporta alla mente note di vaniglia, ciliegia e una punta di caramello ad addolcire. Assaggiandolo si percepisce immediatamente questa caratteristica, che lascia poi il campo al sapore più amaro dato dalle erbe e dalle spezie per poi chiudere sul finale con il retrogusto di artemisia, elemento fondamentale per il vermouth.

Gli utenti che hanno avuto modo di assaggiare il Cinzano Rosso sostengono che riesca a dare il meglio di sé nella realizzazione di cocktail e sebbene possa essere consumato anche liscio, non riesce a fornire un’esperienza di alto profilo per gli appassionati.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vermouth Carlo Alberto

10. Carlo Alberto Vermouth Riserva Rosso Superiore 750 ml

 

Concludiamo la nostra classifica con il Vermouth Riserva Rosso Superiore di Carlo Alberto. Se effettuiamo una comparazione con gli altri vini aromatizzati, è possibile notare immediatamente un prezzo leggermente più alto, dovuto in parte alla confezione di classe ma soprattutto per l’attenzione alla scelta degli ingredienti. 

Tra le botaniche riscontriamo l’artemisia, l’anice stellato, il coriandolo e lo zafferano, che contribuiscono a creare un’esperienza di degustazione unica. Anche la miscelazione per creare cocktail si rivela possibile con questo prodotto di fascia medio-alta, creando mix come il Bohémien Boulevardier, con 40 ml di vermouth Carlo Alberto, 20 ml di bitter, 25 ml di bourbon e per decorare una scorza d’arancia.

Se volete fare un regalo a un nuovo amico o conoscente di lunga data, il prodotto Carlo Alberto potrebbe rivelarsi la scelta migliore grazie alla bottiglia elegante, studiata fin nei minimi dettagli e con la parte inferiore che ricorda il colonnato della Gran Madre di Torino.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Origine e uso

 

Storia

Il vermouth, anche scritto comunemente vermut, è un vino che nasce nel 1786 nel territorio piemontese, precisamente a Torino. L’inventore di questa bevanda fu Antonio Benedetto Carpano, che scelse il nome traslitterando il “Wermut” tedesco, termine con il quale in Germania si identifica la pianta di artemisia. Naturalmente, non stiamo parlando di un vino classico, ma di una tipologia liquorosa molto in voga nel diciottesimo secolo. 

Il vantaggio del vermouth rispetto ad altre produzioni europee, che pur non mancavano di esistere, era quello di poter essere realizzato con vini giovani, meno costosi dunque, a cui si aggiungevano una serie di erbe aromatiche, tra cui necessariamente deve essere compresa l’artemisia, con le quali invecchiava.

Il procedimento prevede la macerazione di queste ultime in vasche, alle quali veniva poi aggiunto il vino e una quantità di zucchero e alcol ben specifica. Col tempo le tipologie di vermouth si sono ampliate ed è possibile trovarne di bianco, rosso e secco. 

Tra gli uni e gli altri cambiano non solo le erbe utilizzate, che danno dunque la diversa colorazione, ma anche la gradazione alcolica che, nei primi due casi deve essere superiore al 15%, mentre per i vermouth secchi, anche denominati “dry”, deve essere minimo del 18%, con una percentuale di zuccheri inferiore, ovvero del 7%.

Mix

Come per ogni bevanda alcolica, esistono i puristi che preferiscono berla assolutamente liscia, al massimo on the rocks. Tuttavia ciò non vuol dire che il vermouth non si presti bene per la realizzazione di cocktail. Ne esistono infatti una gran quantità e il vermouth è divenuto quasi un elemento fisso nella realizzazione di mix originali e classici. 

Basti pensare all’intramontabile Negroni, composto da un terzo di gin, un terzo di bitter e un terzo di vermouth rosso, servito in un bicchiere classico con una scorza o fetta d’arancia. Variante meno conosciuta ma più elegante è invece il Negroni Sbagliato, che riporta il vermouth rosso e il bitter del classico ma sostituisce il forte gin con il più amabile spumante, per eventi e palati raffinati.

Gli amanti della superspia più nota al mondo, James Bond anche conosciuto come 007, avranno sicuramente provato a riprodurre il Martini Dry, il cocktail preferito dal personaggio. Per la sua realizzazione si usano 60 ml di gin e 10 ml di vermouth dry, versati entrambi in un bicchiere con ghiaccio per raffredarli. Successivamente vanno spostati nel bicchiere da cocktail e si può decorare con un’oliva o una scorza di limone.

 

Conservazione

Fino a quando la bottiglia di vermouth resterà chiusa, potrete conservarla in un mobile, lontana dalla luce del sole e in un ambiente fresco, per circa sei o sette mesi senza che il sapore cambi. Tuttavia, una volta aperta, le cose cambiano velocemente poiché trattandosi di un vino, sebbene aromatizzato, è soggetto al fenomeno di acetificazione. 

Il modo migliore per far sì che la bevanda conservi parte delle sue caratteristiche principali, è posizionarla in frigorifero e consumarla nel giro di qualche mese al massimo. Il freddo farà perdere qualche nota aromatica, tuttavia è preferibile rispetto alla modifica completa del sapore.

 

Valore nutrizionale

Un bicchiere di vermouth, circa 100 ml, dunque, ha un apporto calorico pari a 160 kcal, perlopiù carboidrati e zuccheri, con una piccola percentuale di proteine, sodio e potassio. I valori sono nemici degli sportivi e atleti, che riescono però a smaltire meglio la bevanda. Chi conduce una vita sedentaria e non svolge alcun tipo di allenamento dovrebbe limitare l’assunzione, stesso concetto che vale per la maggior parte degli alcolici in commercio.

Bere responsabilmente

A tutti piace fare baldoria con i propri amici, magari alzare anche un po’ il gomito quando si trova la giusta compagnia, tuttavia non bisogna mai dimenticare che l’assunzione di alcolici è potenzialmente pericolosa non solo per la propria salute fisica, ma anche per chi ci sta intorno qualora abbiate intenzione di mettervi al volante in evidente stato di alterazione. Il modo migliore per evitare incidenti è quello di designare un guidatore che resterà sobrio per il resto della serata, riaccompagnando poi tutti a casa.

 

 

 

Categories
Accessori

Gli 8 migliori spillatori per birra del 2024

 

Spillatore per birra – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Se avete sempre desiderato uno spillatore per birra, in modo da non dovervi recare più al pub per bere la vostra bevanda preferita alla spina, allora siete nel posto giusto. Tra i prodotti che abbiamo avuto modo di analizzare spiccano Philips Cucina Perfect Draft HD3720/25, estremamente tecnologico e compatibile con fusti da 5 litri e The Sub VB650810, che riesce a scalare la nostra classifica grazie al suo aspetto unico e intrigante, per chi vuole anche un prodotto di design.

 

 

Conclusione

 

 

Gli 8 migliori spillatori per birra – Classifica 2024

 

La seguente classifica dei migliori spillatori per birra del 2024 è stata realizzata prendendo in considerazione una vasta gamma di prodotti. Nella lista troverete non solo opzioni economiche ma anche prodotti tecnologici che sfruttano sistemi di controllo della temperatura e pressione nel fusto di birra.

 

 

Spillatore per birra da casa

 

1. Philips Cucina Perfect Draft HD3720/25

 

Se siete alla ricerca di uno spillatore per birra da casa, per sorprendere i vostri amici durante feste, cene o altri eventi di aggregazione sociale, allora potreste puntare a uno dei prodotti più venduti sul mercato: Perfect Draft di Philips.

Dal punto di vista del design si rivela eccellente, così come ci si aspetterebbe da un prodotto della celebre azienda, con display LCD che indica la temperatura e il volume della birra residua nel fusto. L’indicatore, inoltre, avviserà al raggiungimento dei 3° centigradi, la temperatura migliore per il consumo della bevanda. 

Il dispositivo funziona con fusti da sei litri, che, una volta aperti, possono essere conservati per circa 30 giorni, anche questi indicati sul display LCD per tenere sempre sott’occhio la durata del fusto. Il sistema di erogazione, privo di anidride carbonica aggiunta, vi garantirà una birra sempre perfetta, con la giusta quantità di schiuma proprio come se venisse servita in un pub.

 

Pro

Elegante: Il design è minimal e ben si adatta a qualsiasi tipologia di ambiente moderno. Un dispositivo che non può mancare in casa di un appassionato della bevanda.

Display: Sullo schermo LCD potrete leggere tutte le informazioni essenziali, ovvero il volume della birra nel fusto, la temperatura attuale e da quanti giorni è stato aperto il contenitore.

Materiali: Sebbene la maggior parte dei componenti sia in plastica, sono presenti elementi in metallo che rendono il dispositivo resistente.

 

Contro

Fusti: Non è possibile utilizzare fusti che non siano compatibili con il macchinario Perfect Draft, secondo gli utenti un limite che ben presto si farà sentire, rendendo necessario l’acquisto presso rivenditori specializzati.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Spillatore per birra Krups

 

2. The Sub VB650810 Spillatore di birra 2 litri

 

A seguire troviamo uno spillatore per birra Krups, con capacità leggermente inferiore rispetto ad altri, ovvero 2 litri. Ciononostante il dispositivo appare molto elegante, con finitura “total black” e una forma cilindrica da cui prende il nome The Sub, ovvero “il sottomarino”. Decisamente differente da quanto è possibile trovare online, il prodotto è stato disegnato da Marc Newson, uno dei maggiori esponenti del design contemporaneo, rivelandosi una scelta perfetta per chi vuole un dispositivo che funga anche da ricercato pezzo d’arredamento.

Passando invece alla funzionalità vera e propria, il sistema di refrigerazione interna mantiene sempre la temperatura costante di 2° centigradi e permette di sfruttare il fusto per 15 giorni prima di doverlo sostituire. Numerosi inoltre i brand che vendono fusti da 2 litri per The Sub: Heineken, Affligem, Tiger, Desperados, Sol, Birra Moretti e molti altri.

Una pecca sembra essere la necessità di pre-raffreddare i piccoli fusti, lasciandoli in frigo per almeno una mezza giornata prima dell’utilizzo. Inoltre non è possibile conoscere il livello di birra ancora presente nel fusto. 

 

Pro

Design: Realizzato da uno dei maggiori esponenti contemporanei, Marc Newson, The Sub è un prodotto adatto agli amanti dell’estetica.

Compatibilità: I fusti da 2 litri che è possibile trovare in commercio sono molti e di brand diversi, permettendo così di variare nel consumo.

Facile da usare: Non richiede alcuna competenza tecnica, vi basterà inserire il fusto, collegare The Sub all’alimentatore e attendere che la birra sia fresca prima di spillarla tramite la leva frontale.

 

Contro

Refrigerazione: Sebbene funzioni come un piccolo frigorifero, se volete consumare subito la birra dovrete necessariamente conservare i fusti in frigorifero. In questo modo potrete spillare la bevanda subito alla temperatura giusta.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Spillatore per birra 5 litri

 

3. H.Koenig BW1880 spillatore per fusti universali 5 litri

 

Secondo alcuni consumatori, lo spillatore per birra 5 litri di H.Koenig è uno dei più convenienti tra quelli venduti online grazie alla compatibilità con fusti universali da 5 litri, sia pressurizzati sia non. In quest’ultimo caso, dovrete sfruttare le cartucce di CO2 per creare l’effetto di pressurizzazione. Nella confezione ne troverete tre, tuttavia ricordate che potrebbe essere necessario acquistarne di ulteriori se utilizzate il prodotto con una certa frequenza.

Lungi dall’essere il miglior spillatore per birra sul mercato, il BW1880 riesce comunque a farsi valere grazie a un sistema di refrigerazione che tiene la bevanda tra 2 e 10° centigradi e un prezzo concorrenziale che ci permette di collocarlo in una fascia intermedia.

Per scoprire dove acquistare lo spillatore H.Koenig non vi resta altro da fare che cliccare sul link sottostante, in questo modo verrete riportati alla pagina del venditore da cui effettuare la transazione.

 

Pro

Compatibilità: Potrete usare fusti sia pressurizzati sia non, dando la possibilità di acquistare diversi brand di birra. Inclusi anche gli adattatori per la proposta di Heineken.

Refrigerazione: Bisogna inserire acqua all’interno del macchinario e immergervi il fusto. Accendendo poi lo spillatore, questo raffredderà l’acqua e porterà la birra alla temperatura giusta.

 

Contro

Materiali: Non sempre all’altezza. Alcuni consumatori lamentano infatti un eccessivo uso di plastica che rende il tutto un po’ troppo fragile.

Rumoroso: Se siete sensibili all’emissione di decibel, il prodotto potrebbe non fare al caso vostro poiché un po’ più rumoroso della media.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Spillatore per birra da tavolo

 

4. Goods and Gadgets Erogatore di birra alla spina 4 litri

 

Chi deve organizzare una festa o una serata in compagnia e non vuole spendere troppo per uno spillatore per birra da tavolo, può valutare l’acquisto del prodotto Goods and Gadgets. Chiariamo subito che, nonostante la sua resistenza e solidità riportata dai consumatori, ci troviamo comunque di fronte a uno spillatore completamente in materiale plastico che non fornisce quindi garanzie di notevole durata nel tempo.

La parte centrale presenta una zona suddivisa da quella dove viene effettivamente versata la birra, in questo alloggiamento è prevista l’aggiunta di ghiaccio, per tenere fresca la bevanda durante l’evento senza il rischio di annacquarla. Tale elemento centrale può essere rimosso, volendo, portando così la capienza massima a 4 litri.

Un dettaglio simpatico ma che non aggiunge nulla all’effettiva utilità o qualità del prodotto, è la luce LED alimentata a pile e presente alla base, in grado di illuminare il dispenser. Anche chi vuole organizzare una festa per bambini, magari sostituendo la birra con bevande gassate, potrebbe dunque prenderlo in considerazione.

 

Pro

Prezzi bassi: Il costo è estremamente contenuto, soprattutto se effettuiamo una comparazione con altri dispenser presenti nella nostra classifica. Ottimo dunque per chi vuole spendere poco.

LED: Non si tratta di un elemento in grado di convincere tutti, ciononostante è un’aggiunta che potrebbe rivelarsi simpatica se si sta organizzando una festa ricca di colori, come quelle per bambini, o con luci soffuse.

Refrigerato: Lo spillatore presenta una parte centrale rimovibile che permette l’alloggiamento di ghiaccio, in modo da tenere fresca la birra senza però rischiare di annacquarla.

 

Contro

Materiali: Il dispenser è completamente in plastica, persino la parte superiore che alcuni utenti avrebbero preferito fosse in vetro. Non ci si può aspettare dunque una durata notevole.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Spillatore per birra refrigerato

 

5. Royal Catering Spillatore birra refrigerato con cartucce CO2

 

Sebbene non sia il più costoso della classifica, lo spillatore per birra refrigerato di Royal Catering ha comunque un prezzo impegnativo e, dunque, potrebbe non essere adatto a tutti i consumatori. Per quanto riguarda invece l’aspetto, ci troviamo di fronte a un prodotto elegante ed esteticamente piacevole, ideale dunque per tutti gli utenti che puntano a un dispositivo di qualità.

I fusti compatibili sono quelli con capienza di 5 litri e diametro di 18,5 centimetri, facilmente reperibili online e non, evitando così la necessità di optare per prodotti specifici come accade per spillatori di altri brand.

Nella confezione sono incluse anche tre cartucce di CO2, che mantengono la pressione nel fusto, utili dunque per evitare che la birra risulti troppo piatta fuoriuscendo dall’erogatore. Nel kit è presente anche l’adattatore Heineken, da usare con i fusti della compagnia che non richiedono la pressione fornita da CO2. Il manuale di istruzioni, però, sembra un po’ carente, mancano infatti indicazioni precise per chi non ha mai avuto modo di usare uno spillatore.

 

Pro

Kit: Nella confezione troverete tutto l’occorrente per far funzionare al meglio il prodotto, non solo lo spillatore, dunque, ma anche cartucce CO2 e adattatori per fusti Heineken.

Compatibilità: Elevata e soddisfacente secondo i pareri dei consumatori. Vi basterà acquistare fusti da 5 litri e diametro non superiore a 18,5 centimetri.

Design: Il prodotto ha un aspetto curato, in grado di risultare piacevole anche per gli utenti che sono alla ricerca di uno spillatore da esporre in cucina o in salotto.

 

Contro

Istruzioni: Il manuale non è molto chiaro e mancano indicazioni specifiche sull’installazione delle cartucce CO2. Un po’ complesso da usare per chi non ha esperienza.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Spillatore per birra Krups Beertender

 

6. Krups VB700800 BeerTender spillatore in termoplastica

 

Lo spillatore per birra Krups Beertender ha un costo elevato, tuttavia parliamo di un nuovo dispositivo che permette di sapere sempre la temperatura del fusto, per servire birra fresca in qualsiasi momento della giornata. La bevanda mantiene i livelli di CO2 per una pressione ottimale, permettendo di utilizzare il fusto installato per un mese circa, prima di doverlo sostituire. 

La gamma di prodotti compatibili, tra quelli da 5 litri, spazia da Heineken, Affligem, Desperados, Edelweiss, Pelforth e molti altri, tuttavia bisogna necessariamente puntare su fusti che riportano la dicitura BeerTender tra quelli venduti dai brand. La reperibilità, pertanto, potrebbe non essere delle migliori, verificate la possibilità di acquistare i fusti presso negozi fisici, oppure online, prima di optare per lo spillatore Krups.

Per il primo utilizzo, è consigliato inserire il fusto in frigorifero prima di posizionarlo nello spillatore, così non dovrete attendere il raffreddamento della birra ma potrete berla immediatamente. In caso contrario, dovrete aspettare almeno un paio d’ore.

 

Pro

Design: L’aspetto è elegante e restituisce una notevole sensazione di solidità nonostante sia comunque uno spillatore realizzato con materiale termoplastico.

Refrigerato: Il fusto inserito viene tenuto alla temperatura corretta, per ottenere sempre birra fresca in qualsiasi momento della giornata. Solo all’inserimento del fusto bisogna dare il tempo al macchinario di raffreddarlo.

 

Contro

Costo: Il prezzo non è dei più bassi e se state cercando uno spillatore economico potrebbe non fare esattamente al caso vostro.

Fusti: La reperibilità non è delle migliori, nonostante siano molti i brand che ne producono per lo spillatore Krups. Verificate dunque la possibilità di acquisto online o distributori a voi vicini.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Spillatore per birra a sfera

 

7. InnovaGoods Ball dispenser a sfera refrigerante

 

Passiamo invece a uno spillatore per birra a sfera, una forma a effetto adatta a feste ed eventi. Oltre ad avere un aspetto interessante, che riesce a distinguersi dagli altri prodotti, si rivela anche il più economico della nostra lista, ideale dunque per gli utenti che vogliono spendere quanto meno possibile.

La capacità globale dello spillatore non è delle più elevate, parliamo infatti di 3,5 litri, tuttavia ha anche un serbatoio interno rimovibile nel quale potrete posizionare cubetti di ghiaccio, in modo da tenere la birra sempre al fresco durante la serata.

Il prodotto InnovaGoods, però, ha anche dei difetti che alcuni consumatori hanno riscontrato, legati principalmente alla scelta dei materiali con cui è realizzato. Completamente in plastica, lo spillatore si rivela molto fragile e leggero, è sconsigliato dunque posizionarlo in luoghi in cui può essere facilmente urtato se non volete che vada in frantumi rovesciando la birra sul pavimento.

 

Pro

D’effetto: La forma a sfera, diversa dagli altri prodotti della nostra classifica, è sicuramente un fattore di cui tener conto se volete stupire i vostri amici.

Scomparto: Presente all’interno e facilmente rimovibile, può alloggiare cubetti di ghiaccio per tenere la birra al fresco.

Prezzo: Il costo è il più basso tra i prodotti venduti online qui analizzati. Si tratta dunque di un’offerta interessante per chi vuole spendere poco.

 

Contro

Materiali: Lo spillatore è realizzato completamente in plastica, un dettaglio che alcuni consumatori hanno trovato poco convincente, soprattutto perché rende il prodotto leggero e fragile.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Spillatore birra per pub

 

8. For Home Spillatore a colonna da tavolo per pub 5 litri

 

Quando si parla di spillatore birra per pub si pensa a quello classico dietro il bancone, tuttavia esistono delle alternative interessanti come il dispenser proposto da For Home. Se gestite un pub e volete regalare ai vostri clienti un’esperienza divertente, potrete posizionare uno di questi spillatori a colonna da 5 litri ai tavoli, per far sì che gli utenti si servano da soli. 

L’erogatore, che si trova nella parte inferiore della colonna, è orientabile a 360°, chi è seduto al tavolo dunque potrà farlo ruotare senza muovere l’intero spillatore e riempirsi nuovamente il bicchiere per un secondo round. Qualora lo desideriate, è possibile aggiungere anche come accessorio un tubo per il ghiaccio, acquistabile separatamente e con una capienza di circa 2 litri.

Si rivela una scelta interessante anche per ambienti casalinghi, soprattutto se avete ospiti a cena o volete realizzare un aperitivo in casa con i vostri amici.

 

Pro

Divertente: Ci si abitua subito a sfruttare lo spillatore mentre si fanno due chiacchiere con amici seduti al tavolo in un pub o anche a casa.

Accessori: Qualora abbiate l’esigenza di refrigerare la birra per una lunga serata, potete acquistare il tubo per il ghiaccio venduto separatamente.

Capienza: La colonna è in grado di contenere 5 litri di birra, un quantitativo più che sufficiente per passare una serata in compagnia.

 

Contro

Prezzo: Il costo non è molto contenuto, soprattutto se consideriamo che non ha un sistema di refrigerazione interna o altri sistemi di controllo della bevanda.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Come scegliere un buon spillatore per birra

 

La birra è una delle bevande alcoliche più antiche e la sua produzione si può far risalire addirittura al 3000 a.C., quando a realizzarla erano i Sumeri. Probabilmente, però, questi non disponevano di macchinari per berla alla spina come oggi si può fare in qualsiasi pub, ottenendo birre con una giusta quantità di schiuma, fresche e piacevoli da bere. 

Alcuni consumatori, magari, si staranno chiedendo come scegliere un buon spillatore per birra, magari per evitare di doversi recare continuamente al pub o semplicemente per organizzare feste ed eventi in casa e colpire i propri amici. Leggendo la nostra guida all’acquisto riuscirete a scoprire tutto ciò che c’è da sapere prima di aprire il portafogli, effettuando una scelta consapevole e informata.

Tipologie

Tra gli spillatori in vendita sul mercato è possibile trovare essenzialmente due macro categorie: quelli che necessitano di fusti e quelli che vengono semplicemente riempiti di birra. Nel primo caso è possibile trovare spillatori professionali, all’interno dei quali va posizionato il fusto che può durare da 15 a 30 giorni in base al volume mentre l’altra categoria di spillatori, più economica, richiede il consumo in giornata poiché la birra non si trova all’interno di un ambiente pressurizzato.

Scegliere uno spillatore che prevede l’uso di fusti ha anche altri vantaggi: generalmente sono refrigerati, quindi riescono a tenere la bevanda alla temperatura perfetta, intorno ai 3° centigradi, inoltre hanno design all’avanguardia ed eleganti, riuscendo quindi anche ad arredare gli ambienti. Il punto a sfavore è naturalmente dato dal costo, tendenzialmente più alto e che richiede anche una spesa di gestione qualora si utilizzino cartucce CO2.

Gli spillatori più originali e dalle forme bizzarre, però, sono quelli che di solito vengono riempiti di birra e resi disponibili magari durante una festa o in un pub direttamente ai tavoli. Tra questi è possibile trovarne a sfera, a torre o dalla forma di semplici caraffe. 

La capienza può essere variabile, da un minimo di 2 litri a oltre 5, in base anche alla presenza o meno di un vano interno per la refrigerazione. Anche se chiamato così, non ha nulla di elettrico ma si tratta di un semplice spazio, diviso dal serbatoio principale dove andrete a versare la birra, per l’aggiunta di ghiaccio, in modo da tenere al fresco la bevanda durante la serata.

 

Materiali

Prima di effettuare la scelta vi consigliamo anche di considerare la qualità di questi ultimi. Se i prodotti a basso costo sono realizzati completamente in plastica, quelli dal prezzo più elevato presentano anche inserti in metallo. 

Tutto dipende naturalmente dall’uso che avete intenzione di farne: se avete bisogno di uno spillatore per una serata tra amici, potrete accontentarvi anche di un prodotto in plastica, mentre se siete estimatori della bevanda e amate spillare un po’ di birra durante la giornata, allora potreste preferire qualcosa di più solido, che duri nel tempo e che non vi costringa a buttare tutto via dopo appena qualche mese di utilizzo.

 

Estetica

Sul mercato sono disponibili una gran quantità di spillatori, tra cui anche oggetti di design in grado di dare un tocco di originalità al vostro appartamento. Il luogo ideale per uno di questi prodotti sarebbe il salotto, in modo da renderlo immediatamente visibile ai vostri ospiti, magari nei pressi del vostro angolo “bar”. Quando effettuerete l’acquisto, dunque, non dimenticate che anche l’occhio vuole la sua parte e optare per uno spillatore bello a vedersi ha sicuramente i suoi vantaggi.

Fusti

Non bisogna sottovalutare l’elemento principale dello spillatore: la birra. Senza questa si tratta infatti di un costoso soprammobile di dubbia utilità. Chiedetevi dunque che tipologia di birra bevete e quali fusti avete intenzione di acquistare. Dal momento che non tutti i dispositivi sono compatibili con la totalità dei brand in vendita sul mercato, sarete costretti a prendere una decisione anche in base a questo fattore. 

Heineken, per esempio, produce fusti di qualsiasi tipologia, non avrete problemi quindi a trovarne sia pressurizzati sia non, tuttavia altre marche di birra come Affligem o Leffe, per esempio, potrebbero realizzare fusti solo di determinate dimensioni o privi di pressurizzazione. Informarsi in merito, tenendo conto anche della reperibilità, è dunque un imperativo per evitare di spendere inutilmente il proprio denaro.

 

 

 

Domande frequenti

 

Dove si compra uno spillatore per birra?

Questi dispositivi, pensati per servire birra fresca e direttamente dal fusto proprio come se foste in un pub, si possono trovare in negozi specializzati o direttamente online. Se da un lato i punti vendita fisici permettono di dare un’occhiata al prodotto e in alcuni casi testarlo con mano prima di effettuare l’acquisto, la comodità della rivendita online è quella di non doversi recare personalmente in negozio e ricevere il prodotto direttamente a casa. 

Se volete usufruire di questa possibilità ma non sapete quale spillatore per birra comprare, vi ricordiamo che potete dare un’occhiata alle offerte analizzate nella nostra lista, comprensiva di pro e contro per ogni prodotto, in modo da aiutarvi nella scelta.

 

Per quanto tempo la birra è utilizzabile?

Una volta inserito il fusto nello spillatore, generalmente è possibile attingere da esso per circa 15 giorni, nel caso di contenitori da 2 litri, oppure 30 nel caso di quelli da 5 litri. Diverso è invece il discorso se parliamo di spillatori in plastica che non dispongono di sistema di refrigerazione o di pressurizzazione. In quel caso la birra va necessariamente consumata durante la giornata.

 

Quali fusti si usano?

Non esistono dei prodotti universali e difficilmente riuscirete a trovare uno spillatore per birra in grado di funzionare con tutti i fusti venduti online. Pertanto, prima di effettuare la scelta bisogna prendere in considerazione la tipologia di birra che bevete maggiormente. Di solito i più usati sono fusti da 5 litri pressurizzati o non. Nel primo caso basta inserirli nel macchinario per iniziare a spillare la birra, mentre quelli privi di pressurizzazione necessitano di cartucce CO2 per ottenere lo stesso risultato.

 

Quanto costa un fusto per spillatore?

Generalmente i fusti da 5 litri hanno un costo che oscilla tra i 20 i 30 euro, rappresenta quindi una spesa minore rispetto all’acquisto delle singole bottiglie. Se siete consumatori abituali e non vi dispiace bere un bicchiere a cena o in compagnia di amici, allora l’opzione migliore è proprio quella di investire in uno spillatore con relativi fusti, potrete così risparmiare denaro sul lungo periodo.

 

I fusti possono essere riutilizzati?

Per quanto riguarda quelli pressurizzati, la risposta è no, a meno che non disponiate di un sistema per ripressurizzare il contenitore, operazione però particolarmente difficile. In particolare i fusti Heineken dispongono di un sistema proprietario che rende impossibile riciclarli per inserire altra birra dopo averli consumati.

Uno dei problemi che si riscontrano invece con quelli privi di pressurizzazione è che durante l’aggiunta di birra nel fusto potrebbe crearsi una gran quantità di schiuma, rovinando così la fornitura di bevanda. Il nostro consiglio, dunque, è quello di puntare sempre su fusti di birra nuovi, eviterete così spese inutili e potrete godervi dell’ottima birra senza sprecare tempo e denaro.

 

 

 

Come usare uno spillatore per birra

 

Se avete dato un’occhiata a tutti i prodotti consigliato, letto le nostre guide e vi siete informati al meglio ma ancora non sapete bene come funziona lo spillatore per birra, allora siete giunti nella sezione giusta. Cercheremo infatti di spiegarvi nel modo più semplice e veloce possibile come utilizzare al meglio questo dispositivo.

Prenderemo in esame la tipologia con fusti, che si tratta in realtà dell’unica variante che potrebbe creare qualche problema ai neofiti che si avvicinano per la prima volta agli spillatori. Il primo passo è quello di pre-refrigerare il fusto di birra che avete intenzione di usare. Si tratta di un passaggio fondamentale se volete consumare immediatamente la bevanda poiché non dovrete attendere che il dispositivo la porti alla temperatura giusta.

Successivamente, con il manuale di istruzioni alla mano -indispensabile poiché ogni spillatore ha delle caratteristiche uniche- date un’occhiata al corretto inserimento del fusto da 2, 3 o 5 litri nell’alloggiamento previsto. Non dimenticate di fissarlo in modo che non possa sfuggire alla presa della macchina.

Alimentazione

Dopo aver piazzato il fusto, bisogna passare all’accensione dello spillatore, inserite dunque il cavo di alimentazione nella macchina e l’altro capo in una presa di corrente, premendo il tasto ON/OFF. Se l’operazione è stata eseguita con successo sentirete dei rumori tipici data dalla refrigerazione e, in alcuni casi, potrete intervenire direttamente scegliendo la temperatura che preferite. 

Il nostro consiglio è di impostarla tra 3 e 5° centigradi, quella ideale per il consumo di birra. Se non avete refrigerato il fusto in frigo, dovrete attendere almeno un’oretta affinché il dispositivo raggiunga la temperatura, dopodiché sarete pronti per iniziare la spillatura.

 

Tecniche di spillatura

La birra non si versa semplicemente nel bicchiere, ma necessita di un po’ di attenzione per ottenere la giusta quantità di schiuma. Il modo più popolare è quello di inclinare il bicchiere sotto l’erogatore e attendere che questo si riempia, tuttavia esistono diverse tecniche che restituiscono risultati differenti: quella belga, quella tedesca e quella inglese.

Nel caso della tecnica belga il bicchiere va riempito quanto più velocemente possibile, la cosa genererà una mole di schiuma notevole che, fuoriuscendo dal bicchiere, deve essere rapidamente eliminata con un coltello. Prima di servire dovrete inoltre pulire la parte esterna che potrebbe essersi bagnata di birra. 

La tecnica tedesca è più lenta, si aggiunge dunque un po’ di birra nel bicchiere e si aspetta che la schiuma si riduca, continuando così fino al riempimento dello stesso. Infine, per gli amanti della tecnica inglese, bisogna posizionare il bicchiere sotto lo spillatore in posizione verticale e aprire il rubinetto, solo in fase di riempimento si inclina il bicchiere.

Con questi suggerimenti riuscirete a utilizzare al meglio il vostro nuovo dispositivo ma ricordate che avere uno spillatore in casa, nonostante possa essere divertente, può portare anche a degli eccessi che rischiano di avere un serio impatto sulla vostra salute. Non dimenticate quindi di bere responsabilmente e con moderazione.

 

 

Categories
Accessori

Gli 8 migliori decanter del 2024

 

Decanter – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Questa tipologia di prodotti è divenuta molto popolare nel tempo ed è quasi normale trovarne uno in ogni casa. Il loro scopo principale è quello di aerare il vino, generalmente quello rosso. Se siete alla ricerca di un decanter per una cena elegante o anche semplicemente per arredare la tavola o la cucina con un oggetto elegante, potete dare un’occhiata ai prodotti più interessanti della nostra classifica, come Smaier Decanter vino 1200 ml, dal design originale e ottimo anche come idea regalo, oppure Todeco Decanter per Vino, dal prezzo contenuto e perfetto per filtrare anche eventuali sedimenti della bottiglia.

 

 

Conclusione

 

 

Gli 8 migliori decanter – Classifica 2024

 

Se avete dato un’occhiata alle offerte sul mercato ma siete ancora indecisi su quale decanter comprare, non vi resta altro da fare che dare un’occhiata alle nostre recensioni che potete trovare qui in basso. Abbiamo effettuato una selezione tenendo conto del grado di soddisfazione dei consumatori, creando così una classifica dei migliori decanter del 2024 appositamente per voi.

 

 

1. Smaier Decanter vino 1200 ml set da regalo

 

Iniziamo subito la nostra lista con un prodotto in vetro soffiato, privo di piombo e soprattutto con una forma insolita, che potrebbe ricordare, con un po’ di immaginazione, un cigno. La capienza è di 1.200 ml, è in grado dunque di ospitare tutto il contenuto della bottiglia di vino senza rendere però al contempo difficile la mescita poiché la zona più spessa è facile da tenere in mano, facendo fuoriuscire il vino dal beccuccio più sottile che ha invece una forma inclinata. 

Rispetto ad altri decanter è sicuramente molto elegante da portare in tavola, per rendere le cene tra amici e parenti molto più sofisticate. Si rivela un’ottima idea regalo per gli amanti della bevanda anche se alcuni utenti sottolineano che il vetro può rivelarsi eccessivamente fragile, soprattutto la zona del beccuccio da cui fuoriesce il vino. Pertanto sarebbe meglio evitare di posizionarlo in lavastoviglie e pulirlo con molta cautela, a mano, dopo ogni utilizzo.

 

Pro

Design: La forma intrigante e diversa da ciò che ci si aspetterebbe, riesce a rendere questo decanter molto apprezzato dai consumatori.

Vino: La capienza è notevole, parliamo infatti di 1.200 ml, in grado dunque di ospitare una bottiglia di vino per intero, permettendo così di aerare la bevanda.

Costo: Pur non essendo particolarmente basso, è comunque inferiore a molte altre offerte sul mercato, soprattutto se consideriamo la sua particolare forma.

 

Contro

Fragile: Il vetro è molto sottile ed è dunque sconsigliato lavarlo in lavastoviglie, prestando anche la massima cautela quando lo si maneggia.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

2. Todeco Decanter per Vino pacco regalo

 

A seguire abbiamo il decanter Todeco, dalle dimensioni più contenute e in grado quindi di ospitare una quantità di vino ridotta rispetto ad altri prodotti. La parte superiore, dove viene versata la bevanda, presenta un filtro, che trattiene eventuali sedimenti provenienti dalla bottiglia, mentre quella inferiore è costituita dall’aeratore vero e proprio, con camera d’aria che lo decanta prima di riempire il bicchiere sottostante.

Per evitare di passare il decanter di mano in mano è possibile acquistare anche delle varianti che includono un supporto, con spazio sufficiente per inserire un calice nella zona sottostante. Si tratta di un prodotto decisamente originale che potrebbe rivelarsi interessante per chi non vuole un classico decanter ma preferisce puntare a qualcosa di innovativo. 

Il prezzo, inoltre, è senz’altro contenuto e potrebbe rivelarsi il fattore decisivo per la scelta del prodotto Todeco. I consumatori che preferiscono il vetro, però, potrebbero non gradire la composizione completamente plastica dello strumento in questione.

 

Pro

Resistente: Facile da lavare e in grado di far fronte alla naturale usura, data dall’uso nel tempo, grazie alla sua composizione completamente plastica.

Prezzo: Il costo contenuto è un fattore che i consumatori apprezzano sempre, soprattutto se complementa un prodotto di qualità.

Elegante: A tavola riesce a fare la sua bella figura anche se non si tratta di un decanter dallo stile classico. Perfetto dunque anche come idea regalo per amici e parenti appassionati di vino.

 

Contro

Materiali: Se volete un decanter completamente in vetro, quello Todeco potrebbe non essere adatto a voi poiché è tutto in plastica.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

3. Dragonn Luxury Wine Decanter

 

Non poteva mancare però nella nostra classifica un decanter più classico, dalla forma standard, ovvero più largo nella parte inferiore e con un collo lungo e leggermente svasato nella parte superiore. Il Luxury Wine Decanter di Dragonn è realizzato in vetro soffiato a mano, con una capienza di 750 ml, in grado di ospitare dunque un’intera bottiglia di vino.

La parte del beccuccio è anche leggermente inclinata, per facilitare la mescita del vino ed evitare gocciolamenti indesiderati che potrebbero macchiare la tovaglia. Nel set è incluso anche un tappo in sughero, per proteggere la caraffa dalla polvere quando non è in uso, e perle in acciaio inox da inserire in fase di lavaggio, per rimuovere eventuali macchie difficili da raggiungere data la forma peculiare dell’oggetto.

Non sono stati riscontrati difetti salienti nel decanter, tuttavia, come tutti i prodotti in vetro, può rivelarsi molto fragile e deve essere necessariamente lavato a mano.

 

Pro

Standard: Essendo un decanter classico, ha un design ormai consolidato, in grado di areare al meglio il vino.

Vetro: Perfetto per gli utenti che non amano troppo la plastica, ormai onnipresente nella maggior parte dei prodotti in vendita sul mercato.

Accessori: Nella confezione sono presenti anche un tappo di sughero per sigillare il decanter e proteggerlo dalla polvere e sfere in acciaio inox per rimuovere le macchie.

 

Contro

Costo: Il prezzo è tra i più elevati della nostra lista, pertanto dovrebbe essere preso in considerazione solo da chi vuole fare un regalo o veri appassionati della bevanda.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

4. Cristalex Bohemia caraffa decanter 1,5 l

 

La caraffa di Cristalex è uno dei prodotti più venduti della nostra classifica e questo risultato è da ricondurre principalmente al basso costo a cui è possibile reperirla. I consumatori alla ricerca di uno strumento semplice e tradizionale, senza troppi fronzoli e velleità artistiche, potrà affidarsi a questo decanter in vetro di Boemia, robusto e funzionale per l’aerazione dei vini rossi.

Secondo i pareri di chi ha avuto modo di provarlo l’unico neo è relativo alla pulizia, un problema però comune a tutti i decanter poiché è molto difficile raggiungere la parte interna adeguatamente.

Come idea regalo lascia un po’ a desiderare poiché la confezione non è particolarmente curata, se volete sorprendere amici e parenti amanti della bevanda sarebbe il caso di valutare un lieve aumento di budget e puntare su qualcosa di più elegante. Buona comunque la capacità di 1,5 litri, superiore a quella dei classici decanter da 750 ml.

 

Pro

Prezzi bassi: Se volete spendere poco, il prodotto Cristalex fa esattamente al caso vostro, rivelandosi proprio per questo fattore una scelta estremamente popolare.

Vetro: Quello utilizzato per la realizzazione del decanter è di Boemia, di natura decorativa e storicamente legato al territorio omonima della Repubblica Ceca.

Capienza: Può ospitare fino a 1,5 litri di vino rosso, potrete quindi far aerare ben due bottiglie allo stesso tempo per soddisfare la sete di numerosi ospiti.

 

Contro

Presentazione: La confezione non è particolarmente curata e non si rivela dunque un’idea regalo raffinata o di classe.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

5. Cooko Decanter di vino con coperchio 1500 ml

 

Il prodotto Cooko unisce il classico al nuovo, ovvero un decanter dalla forma standard ma che presenta un tappo con versatore interno a cascata, in grado di aumentare l’aerazione della bevanda diffondendola su tutto il corpo del vetro. 

La capienza è di 1.500 ml, più che sufficiente in caso abbiate molti ospiti a cena, inoltre grazie al versatore a cascata non dovrete necessariamente lasciar ossigenare il vino molte ore prima ma potrete versarlo al volo e attendere solo pochi minuti per ottenere risultati simili. Il tappo è compatibile anche con altri decanter che abbiano la bocca dello stesso diametro.

Il costo è un po’ più elevato rispetto ad altri prodotti e quindi potrebbe non essere preso in considerazione dagli utenti che hanno un budget limitato. Inoltre, a frenare l’entusiasmo vi è anche una confezione non curata, dettaglio sicuramente marginale ma che, per chi vuole fare un regalo, potrebbe rivelarsi essenziale.

 

Pro

Tappo: All’interno è presente un versatore a cascata che permette di ossigenare al meglio il vino nella metà del tempo rispetto a un decanter classico.

Resistente: Il vetro è sufficientemente spesso e si rivela dunque adeguato al consumo quotidiano senza il rischio di vederlo andare in frantumi.

Design: L’effetto del vino versato che aderisce alle pareti interne del decanter gli dà un pizzico di stile in più rispetto ad altri prodotti.

 

Contro

Confezione: Non adatta per chi vuole fare un regalo poiché molto anonima. Considerato il costo ci si sarebbe aspettato qualcosa di più curato.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

6. H&H Brocca decanter Ambiente 1,5 l

 

Se i prodotti analizzati finora non vi hanno convinto, soprattutto a causa dei prezzi non esattamente entusiasmanti, allora la Brocca decanter di H&H potrebbe essere la più adeguata. Si tratta infatti del prodotto più economico della nostra lista, adatto a tutti i consumatori con budget limitato o che hanno bisogno di questo strumento solo occasionalmente, poiché non particolarmente appassionati di vino o magari per saltuarie cene con amici o parenti.

Il prezzo, però, è strettamente correlato alla qualità globale del prodotto che se può apparire come un tradizionalissimo decanter, è costituito da un vetro molto sottile e di conseguenza si presenta relativamente fragile.

In fase di lavaggio, da eseguire assolutamente a mano, bisogna quindi prestare molta attenzione per evitare di scheggiare il prodotto. È sconsigliato come idea regalo non solo per questa sua poca affidabilità ma soprattutto per la confezione anonima e priva di carattere.

 

Pro

Costo: Il prezzo è il più basso della nostra lista. Se volete spendere il meno possibile non troverete nulla di più economico.

Capienza: Può contenere 1,5 litri di vino, l’equivalente di due bottiglie circa, ideale per far fronte a cene o pranzi con un numero di commensali elevato.

Tradizionale: La forma è la più classica, con bocca svasata per rendere più semplice la mescita e permettere all’aria di entrare al meglio.

 

Contro

Fragile: Per tenere il prezzo basso è necessario tagliare sui materiali, pertanto anche se il vetro è di qualità è molto sottile e quindi poco resistente.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

7. VinoYes set Decanter per whisky

 

Non esistono solo decanter per vino ma tra i più venduti online abbiamo anche quelli per alcolici come il whisky. È il caso del set di VinoYes, dal design estremamente accattivante e che vi permetterà di fare un figurone con i vostri amici, soprattutto se avete intenzione di regalarlo a un appassionato della bevanda. 

Il decanter ha una capienza di 850 ml ed è realizzato in vetro borosilicato dalla forma sferica, tanto da ricordare un’ampolla medievale. Questa è sostenuta come se fosse un mappamondo da uno stand in legno fatto a mano. Ad accompagnare il prodotto abbiamo anche due bicchieri per whisky con una mappa incisa sul vetro, che vanno a impreziosire ulteriormente il set.

Può essere sfruttato per far decantare non solo il whisky ma anche altri distillati come lo scotch, il cognac, il rum o persino il vino rosso. Si rivela una scelta di classe in grado di arredare il vostro appartamento,

 

Pro

Design: Uno stile unico e soddisfacente che ha convinto la maggior parte dei consumatori alla ricerca di un prodotto che riesca anche a fungere da elemento d’arredo.

Set: Nella confezione troverete anche due bicchieri da whisky, egualmente curati dal punto di vista della presentazione.

Materiali: Di qualità elevata e molto resistenti. Lo stand in legno, per esempio, è completamente realizzato a mano.

 

Contro

Prezzo: Il costo è tra i più elevati della nostra lista, tuttavia bisogna prendere in considerazione l’elevata cura per la presentazione, difficile da riscontrare in altri prodotti.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

8. Centellino decanter Areadivino 125 ml

 

Se effettuiamo una comparazione con gli altri decanter analizzati, notiamo subito una differenza sostanziale: la capienza. Parliamo infatti di un prodotto in grado di ospitare solo 125 ml di bevanda, tuttavia il motivo è molto semplice, si tratta in realtà di un dosatore in vetro soffiato che si posiziona al posto del tappo della bottiglia. 

Quando si versa il vino, questo si sposta nell’area preposta all’ossigenazione, preparando un solo calice alla volta. Il centellino è uno strumento noto fin dall’antichità e per mantenere questa tradizione secolare viene ancora oggi realizzato a mano da artigiani del vetro.

Per scoprire dove acquistare questo strumento da sommelier potete cliccare sul link sottostante che vi riporterà immediatamente alla pagina del venditore. Non è un decanter adatto a chi vuole spendere poco ma solo per veri appassionati di vino alla ricerca di un prodotto professionale e di classe.

 

Pro

Idea regalo: Se non volete regalare il classico decanter, che ormai è davvero molto abusato e scontato, il Centellino potrebbe fare al caso vostro.

Realizzato a mano: Prodotto da artigiani in vetro soffiato, con cura estrema e attenzione ai dettagli. Molto resistente e duraturo.

Design: Elegante e d’effetto, ideale per chi vuole organizzare una cena romantica senza avere l’ingombro di un decanter di dimensioni classiche.

 

Contro

Feste: Non è adatto per cene o altri eventi mondani con molti commensali poiché è in grado di aerare un solo bicchiere alla volta.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Come scegliere un buon decanter

 

Questa tipologia di prodotti è pensata per gli amanti del vino che vogliono esaltare la degustazione della bevanda lasciandola aerare. Generalmente sono i rossi a necessitare di questa accortezza, per far sì che sprigionino tutto il bouquet di aromi. Se non sapete però come scegliere un buon decanter tra quelli attualmente in vendita sul mercato, potete mettervi comodi e leggere i nostri consigli e, al termine del paragrafo, saprete esattamente quali sono le caratteristiche fondamentali da prendere in considerazione.

Tipologie

La prima cosa che attirerà la vostra attenzione sono le forme che i decanter hanno. Iniziamo dunque da quella standard, panciuta nella parte inferiore e dal collo stretto che tende a svasarsi verso la bocca. Questa tipologia di decanter è quella più comune, dal costo contenuto e ideale per trattenere i sedimenti, evitando così che vengano versati nel bicchiere. 

Ne esistono però diverse varianti e non tutti i decanter standard sono uguali, magari qualcuno è un po’ più piccolo o con una pancia meno pronunciata mentre altri hanno un collo più sottile e meno svasato, tuttavia se state cercando qualcosa di classico per un regalo o anche per abbellire il centrotavola, potrebbe essere la scelta migliore.

A seguire troviamo poi quelli che ricordano un cigno, con due beccucci superiori: uno più sottile dal quale esce il vino, l’altro più ampio per versarlo all’interno e fungere al contempo anche da manico per la mescita. Un oggetto di design in grado di impreziosire qualsiasi appartamento.

Sempre restando nel mondo animale abbiamo i decanter che ricordano un’anatra, dalla forma bizzarra e con una bocca molto svasata e un restringimento maggiore, rispetto agli altri prodotti, nella zona che divide la parte superiore da quella inferiore, in modo da bloccare al meglio eventuali sedimenti.

Infine abbiamo i veri e propri aeratori, dei dispositivi dalla forma interna realizzata appositamente per far sì che il vino, scendendo in una sorta di camera d’aria, venga ossigenato velocemente e versato automaticamente nel bicchiere. Questa categoria è per gli utenti che non hanno tempo di lasciare ossidare il vino per un paio d’ore prima di consumarlo e garantisce risultati rapidi.

 

Materiali

Un buon decanter deve essere realizzato completamente in vetro. Si può fare un’eccezione, in realtà, solo quando si parla di aeratori, generalmente in plastica o, più raramente, con qualche inserto in vetro. Per effettuare una scelta consapevole bisogna tener conto del fatto che, spendendo poco, ci si ritroverà con del vetro di bassa qualità o eccessivamente sottile. Se possibile, è importante aumentare il proprio budget nella soglia minima, superiore alla ventina d’euro, per avere la sicurezza di portarsi a casa un decanter che non si rompa dopo pochi utilizzi.

 

Pulizia

Il fatto che i decanter abbiano un collo sottile prima di accedere alla zona che contiene il vino, rende molto difficile la loro corretta detersione. È altamente sconsigliato usare la lavastoviglie per la loro natura delicata, pertanto dopo l’utilizzo o se hanno accumulato un po’ di polvere, bisogna pulirli adeguatamente. Per farlo esistono diversi metodi, dal fai-da-te che prevede una spazzola creata ad hoc per raggiungere le parti più difficili fino a prodotti appositi venduti sul mercato, come le sfere in acciaio inox che potrete acquistare, spesso, insieme al decanter stesso.

 

Accessori

Inclusi nella confezione è possibile talvolta trovare anche degli strumenti aggiuntivi, molto popolari in tal senso sono i set di bicchieri da degustazione, per gli appassionati che vogliono condividere questo hobby con la propria dolce metà. Quando si parla di aeratori, invece, ovvero quella tipologia di decanter che ossigena rapidamente il vino e lo lascia cadere nel bicchiere privato dell’anidride carbonica, possono essere inclusi anche degli stand, in modo da utilizzarli a tavola molto più semplicemente.

Non solo vino

Se pensate che siano disponibili solo decanter per vino rosso, la realtà è ben diversa, infatti sul mercato potrete trovare anche quelli per whisky. Sebbene questo alcolico non debba essere propriamente ossigenato, inserirlo all’interno di un contenitore in vetro dal design elegante permette di ammirarne il colore ambrato e la lucentezza, rendendo il suo consumo un rituale piacevole da condividere anche con i propri amici più stretti. 

Dal momento che non vi sono regole da seguire per ossigenarlo, le forme sono svariate e tutte molto originali e piacevoli alla vista, da quelle sferiche che ricordano delle antiche ampolle fino a quelli più sobri dalle forme squadrate o impreziositi da tappi intarsiati.

 

 

 

Come usare un decanter

 

Quando si parla di decanter classico, non è molto difficile capirne l’uso. Infatti basta semplicemente versare il vino all’interno della brocca e attendere il tempo giusto affinché sia correttamente ossigenato prima di consumarlo. Non è necessaria dunque una preparazione da sommelier per capire questo concetto elementare, tuttavia esistono alcuni prodotti che hanno un utilizzo leggermente diverso.

Iniziamo però dall’elemento più importante, ovvero il tempo di permanenza all’interno del decanter. Questi prodotti servono a far ossigenare i vini rossi, per eliminare i sedimenti e far esprimere loro tutto il bouquet aromatico. Con l’ossidazione si riduce la quantità di CO2, ovvero anidride carbonica, aggiunta per la corretta preservazione della bevanda, che esaurisce però la sua utilità nel momento in cui ci si accinge a consumarlo.

Per un vino novello, l’operazione di ossidazione può durare anche svariate ore, in modo da garantire l’estrazione di tutte le note aromatiche, è consigliato dunque versare il vino nel decanter almeno tre ore prima del consumo (sebbene sia possibile aumentare a piacimento la durata di permanenza nella caraffa).

Quando parliamo invece di un vino invecchiato, l’eccessiva ossidazione potrebbe distruggere le note accumulate nel tempo, quindi la permanenza deve durare sostanzialmente di meno, indicativamente non oltre i 30 minuti.

 

Sedimenti

Il decanter si usa anche per evitare che questi vengano bevuti con il resto del liquido, pertanto bisogna prestare attenzione quando si versa il vino. Il modo migliore per farlo è procurarsi una fonte di luce che illumini il collo della bottiglia mentre lo si versa, basta in realtà una qualsiasi torcia elettrica o anche quella disponibile sulla maggior parte degli smartphone. 

In questo modo riuscirete a vedere immediatamente quando i depositi iniziano a salire e potrete interrompere la mescita del vino, magari effettuando un’operazione separata di filtraggio. Per evitare di scartare dell’ottima bevanda, è bene lasciare la bottiglia in posizione verticale almeno 24 ore prima del consumo, così i sedimenti si depositeranno sul fondo e, maneggiando con cura la bottiglia, eviterete di farli risalire.

Come pulire il decanter

Data la forma molto particolare di questi strumenti, la pulizia potrebbe rivelarsi complessa dal momento che non può essere effettuata in lavastoviglie. La loro estrema fragilità, infatti, è uno degli impedimenti che dà più grattacapi ai consumatori, anche durante il lavaggio a mano. 

Per riuscire a raggiungere la zona che solitamente ospita il vino e che potrebbe essere macchiata in seguito all’utilizzo o impolverata se invece non sfruttate l’oggetto da un po’, potreste fare affidamento su prodotti appositi come le spazzole flessibili. Queste sono composte da un manico in grado di piegarsi e una zona assorbente che pulisce al meglio tutte le parti interne del decanter.

Non si tratta però dell’unico strumento utilizzabile ma esistono anche le sfere in acciaio inox, talvolta presenti nelle confezioni di alcuni decanter. Per utilizzarle basta versarle con cura nel decanter e aggiungere una piccola quantità d’acqua e detersivo, le sfere agiranno sulle pareti interne del prodotto effettuando una sorta di “scrub” che rimuoverà le macchie.

 

 

 

Domande frequenti

 

A cosa serve il decanter?

Il decanter non è altro che una caraffa di vetro dalla forma specifica che ha lo scopo di far “decantare” il vino, ovvero far sì che entri a contatto con l’ossigeno per sprigionare tutte le note aromatiche. Questo semplice strumento è in grado dunque di far percepire tutte le note organolettiche di un buon rosso e renderle immediatamente palesi anche a chi non è un sommelier di professione. Se amate la bevanda e siete appassionati, non può mancare sulla vostra tavola, permettendovi anche di fare un figurone con amici e parenti durante una cena sofisticata.

Quanto costa un decanter?

Il prezzo oscilla da poche decine di euro fino anche al migliaio, in base ai materiali utilizzati per la realizzazione. Prodotti in plastica naturalmente avranno un costo estremamente contenuto mentre per i decanter in vetro soffiato, con dettagli realizzati a mano, potrebbero rientrare nella categoria di vere e proprie opere d’arte.

Ce n’è dunque per tutte le tasche e non è detto che con un budget limitato dobbiate rinunciare a un oggetto di design. Per avere maggiori informazioni in merito vi rimandiamo alla nostra classifica che potete trovare in alto dove avrete modo di scegliere il miglior decanter per le vostre esigenze.

 

Dove posso comprare un decanter?

Generalmente si tratta di prodotti venduti in qualsiasi supermercato o negozi specializzati in oggetti per la casa. Tuttavia, se volete trovare offerte imperdibili e scegliere comodamente da casa quello che preferite, sia dal punto di vista del design sia del prezzo, vi invitiamo a dare un’occhiata alla nostra selezione. Tra i decanter venduti online vi sono strumenti di qualità, realizzati in vetro e plastica, che si rivelano spesso un’ottima scelta anche come idee regalo.

 

Quanto tempo prima si mette il vino nel decanter?

La risposta a questa domanda non è univoca poiché in realtà tutto dipende dal tipo di vino che si vuole consumare. Partiamo quindi prima dai vini giovani, che necessitano di un periodo più lungo nel decanter per far sì che tutte le proprietà vengano a galla. Generalmente si parla di tempo di permanenza nel decanter di una o due ore prima del consumo, ricordate dunque di agire per tempo se volete servire un vino rosso giovane.

Per quelli invecchiati, invece, il discorso è differente, innanzitutto perché presentano più sedimenti, dunque un paio di giorni prima del consumo la bottiglia deve essere riportata in posizione verticale, in modo da farli depositare sul fondo. Le note aromatiche dei vini invecchiati sono molto più volatili e a contatto con l’ossigeno potrebbero svanire completamente, pertanto è bene lasciarlo decantare pochi minuti prima di servirlo, avendo cura quando si effettua il travaso nello strumento, di evitare di versare tutto il contenuto della bottiglia. Eviterete in questo modo di versare nel decanter anche i sedimenti.

 

 

 

Categories
Liquore

Il miglior liquore al caffè

 

 

Le nostre selezioni dei migliori liquori al caffè

 

Se non sapete come scegliere un buon liquore al caffè e siete indecisi a causa della presenza di numerosi prodotti in vendita sul mercato, vi invitiamo a leggere con attenzione le nostre recensioni, che potete trovare direttamente qui in basso. La nostra classifica evidenzia i migliori liquori al caffè del 2024, permettendovi così di selezionare quello che rientra maggiormente nelle vostre corde.

 

 

1. Patròn Xo Cafè tequila

 

Il brand è conosciuto principalmente per la sua tequila, distillato di origine tipicamente messicano. Ciononostante tra le sue offerte è possibile trovare anche alcune varianti sul tema come questa bottiglia di Xo Cafè che unisce le tipiche note aromatiche dei liquori al caffè con la secchezza della Tequila Silver. 

Il risultato è un prodotto che si riesce a distinguere dalle classiche opzioni presenti sul mercato, in grado di dare il meglio di sé proprio se gustato da solo. Al naso si avvertono cioccolato e vaniglia, che persistono poi al palato ma bilanciate dal sapore di caffè tostato.

Il costo è un po’ più elevato rispetto ad altri liquori che potete trovare nella nostra lista, pertanto potrebbe non essere la scelta migliore per chi vuole spendere poco, tuttavia se preferite puntare sulla qualità e sull’innovazione, non vi pentirete della scelta. Secondo i pareri espressi dai consumatori è una bottiglia che non può mancare nella collezione di un appassionato.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

2. Kahlua Liquore al Caffè

 

Il liquore nasce in Messico nel 1936, nella zona rurale di Veracruz. Dopo qualche anno attraversa il confine e ha un grande successo negli Stati Uniti, portando alla creazione di cocktail leggendari che usano il Kahlua come base, tra cui il White Russian, che ha iniziato a spopolare grazie a film come Il Grande Lebowski.

Il gusto è più dolce rispetto a chi è abituato ai liquori al caffè “nostrani”, pertanto può essere sfruttato con successo non solo nella preparazione di cocktail ma anche per dolci di vario genere o versato direttamente su una porzione di gelato, per dare quel pizzico di carica alcolica in grado di inebriare i sensi.

Il costo è estremamente contenuto, rivelandosi concorrenziale e adatto dunque a qualsiasi tipologia di utente, sia quelli che lo bevono ormai con una certa continuità sia quelli che invece lo vogliono assaggiare per la prima volta ma non vogliono investire troppo.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

3. Sheridan’s Creme Coffee 50 cl

 

Tra i più venduti non può mancare lo Sheridan’s, un mix che paragonato agli altri può essere definito “nuovo” poiché realizzato per la prima volta negli anni ’90 in Irlanda. Una delle sue peculiarità è data dalla bottiglia stessa, divisa in due sezioni diverse: una contiene liquore alla crema di vaniglia mentre l’altra cioccolato fondente al caffè. 

Durante la mescita i due liquori si incontrano da soli, formando automaticamente un cocktail dolce e morbido, da consumare preferibilmente freddo. È davvero difficile trovare un difetto in questo prodotto e l’unico fattore che potrebbe frenarvi è il costo in rapporto alla quantità di liquore, parliamo infatti di una bottiglia da 50 cl. 

Il risultato è che il livello scenderà velocemente, data la sua estrema bontà, rischiando di prosciugare anche il vostro conto in banca per dipendenza da crema al caffè. Chi preferisce però alcolici dal gusto più secco e deciso, con una componente zuccherina ridotta al minimo, potrebbe trovare di proprio gradimento altri liquori al caffè più tradizionali.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

4. Borghetti liquore di caffè espresso 

 

Un’eccellenza per chi predilige liquori a prezzi bassi: il caffè Borghetti è il primo prodotto italiano a mescolare caffè e alcol. Fu creato da Ugo Borghetti nella seconda metà dell’800, per soddisfare il palato dei viaggiatori che partivano e arrivavano ad Ancona, dove era situato il suo bar Caffè Sport.

La parte di caffè è ottenuta dalla selezione di varianti Arabica e Robusta e per la miscelazione che dà vita al liquore si usa ancora la ricetta originale. Il liquore è così famoso anche perché legato al mondo del calcio: chi è andato allo stadio almeno una volta in vita propria avrà visto o sentito i “borghettari”, rivenditori del liquore, aggirarsi tra gli spalti, al punto da essere entrati nell’immaginario comune italiano. 

Acquistando la bottiglia potrete gustarlo anche mentre siete a casa, magari dopo un pranzo o una cena come digestivo o perché no, mentre guardate in TV una partita di campionato per tenere vivo lo spirito originale.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

 

5. Volare Espresso Coffee

 

Il brand Volare nasce nel 1868 in Veneto, precisamente ad Asiago. La loro collezione include una gran quantità di liquori, spaziando dal Triple Sec ai bitter, alcolici fruttati di svariate tipologie fino all’amato liquore al caffè. 

Quello proposto è il più economico della nostra classifica, una scelta ideale dunque per chi vuole assaggiarlo magari per la prima volta senza spendere troppo oppure per chi vuole avere una bottiglia sempre pronta da sfruttare per la creazione di cocktail originali, frangente in cui, sottolineiamo, il prodotto se la cava egregiamente.

La miscela è ottenuta selezionando grani di caffè brasiliani e africani che vengono poi messi in doppia infusione in alcol, prima a caldo e poi freddo, per passare infine alla distillazione. Secondo i consumatori che hanno avuto modo di provarlo, offre un sapore diverso sia dai liquori al caffè più classici, con note aromatiche meno marcate, sia dal Kahlua, rivelandosi meno dolce.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

6. Lucano 1894 Cordial Caffè Anniversario 

 

Quando si parla di Lucano viene immediatamente in mente l’Amaro della casa, creato dal fondatore Pasquale Vena e divenuto famoso in tutta Italia a partire dal dopoguerra. Forse meno persone sanno però che il brand produce anche altre tipologie di liquori, tra cui appunto questo Cordial Caffè Anniversario che punta su chicchi pregiati e aromi di vaniglia e cacao per restituire un sapore morbido e piacevole.

Al palato si rivela corposo ma non eccessivamente dolce, perfetto dunque per chi non ama produzioni un po’ troppo marcate in tal senso come il Kahlua. Può essere usato con successo sia da solo, magari con un po’ di ghiaccio, sia come accompagnamento per dolci e gelati. 

Se volete regalare un liquore durante un’occasione speciale ma non volete optare per il classico Borghetti, l’opzione proposta da Lucano è egualmente valida grazie anche a una bottiglia elegante con etichetta vintage ricercata dai collezionisti più accaniti.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

7. Molinari Liquore al caffè mignon 3 cl

 

Chi non conosce la sambuca Molinari alzi la mano. Ora gli stessi possono dire di aver assaggiato anche la variante al caffè? Il prodotto qui preso in considerazione è una confezione da 25 bottigliette, ognuna da 3 cl, contenenti giusto un assaggio di sambuca al caffè della compagnia, perfette da conservare in casa per offrirle ad amici e parenti in visita. 

Se non siete abituali consumatori di liquori, questa opzione è senz’altro la più conveniente poiché non rischierete di aprire una bottiglia inutilmente, lasciandola a deperire senza terminarla prima della data di scadenza. 

Il costo però, come ci si può aspettare da produzioni di questo tipo, è superiore a quello di una vera e propria bottiglia di liquore al caffè, pertanto potrebbe non essere la soluzione ideale per tutti i consumatori. Alcuni utenti sfruttano questo formato mignon anche per cocktail, versando la piccola quantità necessaria senza dover aprire una nuova bottiglia.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

8. Varnelli Caffè Moka 70 cl

 

La distilleria Varnelli è attiva nel campo fin dal 1868, dedita alla produzione di distillati di varia natura come amari, anisette e simili. Tra questi troviamo anche il prodotto qui analizzato, il Caffè Moka, realizzato con caffè espresso e che rivela note di miele, caramello e tabacco. Nonostante possa essere consumato da solo, con ghiaccio o senza, la sua applicazione migliore è quella in abbinamento a dolci e gelati, consigliato in modo particolare come bagna per tiramisù. 

Per quanto riguarda invece i cocktail, potrebbe risultare un po’ troppo costoso, anche se il risultato è comunque piacevole. Tra quelli venduti online non è il più famoso o quello con il prezzo maggiormente competitivo, tuttavia ha un sapore tutto artigianale che riesce a convincere gli utenti.

Se siete alla ricerca di un liquore al caffè leggermente diverso da quanto proposto dai giganti del settore, pur rispettando la preparazione tradizionale, allora quello del brand Varnelli potrebbe fare esattamente al caso vostro.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

 

9. Liquori Sarandrea Sambuca al caffè 700 ml

 

Se siete arrivati fin qui ma siete ancora indecisi su quale liquore al caffè comprare poiché nessuno dei prodotti analizzati è riuscito a stuzzicare il vostro interesse, allora potreste dare una chance alla variante proposta da Liquori Sarandrea: una sambuca al caffè, in grado di unire i due mondi all’interno di una sola bottiglia.

Poiché la sambuca viene spesso utilizzata per correggere il caffè, perché non tagliare la testa al toro e bere direttamente un mix creato con il meglio delle due bevande? Il volume alcolico è elevato rispetto ad altri prodotti, parliamo infatti del 40%, pertanto funziona in modo eccellente come digestivo dopo i pasti, naturalmente avendo sempre cura di non esagerare nonostante il sapore piacevole e aromatico.

La bottiglia ha un notevole gusto estetico, potrete quindi anche acquistarla anche come idea regalo per amici appassionati della bevanda o per introdurli a questo gustoso mix.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

10. Berta Liquore al caffè DiNero 0,70 l

 

Concludiamo la nostra classifica con un liquore al caffè pregiato della distilleria Berta, anch’essa una delle più antiche tra quelle italiane. DiNero mescola sapientemente zucchero, alcol e caffè delle migliori tipologie, offrendo un prodotto qualitativamente eccellente. 

Se effettuiamo una comparazione con altre opzioni, notiamo subito che ha un volume alcolico non eccessivo, che si ferma al 25%, in grado di essere apprezzato dunque anche da chi non ama liquori eccessivamente forti.

Proprio per queste sue proprietà, lo sconsigliamo per l’utilizzo nella mixologia, inoltre, considerato il prezzo, potreste valutare l’acquisto in qualità di dono per amici. Ideale per chi cerca un prodotto in grado di distinguersi dalla concorrenza, considerato spesso il miglior liquore al caffè sul mercato. Se volete scoprire dove acquistare il prodotto Berta, venduto in una confezione estremamente elegante e in grado di arricchire collezioni di classe, non vi resta altro da fare che cliccare sul link sottostante.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Origine e uso

 

Storia

Il caffè è una bevanda antica, ottenuta dalla pianta omonima e oggigiorno diffusa in tutto il mondo. Alcuni popoli come quello italiano l’hanno innalzata a rituale, bevuto al mattino e nel classico formato espresso mentre altri, come gli statunitensi, preferiscono la versione lunga da sorseggiare lentamente. Non poteva mancare però anche il suo utilizzo per la realizzazione di alcolici. 

Quando si parla di liquore al caffè, in particolare, viene immediatamente alla mente il classico “Borghetti”, invenzione di Ugo Borghetti del Caffè Sport nel lontano 1860, tuttavia, la sua produzione non è esattamente un segreto industriale dal momento che non parliamo di un distillato, come accade per tanti altri alcolici, ma di una semplice miscela. Pertanto la sua preparazione viene portata avanti anche a livello casalingo da molte famiglie che preferiscono realizzare da sé questa prelibatezza.

Il liquore al caffè non è appannaggio italiano ma si può trovare anche in altri luoghi, come in Messico, dove assume però il nome Kahlua e contiene anche una quantità specifica di vaniglia e sciroppo di mais. Data la sua natura più zuccherina rispetto al Borghetti, però, trova principale applicazione come base per cocktail, come aggiunta in preparazioni dolciarie o anche come “topping” per una bella coppa di gelato.

Mix

Se consumato liscio, oppure con ghiaccio, il liquore al caffè è un vero e proprio piacere per il palato, in grado di fungere sia da digestivo dopo un pasto luculliano sia da piccolo diversivo durante una giornata impegnativa. Tuttavia, non si tratta dell’unica applicazione della miscela ma può essere sfruttata anche come base per cocktail.

Tra quelli più popolari abbiamo per esempio l’Espresso Martini, che prevede l’uso di 5 cl di vodka, 5 cl di sciroppo di zucchero, un espresso ristretto e infine 1 cl di Kahlua, tutto shakerato insieme a qualche cubetto di ghiaccio e servito direttamente in un bicchiere da cocktail, magari con un po’ di panna o chicchi di caffè per guarnire.

La vodka si rivela la combinazione ideale con liquore di caffè anche per il Black Russian, molto semplice e immediato da preparare, per sorprendere i vostri amici con un gusto esplosivo. Per la preparazione usate un bicchiere old fashioned e dopo aver aggiunto del ghiaccio versate 5 cl di vodka e 5 cl di liquore al caffè, mescolate lentamente e il cocktail è pronto da servire.

L’Alexander, invece, usa un altro distillato molto popolare: il gin. Versate nello shaker crema di latte, liquore al caffè e gin in parti uguali aggiungendo qualche cubetto di ghiaccio. Agitate energicamente e poi versate il tutto in un bicchiere da cocktail, per completare l’opera potete effettuare una spolverata di cacao, avendo cura di non esagerare.

 

Conservazione

Non essendo un distillato, la sua conservazione dipende molto dalla tipologia di liquore al caffè che ci troviamo di fronte. Nel caso sia stato realizzato in ambito casalingo, probabilmente è privo di conservanti che consentano il suo mantenimento, pertanto bottiglie di questo tipo, ovvero artigianali, devono essere consumate nel giro di due mesi. 

Qualora invece si tratti di una bottiglia di stampo industriale, la conservazione può essere più lunga, senza però eccedere i sei mesi. Come molti altri alcolici, anche il liquore al caffè predilige ambienti bui e freschi, da tenere assolutamente al riparo dalla luce solare che porta l’alcol a evaporare alterando il sapore originale. Il luogo ideale è dunque il frigorifero o anche una dispensa.

 

Valore nutrizionale

L’apporto calorico del liquore al caffè è particolarmente elevato, soprattutto se consideriamo il Kahlua. Si parla in media di circa 300 kcal per 100 grammi di prodotto, con una percentuale notevole di carboidrati e zuccheri: non esattamente un drink salutare. Se state seguendo un regime dietetico specifico e volete assumere quante meno calorie possibile, vi consigliamo di optare per un classico caffè espresso senza zucchero. Se proprio volete concedervi un piccolo lusso, sarebbe meglio limitarsi a un cicchetto settimanale.

Bere responsabilmente

Capita a tutti di ritrovarsi con amici e bere un po’ di più, soprattutto nel fine settimana. Magari dopo una cena in compagnia si apre qualche digestivo in più e si finisce per consumare un quantitativo di alcool un po’ eccessivo, tanto da rendere pericoloso il mettersi al volante. Qualora abbiate necessità di essere accompagnati a casa, l’idea migliore è quella di designare un guidatore che resterà sobrio per tutta la serata, senz’altro una bella seccatura ma in grado di salvare la vostra vita e quella di chi vi sta attorno.

 

 

Categories
Bevande fermentate

Il miglior sidro

 

 

Le nostre selezioni dei migliori sidri

 

Chi non ha mai assaggiato questa bevanda potrebbe essere incuriosito ma poco esperto in materia per capire quale sidro comprare senza una guida. Abbiamo dunque deciso di stilare una classifica dei migliori sidri del 2024, recensiti qui in basso, tramite la quale potrete selezionare quello che più si adatta alle vostre esigenze.

 

1. Magners Sidro di Mele irlandesi 568 ml

 

Per gli utenti che vogliono assaggiare il sidro per la prima volta, optare per una bottiglia a prezzi bassi potrebbe essere l’idea migliore, eviterete così di spendere troppo per un prodotto di cui non avete ancora la minima conoscenza. La bottiglia di Magners da 568 ml potrebbe fare esattamente al caso vostro, si tratta di un classico sidro di mele provenienti dall’Irlanda. 

La bevanda è realizzata con un mix di mele: quelle da cucina aggiungono acidità, quelle da dessert il profumo mentre quelle da sidro, le “cider apples”, conferiscono al prodotto il suo classico aroma.

Secondo i pareri espressi dagli utenti il risultato è un sidro eccellente, adatto a chi vuole un gusto deciso ma bilanciato, che non si sposti troppo sul dolce ma che non ecceda con l’alcol. Al palato si possono avvertire chiaramente le note fruttate ma è presente anche un retrogusto di legno di quercia e spezie.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

2. Cidrerie Viard Sidro Brut Bayeux

 

Tra i più venduti abbiamo invece un sidro Brut, proveniente dalla Francia. La Cidrerie Viard, situata a Bayeux, produce la bevanda fin dal 1923 e ha dunque una lunga esperienza nella realizzazione dell’alcolico che, ancora oggi, ha un carattere tradizionale. 

I consumatori che hanno avuto modo di provarlo riferiscono di un sapore leggermente più fruttato rispetto ai classici sidri della Normandia, pertanto se siete abituati a varianti più secche potreste rimanere delusi dal prodotto di Cidrerie Viard. Si rivela però molto simile allo spumante e quindi dà il meglio di sé quando servito freddo, possibilmente intorno a una temperatura di circa 5°C.

Le sue proprietà organolettiche lo rendono un perfetto accompagnamento per formaggi e crepes salate, potrete quindi dar sfogo alla vostra creatività per realizzare un aperitivo originale e fuori dagli schemi oppure un brunch insieme ad amici e parenti. Può essere sfruttato anche per la realizzazione di cocktail originali.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

3. Magners Sidro irlandese alla pera 568 ml

 

Il brand non produce solo sidro di mele ma una delle sue offerte è questo sidro irlandese alla pera, una variante fresca e dal sapore estremamente differente per andare incontro ai gusti degli utenti che potrebbero non apprezzare il retrogusto di mela. Lanciato originariamente sul mercato nel 2009, ha avuto enorme successo e da allora è divenuto uno degli alcolici più venduti d’Irlanda.

Chi ha paura possa rivelarsi troppo zuccherino per il proprio palato può dormire sonni tranquilli poiché la qualità Magners, in grado di creare un delicato equilibrio tra le parti, è rispettata anche in questo caso. 

Si rivela ottimo per aperitivi, serate in compagnia di amici o anche semplicemente per rinfrescarsi nelle calde giornate estive, a patto che, naturalmente, sia consumato freddo. Per chi volesse provare qualche cocktail alternativo, consigliamo il Pear Drop Bomb, con 2 cl di sidro di pere, 1 cl di sciroppo di zucchero e 4 cl di cognac.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

4. Melchiori di Maria Lucia & C. Spumante di sidro di mela Extra Dry

 

I sidri più popolari, venduti online e non solo, sono sicuramente quelli dolci, scelti dai consumatori proprio per la loro carica zuccherina. Tuttavia vi invitiamo a non sottovalutare questo Extra Dry proveniente dalla zona italiana del Trentino. Leggermente alcolico, con una gradazione del 7%, il prodotto è realizzato usando materie prime di qualità elevata provenienti da agricoltura biologica. Successivamente si procede alla spumantizzazione del sidro in un’apposita autoclave. 

Questo procedimento rende la bevanda frizzante senza l’aggiunta di anidride carbonica, chiaramente percepibile dal palato raffinato. Secondo i pareri espressi dagli acquirenti, è ideale anche come idea regalo o da stappare per festeggiare eventi importanti come alternativa all’ormai classico e abusato champagne.

Il colore del sidro è giallo paglierino mentre al naso rilascia delle note fruttate molto intense, può inoltre essere abbinato a qualsiasi piatto anche se la temperatura di servizio ideale si aggira tra i 6 e gli 8° C.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

5. Melchiori di Maria Lucia & C. Sidro di mela biologico dolce 75 cl

 

Analizziamo ancora un altro prodotto Melchiori, azienda attiva in Trentino. In questo caso abbiamo un sidro di mela dolce, con una gradazione alcolica pari a 7,5%, lievemente superiore a quanto analizzato precedentemente. La bottiglia si presenta molto curata dal punto di vista del design, perfetta quindi per essere regalata ad amici o parenti ma ideale anche per il consumo in occasioni speciali, siano esse feste comandate o semplici celebrazioni private.

Il colore è il classico giallo paglierino, come per la maggior parte dei sidri, tuttavia ha un gusto molto fresco e dolce, che riporta alla mente note di frutti di bosco oltre che quelle di mela.

Per scoprire dove acquistare questo sidro di mela biologico, che secondo gli utenti non si rivela mai stucchevole, potete cliccare sul link sottostante e verrete immediatamente riportati sul sito del venditore, dove potrete scoprirne tutte le caratteristiche e, soprattutto, il prezzo, che si dimostra competitivo.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

6. Mon Epicerie Fine de Troir Sidro Demi-sec del contadino

 

A una comparazione con altri sidri, quello “del contadino” di Mon Epicerie è un Demi-sec, qualificandosi dunque a metà tra sidro di tipo crudo e quello morbido. Al palato si rivela fruttato e leggero, con una gradazione alcolica davvero blanda, parliamo di un 4%, simile dunque a quella di birre dal costo contenuto. 

La differenza sostanziale però, rispetto a una birra, sta nella dolcezza, che si sprigiona dal succo di mela durante la fermentazione della durata di tre mesi. Il prodotto francese è molto apprezzato tra gli amanti del sidro anche se non è esattamente il più economico sul mercato, pertanto se state cercando qualcosa a basso costo potreste dover prendere in considerazione altre bevande della nostra classifica. 

Il tappo di sughero permette di conservarlo per un periodo leggermente più lungo del normale una volta aperto, tuttavia ricordate che il prodotto dà il meglio di sé quando consumato fresco.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

7. Aspall Premium Cru Dry Suffolk Cider 500 ml

 

L’ultimo prodotto della nostra lista è anche il più economico, una scelta interessante dunque per chi ha un budget limitato o vuole semplicemente assaggiare il sidro per la prima volta. Aspall è un brand del Regno Unito, premiato nelle categorie Worlds Best Cider e Worlds Best Dry Cider nelle competizioni annuali che vedono i migliori produttori portare in fiera le loro bevande. 

Il sapore unico è dato dalla miscela di mele di tipo agrodolce, da cucina e da dessert, in grado di accompagnare piatti strutturati e dalla carica energetica elevata come maiale arrostito, chili con carne e simili.

Se da un lato la presentazione estetica non è delle migliori, con una bottiglia molto anonima e semplice, dall’altro sono davvero tanti i consumatori soddisfatti della scelta. Il volume alcolico è del 6,8%, più elevato rispetto a sidri di fascia medio-bassa, disponibile in due diversi formati: bottiglia da 330 ml o 500 ml.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Origine e uso

 

Storia

Il sidro, come molte altre bevande alcoliche, è un prodotto molto antico e pertanto sia il suo luogo di origine sia la sua creazione, sono a noi ignote. Trattandosi del risultato della fermentazione del succo di mele, presumibilmente deve essere stato creato per la prima volta in un luogo dove queste crescevano in abbondanza. Il sidro più antico di cui abbiamo testimonianza è quello spagnolo, che risale addirittura al 3000 a.C., realizzato nella Valle Ambrona, tuttavia non si può escludere che fosse popolare anche in Egitto e in Asia. 

Oggigiorno la bevanda è associata spesso al mondo anglosassone, che ne fa largo uso ed è il principale paese produttore, tuttavia anche in Francia le aziende dedite alla realizzazione di sidro sono numerose. Nel Regno Unito questa bevanda zuccherina divenne popolare a partire dal 1200 d.C., e da lì, qualche secolo dopo, si estese poi alla Francia bretone e normanna, nella zona nord occidentale del paese.

Per la creazione del sidro si utilizzano varie tipologie di mele, anche se quelle definite “cider apple” sono considerate le migliori. Nella produzione si effettua un distinguo, con classificazione del sidro in secco o dolce, con livelli intermedi tra l’uno e l’altro. Anche il colore può essere molto diverso, passando dall’ambrato al marrone scuro, con una trasparenza più o meno marcata in base alla filtrazione, proprio come accade per le birre più artigianali.

Mix

Trattandosi di succo di mele fermentato con un volume alcolico pari spesso a quello delle birre, il sidro si rivela un’ottima base per cocktail e infatti i mix che ne prevedono l’uso sono davvero tantissimi. Vediamone alcuni insieme come il Cider Margarita, un cocktail estivo che prevede l’uso di 50 ml di succo di melograno, 30 ml di succo di lime, 30 ml di sciroppo di zucchero, 50 ml di tequila e 100 ml di sidro. 

Tutti gli ingredienti devono essere inseriti nello shaker insieme a cubetti di ghiaccio e agitato con forza, versando poi il liquido in un bicchiere da cocktail e guarnendo con una fetta di mela tagliata sottile. Per chi preferisce qualcosa di semplice ed elegante, proponiamo invece il Cezar Cider, per la cui realizzazione avrete semplicemente bisogno di 20 ml di sidro e prosecco, da versare insieme in un bicchiere flute e mescolare, guarnendo con un rametto di rosmarino.

Per un aperitivo con gli amici potrete realizzare in casa uno Spritz al sidro, con 60 ml di Aperol o Campari, in base ai vostri gusti, 90 ml di sidro e una fetta di mela per guarnire.

Infine concludiamo con l’Apple Cider Martini, una variante dell’Appletini, dove al posto del liquore di mela verde si usa il sidro. La preparazione richiedere 30 ml di vodka, 15 ml di succo di lime e 30 ml di sidro, il tutto shakerato con ghiaccio e servito in un classico bicchiere da cocktail.

 

Conservazione

Se il prodotto resta in bottiglia, può essere conservato generalmente per un anno o due, tuttavia una volta aperto deve essere consumato nel giro di poco tempo poiché non è un prodotto pastorizzato. Qualora abbiate una scorta in casa e volete che duri quanto più a lungo possibile, vi ricordiamo di posizionare le bottiglie in un luogo buio e fresco, assolutamente lontano dalla luce solare. Infine, sottolineiamo che le proprietà organolettiche non subiscono delle alterazioni positive, quindi un sidro invecchiato non sarà differente da uno giovane.

 

Valore nutrizionale

Non è possibile indicare univocamente il contenuto di calorie, zuccheri e carboidrati di un bicchiere di sidro poiché molto dipende dalla tipologia che preferite. Si può andare da un minimo di 100 kcal per quelli meno zuccherini, fino a oltre 200. Non si tratta dunque di una bevanda da consumare alla leggera, soprattutto se seguite un regime dietetico specifico.

Bere responsabilmente

Il sidro, sia esso di mele o di pere, è un prodotto molto dolce e quindi talvolta può essere consumato in quantità eccessive senza rendersi conto della quantità di alcol che contiene, che generalmente oscilla tra 2 e 8%. 

Per evitare di ritrovarsi ubriachi dopo la seconda pinta, con ripercussioni su tutto l’organismo, è bene andarci piano. Se siete fuori con amici, inoltre, sarebbe meglio scegliere un guidatore che potrà accompagnare a casa tutti e che si sacrificherà per il bene comune, restando sobrio per il resto della serata.

 

 

Categories
Superalcolici

Il migliore mezcal

 

 

Le nostre selezioni dei migliori mezcal

 

Se pensavate che la tequila fosse l’unico ricavato dalla pianta d’agave messicana, dovrete ricredervi poiché sul mercato è presente anche un prodotto ben più antico. Per aiutarvi a capire come scegliere un buon mezcal abbiamo realizzato la seguente classifica, dove troverete i distillati più apprezzati dai consumatori. Non perdete altro tempo, dunque, e date un’occhiata ai migliori mezcal del 2024.

 

 

1. Gusano Rojo Mezcal Tequila 700 ml

 

Al primo posto troviamo il prodotto più economico della nostra lista, il mezcal realizzato da Gusano Rojo. La particolarità di questa bottiglia è che presenta al suo interno il verme gusano, che solitamente vive nella pianta di agave. Secondo alcune leggende messicane, tale bruco avrebbe proprietà afrodisiache ma solo i più coraggiosi potranno buttarlo giù insieme a un bicchiere del distillato.

Che crediate o meno a questa teoria, è indubbio che i produttori di mezcal abbiano visto un aumento di popolarità a partire dagli anni ’50 proprio grazie a questa trovata commerciale, soprattutto in territorio statunitense. Le bottiglie che presentano i gusano sono infatti rivolte principalmente al mercato estero. 

Se state cercando un prodotto con cui shockare i vostri amici o avete semplicemente intenzione di regalare una bottiglia di questo distillato, meno popolare della tequila, a un appassionato, quella di Gusano Rojo potrebbe rivelarsi la scelta più adatta grazie soprattutto al costo contenuto.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

2. San Cosme Mezcal 700 ml

 

Uno dei distillati più venduti della classifica è il mezcal di San Cosme, prodotto nella regione di Oaxaca nel sud del Messico. Il nome deriva da San Cosmas che, insieme al fratello Damian, è considerato il santo patrono dei medici in Messico. A essi sono attribuiti numerosi miracoli, sia mentre erano in vita sia dopo la loro morte, con una gran quantità di apparizioni tra i fedeli che li venerano.

La bevanda dunque fa appello proprio alla loro fama in patria, restituendo un’immagine mistica al prodotto. Ci troviamo di fronte a un mezcal giovane, realizzato artigianalmente dalla pianta d’agave della tipologia Espadìn, e può essere consumato sia durante i pasti sia da solo, per gustarne a pieno tutte le note eleganti e fresche.

Secondo i consumatori è ottimo anche nella mixologia, per realizzare cocktail a base di limone, menta o anche più originali includendo ingredienti più zuccherini come il succo d’ananas.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

3. Montelobos Mezcal Joven Tequila 75 cl

 

Il mezcal giovane di Montelobos è tra le offerte dal costo un po’ più impegnativo, prodotto a Santiago Matatlàn nella regione di Oaxaca. Come per altri distillati qui analizzati, anche questo è realizzato dall’agave Espadìn, cresciuta a livello locale nei pressi di Montelobos, la catena montuosa situata in Sierra Madre da cui prende il nome lo stesso brand. 

La cura, a partire dalla crescita della pianta, passando per la macinazione con pietra Tahona fino al processo di distillazione, è estrema e ciò restituisce al prodotto delle note aromatiche uniche: al naso si avvertono sentori di miele, limone e asparago mentre al palato si percepiscono noci e l’affumicatura data dalla cottura dell’agave.

Il design della bottiglia è intrigante, rivelandosi dunque un prodotto da collezione perfetto per gli amanti dei distillati provenienti da tutto il mondo. Se volete fare un regalo a un amico, difficilmente riuscirete a trovare un mezcal più bilanciato e gradevole.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

4. Herencia De Sanchez Mezcal

 

Se non sapete quale Mezcal comprare, perché ne cercate uno che abbia un qualcosa in più rispetto agli altri venduti online, vi consigliamo di dare un’occhiata all’Herencia De Sanchez, prodotto a Oaxaca secondo l’antica ricetta tradizionale messicana, utilizzando solo la parte centrale dell’Agave Espadin, quando la pianta raggiunge i 6-8 anni di vita.

Il distillato in questione si distingue per il complesso e aromatico bouquet olfattivo articolato su note di miele, limone e asparago, mentre al palato si percepiscono sentori di noci e mandorle tostate dovuti alla cottura in forni interrati.

Il sapore secco, asciutto ed equilibrato lo rende uno straordinario liquore da meditazione, da gustare a temperatura ambiente in abbinamento al cioccolato fondente per creare un contrasto interessante e armonico al tempo stesso, oppure da utilizzare come ingrediente principale per la preparazione di numerosi cocktail con cui stupire i propri ospiti.

Dal momento che stiamo parlando di un Mezcal di grande qualità e prestigio, la bottiglia da 700 ml viene proposta a un prezzo più elevato rispetto alla media di mercato, ma possiamo garantirvi che vale ogni centesimo speso.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

5. Benevà Mezcal Gusano

 

A prezzi bassi abbiamo un altro distillato che fa del gusano la sua attrattiva principale. Ben lungi da poter essere definito il miglior mezcal sul mercato, si rivela comunque una bottiglia che potrebbe essere regalata a un amico, se non altro per vedere la sua espressione quando si renderà conto che questa contiene un bruco. 

La produzione di Benevà si tiene nella regione di Oaxaca sfruttando la classica agave locale, tuttavia il colore del mezcal è in questa variante più scuro, poiché affinato in botti di quercia, non ha dunque la tipica trasparenza cristallina che ci si aspetterebbe dalla bevanda.

Per chi vuole spendere quanto meno possibile, magari per assaggiare per la prima volta un famoso mezcal con gusano, potrebbe rivelarsi una buona scelta. Chi invece conosce già le varie tipologie di mezcal, potrà optare per qualcosa di più costoso e maggiormente artigianale.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

6. Ilegal Mezcal Joven Special Edition

 

Come il nome stesso suggerisce, il Joven Ilegal è un Mezcal che è stato prodotto illegalmente per molto tempo nelle distillerie clandestine di Santiago Matatlán a Oaxaca, fino a quando un imprenditore di Antigua cominciò a importarlo e commercializzarlo sul suolo locale nel 2004.

Si tratta, quindi, di un distillato dall’anima antica e genuina, realizzato con le parti migliori delle Agavi Espadin coltivate in modo sostenibile e tagliate solo quando hanno raggiunto la piena maturazione.

Le piñas della pianta vengono poi cotte nei tradizionali forni in pietra per donare alla bevanda una piacevole nota affumicata, con intriganti sentori di buccia d’arancia e spezie terrose. Al termine della fermentazione, si procede a un doppio processo di distillazione in alambicchi discontinui di rame per ottenere la cosiddetta flemma xixi, con un grado alcolico variabile dai 20 ai 25 gradi.

A questo punto il Mezcal viene imbottigliato in purezza, senza alcuna aggiunta di conservanti o aromi artificiali, e con etichette numerate a garanzia di una produzione rigorosamente artigianale che lo rende l’espressione più vera e autentica del celebre distillato messicano.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

7. Los Siete Misterios Mezcal Doba Yej 70 cl

 

Continuando la nostra carrellata di mezcal, diamo ora un’occhiata a quello di Los Siete Misterios, uno dei più costosi tra quelli venduti online. L’azienda è relativamente recente e la sua fondazione risale al 2010, tuttavia la grande passione e il rispetto per questa bevanda considerata mistica si può percepire nel loro approccio. 

Il Doba-Yej è infatti realizzato nella regione di Oaxaca, e tutta la produzione rispetta il processo tradizionale: cottura dell’agave in forni scavati a terra, macinato con pietre, fermentato poi con lievito naturale e distillato usando alambicchi di rame. Tra le varianti proposte dalla compagnia, si tratta del più equilibrato, sfruttato soprattutto per la mixologia poiché mantiene tutti i profumi e le note anche a contatto con altre bevande.

La bottiglia ha un aspetto classico ma a colpire è soprattutto l’etichetta, che permette di identificare immediatamente la tipologia di mezcal non solo grazie al nome, in questo caso Doba-yej, ma anche per le simpatiche illustrazioni tutte differenti.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

8. Mezcal Bruxo N1 Espadin

 

Se vi state chiedendo dove acquistare il miglior Mezcal in assoluto, senza badare troppo al prezzo, il Bruxo N°1 Espadin è tra i pochi distillati messicani a mantenere ancora oggi uno stretto legame con le ancestrali tradizioni produttive locali.

Realizzato in onore degli abitanti delle terre situate nel cuore di Oaxaca, capaci di trasformare l’Agave Espadin in un vero e proprio elisir del gusto, viene prodotto utilizzando solamente i “cuori” zuccherini della pianta, che vengono cotti per 5-7 giorni nei canonici forni in pietra e sottoposti a un processo di fermentazione naturale in botti di legno per 15 giorni, seguito da una doppia distillazione in recipienti di rame e argilla.

Il risultato è un Mezcal che al palato risulta morbido e che presenta note di menta piperita, agrumi, e cannella, per concludere con un finale dolce e affumicato. All’olfatto restituisce un leggero aroma floreale e una forte affumicatura. Proprio questa affumicature potrebbe non incontrare i gusti di tutti i palati.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

9. Alipùs Mezcal Joven Santa Ana del Rio

 

Tutti i mezcal prodotti dalla compagnia oaxacana Alìpus presentano nomi di santi locali, derivanti dal luogo specifico in cui crescono le piante d’agave, segno del grande legame degli abitanti con la religione. In questo caso analizziamo il Santa Ana del Rio, realizzato con agave 100% maguey Espadìn, dal colore chiaro e trasparente. 

L’aroma di ananas, tamarindo e semi di zucca tostati si mescola al palato con sapori minerali e di erbe, rivelandosi un accompagnamento perfetto per pesce alla griglia e anche carni più impegnative come quella di maiale.

Il costo rientra in una fascia medio-alta, pertanto potrebbe non essere la scelta migliore per chi non ha idea di cosa aspettarsi da un mezcal e vorrebbe quindi avvicinarsi al prodotto con una bottiglia che sia non solo meno costosa, ma soprattutto meno impegnativa dal punto di vista del sapore. Se invece siete già esperti, si tratta di un prodotto da tenere d’occhio e che non può mancare nella vostra collezione.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

10. Casamigos Mezcal

 

L’ultimo prodotto che vi proponiamo è il Mezcal venduto dalla compagnia di tequila Casamigos fondata dall’attore americano George Clooney e oggi di proprietà del gruppo Diageo.

Realizzato con il metodo tradizionale tramite una cottura lenta delle piñas di Agave in forni di pietra, fermenta per almeno otto giorni prima di essere distillato due volte in alambicchi di rame coperti, riposando per sei mesi prima di essere imbottigliato e messo in vendita.

Secondo i pareri degli estimatori, la componente di maggior pregio di questo Mezcal è lo spettro olfattivo intenso e avvolgente, che debutta al naso con fragranti sentori erbacei e fruttati, indugiando sul finale con un sapore molto persistente di fumo e pepe nero, dovuto all’affumicatura a cui è tradizionalmente sottoposta l’Agave.

Il suo utilizzo spazia dal consumo liscio, a una temperatura compresa tra 8 e 10°C, alla realizzazione di numerosi cocktail, come il Mono Loco, il Mezcalzone con marmellata di arance e il Fidelio.

Tuttavia, bisogna anche tener conto del costo non propriamente contenuto della bottiglia da 70 cl, che lo rende un’opzione adatta solo per chi ha una vera e propria predilezione per il Mezcal e vuole andare oltre i tradizionali distillati commerciali che si trovano sul mercato.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Origine e uso

 

Storia

Rispetto alla controparte più famosa, la tequila, il mezcal è un distillato un po’ più oscuro nonostante in realtà sia la stessa cosa. L’unica differenza tra questi due prodotti, è infatti nell’utilizzo delle materie prime: mentre la tequila viene realizzata con l’agave della zona di Jalisco, il mezcal può essere utilizzato con qualsiasi delle oltre trenta varietà di agave che crescono in Messico.

La storia del prodotto va indietro di almeno quattro secoli, quando gli Aztechi producevano in modo molto simile la bevanda chiamata pulque, sfruttata in occasione di rituali. Con l’arrivo dei temibili conquistadores, però, il processo produttivo venne perfezionato con l’introduzione della distillazione, dando origine a quello che noi oggigiorno conosciamo come mezcal.

La pianta d’agave utilizzata viene prima sbucciata, eliminando tutte le parti più coriacee, e successivamente cotta e schiacciata in una sorta di torchio di pietra. Il succo raccolto deve poi essere distillato in alambicchi, solitamente di rame e molto tradizionali. Questo lungo procedimento permette di ottenere dei mezcal dalla forte personalità, che contraddistingue la regione Oaxaca, tuttavia non si tratta dell’unico luogo dove la bevanda viene realizzata ed è popolare anche in altre zone messicane come Michoacan e Tamaulipas.

Negli ultimi decenni è sorta una nuova leggenda che vede protagonista il “gusano”, un verme che vive nella pianta di agave e che si dica abbia proprietà afrodisiache. Alcuni produttori lo aggiungono a vista nella bottiglia poiché divenuto una vera e propria attrazione per turisti, tuttavia si rivela solo una trovata per aumentare la popolarità della bevanda e non vi è traccia alcuna di questa pratica nella produzione tradizionale del mezcal. 

Le bottiglie più pregiate, realizzate con cura e attenzione, non prevedono l’aggiunta di un gusano annegato nell’alcol. Prima di procedere con i vostri acquisti, quindi, tenete conto di questo dettaglio.

Mix

Rispetto alla tequila, che si presta in maniera quasi naturale alla mixologia, il mezcal è un po’ più timido a riguardo e non abbiamo una gran quantità di cocktail. Ve ne indichiamo comunque alcuni che potreste trovare interessanti come El Diablo Refinado, creato da un barman di Denver, che sfrutta 0,75 cl di mezcal, 6 cl di tequila, 1,5 cl di liquore di mora, 1,5 cl di liquore al ginger e qualche goccia di bitter al limone. Mescolando gli ingredienti con ghiaccio in uno shaker potrete versare il tutto in un bicchiere, guarnendo con una buccia di limone.

Tra note dolci e amarognole si colloca il Mezcalibur, per il quale avrete bisogno di 4 cl di succo d’ananas, 1 cl di liquore alla menta, 1 cl di maraschino e naturalmente 4 cl di mezcal. Il tutto va shakerato insieme e per decorazione potrete utilizzare una fetta d’ananas che rimandi subito alle note del frutto.

Molto più nuovo come concezione è invece il Fidelio, che cerca di proporsi come alternativa al classico Spritz aperitivo. Contiene una piccola quantità di mezcal, solo 0,5 cl, mentre la fanno da padrone i 6 cl di vino frizzante, 4 cl di succo d’ananas e qualche goccia di bitter alla lavanda.

 

Conservazione

Il mezcal non va messo in congelatore o in frigorifero, anche se aperto deve essere conservato in una stanza fresca al riparo dalla luce solare. Il caldo estremo potrebbe infatti alterare il sapore della bevanda mentre i raggi ultravioletti portano all’evaporazione dell’alcol. 

Dopo tre mesi dall’apertura, nonostante la conservazione corretta, inizierà comunque a perdere caratteristiche, processo dovuto all’ossidazione, per questo motivo ricordate che è inutile conservare una bottiglia di questo distillato per lunghi periodi ma, una volta aperta, va comunque consumata nel giro di sei mesi.

 

Valore nutrizionale

Trattandosi di una bevanda alcolica zuccherina, il mezcal come la tequila deve essere bevuto con moderazione poiché i suoi valori nutrizionali non sono esattamente entusiasmanti, nemmeno per atleti che almeno in teoria riescono a smaltire le calorie velocemente. Per un rapido riferimento: un solo shot di mezcal contiene circa 130 calorie.

Bere responsabilmente

Non bisogna solo guardare alle calorie quando si consumano alcolici ma soprattutto all’effetto che questi hanno nel breve termine. Eccedere con tali prodotti può portare a dipendenza e soprattutto, possono rivelarsi fatali per chi deve mettersi al volante. 

Gli incidenti causati da persone in stato di ebbrezza coinvolgono anche persone innocenti e va sottolineato che l’alcol causa stati di alterazione che è impossibile controllare, evitate dunque di guidare qualsiasi tipo di veicolo quando vi rendete conto di aver esagerato e chiedete piuttosto a un amico o un conoscente di riaccompagnarvi a casa.

 

 

Categories
Vino

Il miglior vino porto

 

 

 

 

Le nostre migliori selezioni

 

Abbiamo stilato una classifica dei migliori porto del 2024. Parliamo di un vino liquoroso portoghese famoso in tutto il mondo. Grazie all’aiuto dei commenti di tanti consumatori siamo riusciti a individuare quelli che, almeno dal nostro punto di vista, sono meritevoli di essere assaggiati. Le nostre recensioni sono imparziali e mirate alla vostra soddisfazione in qualità di acquirenti.

 

 

1. Graham’s 10 anni Tawny Port

 

È un Porto dal sapore delicato e raffinato, invecchiato dieci anni in botte di rovere, gradevole da bere dopo i pasti, soprattutto serali oppure in compagnia di un amico che sa apprezzare le cose buone. La selezione delle uve proviene da cinque rinomati vigneti della Valle del Douro, ossia, Quinta das Lages, Quintas dos Malvedos, Quinta de Vila Velha, Quinta do Tua e infine Quinta do Vale de Molhadas, si tratta di vitigni tipici a bacca rossa situati in alta collina, la migliore zona della Valle del Douro. 

Il risultato che si ottiene al termine del lungo processo di invecchiamento è un vino liquoroso con una immensa ricchezza e complessità aromatica. La vostra attenzione verrà immediatamente catturata dal colore ambrato, dai riflessi brillanti ma soprattutto dal sentore di frutta secca, fichi in particolare, e vaniglia. Fin dal primo sorso noterete la notevole persistenza gustativa.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

2. Porto Taylor Late Bottled Vintage

 

Il Porto Taylor è un Late Bottled Vintage (LBV), quindi è stato fatto invecchiare in botte per 4/6 anni prima di essere imbottigliato, ha la particolarità di conservare tutte le sue caratteristiche anche diverse settimane dopo essere stato tappato. Questo vino rappresenta una alternativa di buona qualità ma più economica del Porto Vintage. 

È un prodotto generoso di aromi di ribes nero, fruttato e con dolci note floreali, ha un sapore persistente ed equilibrato: è la perfetta conclusione di un gustoso pranzo o di una cena in piacevole compagnia. Sebbene la bottiglia non presenti un design particolarmente interessante è accompagnata da una confezione che ne fa ugualmente una buona idea regalo gustosa e per nulla cara.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

3. Porto Sandeman Fine White

 

La valle del Douro è celebre per i suoi rinomati vigneti, da cui provengono le uve di prima qualità utilizzate per creare questa deliziosa bevanda. Seguendo scrupolosamente tradizionali metodi di produzione, ogni grappolo d’uva viene raccolto a mano e sottoposto a una macerazione completa con la buccia per estrarre le componenti più prelibate. L’aggiunta dell’alcool avviene al momento opportuno, creando un equilibrio perfetto tra il corpo del vino e un bouquet di profumi straordinari.

Il Sandeman è un Porto bianco secco che conserva la sua naturale dolcezza. Con il suo colore paglierino e l’aroma avvolgente di frutta tropicale, arricchito da delicati sentori di vaniglia, questo vino offre un sapore leggero che lo rende ideale per un aperitivo. Può essere gustato freddo, liscio o con l’aggiunta di ghiaccio. Inoltre, il Sandeman si distingue per il suo prezzo accessibile, una caratteristica di grande importanza che rende questo Porto un piacere da sorseggiare senza alcuna esitazione. Se lo amate in modo particolare questa è un’offerta da non perdere perché vi arrivano a casa ben tre bottiglie.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

4. Sandeman Ruby

 

Sandeman non è certo tra gli ultimi arrivati, chi beve porto sa di cosa stiamo parlando. Il marchio ha alle spalle una tradizione centenaria e la sua reputazione è rimasta inalterata nel tempo. Il porto Ruby è stato preparato come vuole la tradizione, una proceduta rimasta uguale fin dal 1790 e che è alla base del sapore distintivo di questa bevanda le cui uve, selezionatissime, arrivano dalla Valle del Douro.

Il risultato finale è un vino dal gusto robusto e ricco con aromi di frutti tropicali e deliziose note di vaniglia; ha una gradazione alcolica importante (19,5%). Ottimo come aperitivo è indicato anche per accompagnare dessert, gelati, frutta secca ma anche formaggi e cioccolata. Il meglio di sé questo porto lo dà se servito a una temperatura di 14/16° anche se chi lo ha bevuto a temperatura ambiente ne è rimasto ugualmente soddisfatto.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

5. Porto Tawny Quinta do Noval

 

Vero punto di riferimento della categoria, il Porto Tawny Quinta Do Noval è un vino dolce caratterizzato da un profilo intenso e un gusto molto deciso, dove la componente fruttata la fa da padrona.

Prodotto esclusivamente da vitigni autoctoni della Valle del Douro, nella regione settentrionale del Portogallo, è un ottimo blend di uve Touriga Nacional per il 40%, Touriga Franca per il 30%, Tinto Cão e Tinta Roriz per la restante parte, maturato in botti di rovere per almeno quattro anni.

Il risultato è un Porto dal colore rosso rubino carico, con pronunciati sentori di frutti rossi maturi che si intrecciano a note di cioccolato, caffè e spezie dolci, regalando un caleidoscopio di profumi che muta a ogni olfazione.

Al palato coinvolge con un intrigante retrogusto acido che amplifica il sorso e sfuma su una scia di buona persistenza, con continui ritorni aromatici erbacei e fruttati, impreziositi da un elegante perlage d’imperitura persistenza. Valido sia come aperitivo sia in accompagnamento a dolci e pasticceria secca a fine pasto, è un interessante vino da meditazione che consigliamo di sorseggiare con lentezza dopo un’ossigenazione di almeno trenta minuti.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

6. Graham’S Old Tawny Port 20 Years

 

Oltre a produrre memorabili Porto Vintage con le uve raccolte nella stessa annata, che restano in botte solamente due anni prima della successiva fase di affinamento in bottiglia (dove possono permanere anche per decenni), Graham’s è nota anche per la produzione di un’ottima gamma di Tawnies invecchiati vent’anni.

Il vino oggetto della nostra recensione è un Old Tawny Port 20 Years, composto da una miscela di uve di differenti annate e fatto invecchiare esclusivamente in botti di rovere per un periodo notevolmente lungo.

A differenza dei Vintage non continua a maturare in bottiglia e dopo 2-3 anni in botti di grandi dimensioni prosegue l’invecchiamento in botti più piccole (da 550 litri) per aumentare il contatto con il legno e consentire una maggiore respirazione del vino.

Al naso affiorano decise note di mandorle e nocciole tostate impreziosite da timbri di frutta matura e caramello, mentre al sorso si presenta corposo e vivace, con un’intrigante componente aspra che sfuma su un finale sapido-fruttato di grande armonia.

Ottimo come alternativa al Vintage, si può gustare sia da solo sia in abbinamento a dessert alla frutta e crème brûlée.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

7. Porto Branco Ferreira

 

Dall’esperienza secolare della rinomata cantina portoghese Ferreira, ecco un Porto bianco versatile e di facile beva, ma che non delude dal punto di vista della complessità e della pienezza.

Nato dalla fermentazione di uve a bacca bianca coltivate nel Douro, è un vino liquoroso che vede l’aggiunta del Brandy al mosto e lasciato maturare mediamente per tre anni all’interno di botti in legno.

Alla vista si presenta con un intenso colore giallo paglierino dai riflessi dorati, esordendo al naso con note suadenti e acute di fiori bianchi e frutta estiva matura, con spiccati sentori di pesca e albicocca.

Al palato si rivela morbido, sapido e fresco, avviluppando il sorso verso un finale ricco di echi fruttati e minerali che rende piacevole la bevuta.

Pur non essendo una pietra miliare nella vasta gamma di sfumature in cui un Porto può essere declinato, è una bottiglia da provare per capire quanto può essere buono e avvolgente un vino bianco semplice, se fatto a regola d’arte.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

8. Offley Porto Rich Tawny

 

Quello di Offley è un porto giovane ma dal prezzo davvero interessante. La premessa non deve far pensare che si tratti di un vino scadente, anzi, basta dare uno sguardo ai tanti commenti di clienti soddisfatti per l’acquisto a convincersi che vale la pena provarlo. Il porto ha un colore ambrato e riflessi dorati. Si avvertono sentori di cannella e frutta secca. Ha un gusto morbido e armonioso, dolce. 

Il porto Offley è indicato soprattutto per accompagnare dolci con cioccolato oppure una squisita torta di pere. Il vino è imbottigliato in una bottiglia molto elegante che ne fa un’ottima idea regalo, magari da portare a casa di amici o parenti quando si è invitati a pranzo oppure a cena perché una cosa è certa: è buono bevuto a qualsiasi ora.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

9. Kopke Porto Fine Ruby

 

Questo Porto firmato Kopke presenta un affascinante colore rosso rubino nel bicchiere e si distingue per il suo classico bouquet di frutta fresca. Al palato, rivela una potenza sorprendente con vivaci aromi sempre di frutta fresca. La sua persistenza e il carattere fruttato emergono chiaramente nel finale.

Prodotto con vitigni tradizionali della regione del Douro, questo Porto è il risultato di un’attenta lavorazione che combina vini provenienti da diverse vendemmie, ognuno con un diverso grado di maturazione in botti in acciaio inox e legno per almeno 3 anni. Il risultato è un vino ricco e aromatico con la dolcezza perfetta.

Questa prelibatezza si sposa magnificamente con piatti come una mousse di fragole e yogurt o un delizioso camembert. La sua temperatura di servizio ideale è tra i 12°C e i 14°C. In definitiva, un vino che unisce tradizione e modernità, offrendo una sorprendente esperienza sensoriale per chi lo degusta.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

10. Porto Tawny 10 Years Old Sandeman

 

Sandeman è una delle più importanti e antiche cantine vinicole portoghesi, famosa per l’eccellenza dei suoi vini e altrettanto nota per il misterioso personaggio raffigurato sull’etichetta delle sue bottiglie.

Alla vista il Porto Tawny 10 Years Old si presenta di colore rosso fulvo carico, con uno spettro olfattivo intenso e corposo in cui si stagliano note di frutta matura, vaniglia e uva passa, che virano su un bouquet floreale delicato e raffinato con sentori di tiglio e fiori d’arancia.

In bocca è fresco e scattante, sorretto da una piacevole presenza iodata che culmina su un finale fruttato di buona persistenza.

La versione astucciata qui proposta viene venduta a un prezzo tutto sommato accettabile per un vino di Porto semplice e ben strutturato, da gustare freddo sia da solo sia in compagnia di un ricco antipasto a base di affettati e formaggi erborinati o stagionati per bilanciarne la grassezza e la sapidità con la freschezza del vino.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Origine e uso

 

Storia

La storia del porto non manca di leggende e diverse versioni. La sua origine risale alla fine del XVII secolo al margine della guerra in atto tra Francia e Inghilterra. Cosa c’entra il Portogallo con le due storiche rivali? La guerra aveva tra le sue conseguenze l’embargo sui prodotti francesi, tra questi c’era il rinomato e pregiato vino. Serviva un altro luogo di approvvigionamento e diversi mercanti del settore cominciarono a guardare con interesse al paese lusitano dove era possibile reperire vino a un buon prezzo. 

I rapporti commerciali andarono via via incrementandosi, in Inghilterra la richiesta del vino portoghese, quindi non soltanto il porto, cresceva sempre più al punto tale che diversi mercanti inglesi si trasferirono in Portogallo, in particolare a Viana do Castelo a nord di Oporto, per produrre il vino in prime persona. Tuttavia i vini esportati non sempre resistevano al viaggio e dal momento della partenza fino all’arrivo diventano inbevibili o quasi. I mercanti si convinsero di aver bisogno di un vino più corposo e alcolico poiché più resistente alla traversata. 

Vini adatti furono individuati nell’alta valle del Douro, poco distante da Régua. Nel frattempo in Portogallo, soprattutto nella parte settentrionale, stava prendendo piede l’abitudine di aggiungere il brandy al vino, una pratica probabilmente mutuata dalla vicina Spagna. A metà del XVIII secolo gran parte del vino che circolava in Inghilterra arrivava dal Portogallo, anche se il sapore non era graditissimo a causa di una certa asprezza in parte dovuta ai vigneti e in parte al clima caldo che se da un lato favoriva il contenuto zuccherino dell’uva dall’altro accelerare eccessivamente i tempi di fermentazione. 

Furono fatti diversi tentativi prima di giungere al Porto così come lo conosciamo oggi, si notò che aggiungendo il brandy prima che si completasse la fermentazione aumentava la forza del vino e anche la sua dolcezza. A questo punto le papille gustative degli inglesi cominciarono in massa ad apprezzare il prodotto. Tuttavia brandy e vino richiedevano tempo per unirsi, bevuto giovane il porto non piaceva. Verso la fine del XVII secolo fu compreso che bisognava lasciare al vino il tempo di invecchiare nelle botti, in questo modo il vino risultava morbido e caratterizzato da sfumature delicate le quali potevano essere accentuate proseguendo l’invecchiamento in bottiglia. 

Intorno al 1775 cominciò la produzione di bottiglie con collo corto e corpo allungato che si dimostrò perfetta per la fase finale dell’invecchiamento, da quel momento in poi il successo del porto fu inarrestabile.

 

Mix

Il Porto è buonissimo bevuto da solo ma rappresenta anche un ottimo ingrediente per deliziosi cocktail. Uno di questi è il Whispers of the frost che richiede 15 ml di porto, altrettanti di bourbon e sherry e 10 ml di sciroppo. Se l’accoppiamento tra porto e bourbon vi piace proprio tanto, un altro cocktail che fa per voi è il Bourbon Singapore, vi servono 40 ml di bourbon, 10 ml di porto rosso, 10 ml di sciroppo e un po’ di soda. Il vino portoghese si sposa bene anche con il gin e con il liquore di ribes nero, aggiungete una goccia di limone, ghiaccio e avrete un perfetto Thames.

 

Conservazione

La bottiglia va lasciata in posizione orizzontale, lontano da fonti di luce e al riparo da temperature estreme, anzi, meglio se i gradi restano stabili. Perfetta sarebbe la collocazione in un portabottiglie senza vetro, posto in un ambiente non umido.

Valore nutrizionale

100 g di Porto contengono 157 kcal, 12 g di carboidrati e altrettanti di zuccheri (semplici). Essendo un vino liquoroso è auspicabile un consumo occasionale e comunque in quantità inferiori rispetto a quello tradizionale.

 

Bere responsabilmente

Attenzione a non bere troppo porto poiché dannoso per l’organismo, ancor di più se si è affetti da sofferenza epatica o malattie metaboliche. Assolutamente da evitare se si è ipertesi, ipertriglicemici o in sovrappeso poiché è una bevanda molto calorica. Tenersi alla larga dal porto se si soffre di disturbi gastroesogagei, steatosi epatica o sindrome metabolica. Come qualunque altra bevanda alcolica, il suo consumo è assolutamente sconsigliato qualora vi dobbiate mettere al volante. In linea generale vale il sano principio di assumere qualunque bevanda contenente alcol in modo moderato e responsabile.

 

 

Categories
Accessori

Gli 8 migliori portabottiglie

 

Portabottiglie – Consigli d’acquisto, Classifica e Recensioni

 

Non lo diciamo per campanilismo ma l’Italia vanta tra i migliori vini al mondo, di conseguenza non sono pochi gli italiani che li bevono. Certo, non saranno tutti dei sommelier ma un bicchiere di vino a tavola non manca mai o quasi. C’è, poi, chi preferisce fare una scorta di bottiglie per avere quella giusto per ogni occasione e si sa che il vino, anche in bottiglia, va tenuto rispettando alcuni criteri. Ad ogni modo chi ha più bottiglie necessariamente dovrebbe avere anche un portabottiglie o cantinetta. Consapevoli che si tratta di un’esigenza che accomuna molti dei nostri lettori, abbiamo deciso di preparare una guida sull’argomento. La guida si apre con questi due suggerimenti: per chi ha tante bottiglie e vuol spendere poco segnaliamo il Modo24 che è in grado di ospitarne fino a 63. Chi invece ne ha non più di quattro o cinque può optare per il Soduku, ottimo anche come oggetto di design da tenere in bella vista.

 

 

Conclusione

 

 

Gli 8 migliori portabottiglie – Classica 2024

 

Abbiamo preparato una classifica dedicata ai portabottiglie. Per consentirci di avere le idee più chiare su cosa potreste comprare, abbiamo scritto una recensione alla quale si aggiunge un link. A cosa serve questo link? Beh, in molti ci chiedono dove acquistare a prezzi bassi i portabottiglie più venduti online, il link è la risposta. Non possiamo comunque escludere al 100% che in rete possiate trovare proposte ancora più vantaggiose di quelle che abbiamo trovato noi pertanto il consiglio che possiamo darvi è di confrontare i prezzi prima dell’acquisto di un nuovo portabottiglie.

 

 

Portabottiglie di vino

 

1. Modo24 portabottiglie per 63 Bottiglie di Vino 

 

Il portabottiglie di vino in esame è adatto per chi ha una discreta quantità di bottiglie, infatti ne può contenere fino a un massimo di 63. Non passerà inosservato ai nostri lettori il prezzo che secondo noi è molto buono e chissà che non costi quanto la vostra bottiglia di vino più economica. 

Un altro punto a favore dell’articolo è dato dal montaggio, il lavoro è facile anche se è preferibile farlo in due. È comunque opportuno riportare un paio di lamentele che abbiamo letto in rete. La prima è che i fori delle viti non sempre sono allineati come dovrebbero, la qualità del legno è piuttosto bassa così come le rifiniture sono poco curate. 

Dobbiamo dire che c’è poco spazio tra i ripiani, ci entrano appena le bottiglie di vino standard. Molto buona la stabilità. Insomma, pur presente qualche difetto che peraltro non abbiamo mancato di mettere in rilievo, è nostra opinione che l’articolo abbia un buon rapporto qualità/prezzo.

 

Pro

Slot: Il portabottiglie ha un sacco di spazio, potete sistemateci sopra fino a 63 bottiglie che è un numero di tutto rispetto, secondo noi.

Prezzo: È un articolo dal costo molto economico, una caratteristica che invoglia ancor di più al suo acquisto.

Montaggio: Assemblare il portabottiglie è molto semplice, certo in due si fa più in fretta ma anche da soli si può fare un buon lavoro.

 

Contro

Ripiani: Abbiamo notato che c’è poca distanza tra un ripiano e l’altro, ci entrano solo le bottiglie standard mentre per esempio non c’è posto per quelle da champagne.

Imprecisione: Non sempre c’è corrispondenza tra i fori delle viti quindi può capitare di dover forzare un po’ per far coincidere i pezzi, inoltre le rifiniture sono poco curate.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Portabottiglie da parete

 

2. Soduku Portabottiglie da parete in metallo, per bottiglie di vino

 

Il portabottiglie da parete Sudoku è un oggetto molto carino, magari non contiene tante bottiglie ma indiscutibilmente fa una bella figura; in cucina lo vediamo benissimo. Dicevamo dello spazio per alloggiare le bottiglie: ce ne entrano cinque, di quelle standard. Non è finita perché l’idea di dotare l’oggetto anche di quattro supporti per i calici non è affatto malvagia, anzi, consigliamo vivamente di sfruttarli perché migliora l’estetica. 

Appena sotto le bottiglie c’è un vano dove si possono mettere i tappi, altra idea che ci è piaciuta e non tanto per questioni pratiche in quanto non è un problema gettare via i tempi, quanto, ancora una volta, esteticamente valida. Ma dopo averne decantato (termine che ci sta tutto quando si parla di vino) le lodi parliamo di qualche piccolo difetto. 

Materiali: è in metallo ma evidentemente ciò non basta a renderlo un oggetto resistente, tanto è vero che moltissime persone l’hanno ricevuto con delle ammaccature, in particolare le lettere erano piegate. Evidentemente basta qualche piccolo colpo durante il trasporto per avere tale problema. La vernice viene via. A questo punto dobbiamo ritenere il prezzo un tantino alto. 

 

Pro

Design: Sotto il profilo estetico il portabottiglie ci ha pienamente convinto, è un oggetto bello da vedere, in cucina sta benissimo.

Porta calici: Non solo è utile ma contribuisce anche a rendere il portabottiglie più bello, stiamo parlando del portacalici.

Tappi: Se non sapete cosa farvene dei tappi potete sfruttare l’apposito vano per raccoglierli, l’effetto visivo è grazioso.

 

Contro

Materiali: Pur essendo un oggetto in metallo, questo non è sufficientemente resistente, basti pensare che molte persone lo hanno ricevuto ammaccato, probabilmente a causa di colpi durante il trasporto.

Vernice: Attenzione perché pare tutt’altro che duratura, dopo qualche tempo potrebbe cominciare a venire via seppur in modesta quantità.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Mobile portabottiglie

 

3. Costway mappamondo Bar con Ruote Mobili Stile retrò

 

Quello di Coastway è un mobile portabottiglie elegante ed originale. È sicuramente concepito per adattarsi a un arredamento classico, lo vediamo bene in casa ma altrettanto nell’ufficio di un professionista. Lo stile è quello italiano del XVI secolo. La struttura è robusta, è realizzata con legno di eucalipto mentre la sfera che riproduce la Terra è in plastica abbastanza solida. 

Il portabottiglie poggia su tre rotelle, pertanto spostarlo senza far cadere le bottiglie non è un problema. A proposito, c’è anche lo spazio per qualche bicchiere. Peccato non si sia pensato anche a un piccolo spazio per dei sigari, secondo noi ci sarebbe stato benissimo. 

All’interno del globo mappamondo non si possono mettere bottiglie particolarmente alte, pensiamo a quelle standard per lo scotch whisky giusto per fare un esempio. Ad ogni modo c’è spazio sul ripiano inferiore. Il montaggio è molto semplice.

 

Pro

Stile: Il design del portabottiglie è elegante ed originale, fa una bellissima figura in un contesto classico, perfetto sia per casa sia per l’ufficio.

Materiali: La struttura è robusta, realizzata con buon legno di eucalipto, anche il globo non delude grazie alla plastica di buona qualità.

Rotelle: Non c’è alcun problema nello spostare il portabottiglie in quanto è dotato di tre rotelle perfettamente funzionanti.

 

Contro

Globo: Purtroppo all’interno non c’è sufficiente spazio in altezza per le bottiglie standard, quelle toccherà sistemarle sul ripiano sottostante.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Portabottiglie di design

 

4. Alessi Noè GIA13 B Portabottiglie di Design in Resina Termoplastica

 

Il portabottiglie di design Noè è frutto della mente di Giulio Iacchetti, industrial designer molto rinomato e stimato come dimostrano le sue prestigiose collaborazioni con importanti marchi; pertanto stiamo parlando di un articolo esclusivo pensato per una specifica ed esigente clientela. Il portabottiglie è in resina di termoplastica, è modulare dunque può essere composto e unito con altro portabottiglia dello stesso modello in modo da soddisfare le esigenze di chi ha tante bottiglie: ciascun modulo ne può contenere sei. 

La termoplastica è molto resistente, da questo punto di vista possiamo dirci soddisfatti per i materiali. È un oggetto semplice nell’aspetto ma funzionale, richiede un piano d’appoggio come può essere un tavolo, un mobile, una mensola ecc. Offre una grande stabilità. 

Qualche problema lo si riscontra durante il montaggio, non che sia complicato, sia chiaro, ma per incastrare i pezzi bisogna forzare un bel po’ con la paura di rompere qualcosa. Il timore è comprensibile in quanto so tratta di un articolo che non costa poco, anzi, molti utenti si sono lamentati proprio per il prezzo giudicandolo eccessivo.

 

Pro

Materiali: La termoplastica si rivela una scelta dalla grande resistenza e solidità, per noi la qualità è molto buona.

Stabilità: Noè assicura una grande stabilità, una volta sistemate nei rispettivi vani le bottiglie non si muoveranno di 1 mm.

Modulare: Chi desidera può unire più portabottiglie essendo Noè modulare, in questo modo si può far fronte alle esigenze di chi preferisce avere una buona scorta di vino.

 

Contro

Montaggio: Qualche problema potreste averlo durante l montaggio, in sé non è un’operazione complicata ma per incastrare i pezzi bisogna forzare parecchio.

Costo: Noi così come molti altri utenti, riteniamo che il prezzo sia parecchio alto anche perché c’è da considerare che Noè può contenere appena sei bottiglie.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Botte portabottiglie

 

5. Cantinetta portabottiglie 33 posti vino a botte in legno multistrato

 

La botte portabottiglie che vi stiamo proponendo ha spazio a sufficienza per contenere trentatre bottiglie, dunque possiamo parlare di dimensioni medie. Ha un prezzo decisamente abbordabile. La forma a botte non è salvaspazio ma chi cerca qualcosa di esteticamente particolare non si porrà il problema. 

La qualità dei materiali non è eccelsa ma è altrettanto vero, come abbiamo fatto notare un attimo fa, che non si tratta di un articolo caro quindi non possiamo lamentarci più di tanto; certo, più attenzione per le rifiniture non avrebbe guastato. 

Il montaggio è semplicissimo nonostante l’assenza delle istruzioni. Non è un articolo che consigliamo a chi ama avere tante bottiglie di champagne o comunque di dimensioni magnum in quanto non entrano negli alloggi. La cantinetta è affidabile in fatto di stabilità.

 

Pro

Prezzo: Esprimiamo la nostra soddisfazione per il rapporto qualità/prezzo che caratterizza la cantinetta, anche se i materiali non sono dei migliori sono comunque adeguati al costo.

Stabile: Non temete per le sorti delle vostre preziose bottiglie, la cantinetta ha dimostrato di essere molto stabile.

Montaggio: Nonostante l’assenza delle istruzioni, superflue in fin dei conti, il montaggio non presenta la minima difficoltà.

 

Contro

Bottiglie magnum: Non c’è spazio sufficiente per contenere bottiglie grandi come quelle per lo champagne e le magnum in generale.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Portabottiglie di plastica

 

6. Koziol portabottiglie modulare nero

 

Koziol è un portabottiglie in plastica di tipo modulare. Il singolo elemento può contenere fino a 10 bottiglie. È una soluzione pratica e l’assemblaggio di grande semplicità. Non ha un costo eccessivo ma chiaramente dipende anche da quanti moduli si ha bisogno. 

Gli slot sono molto ampi, duque non di sono problemi neanche con quelle bottiglie che vanno oltre la misura standard. La qualità dei materiali non ci fa impazzire, le plastiche sono sottili anche se alla fine non è neanche questo il problema quanto piuttosto la poca stabilità, un problema che pare preoccupi molti clienti. 

Gli incastri non sono molto precisi, dunque potreste avere qualche imbarazzo durante la fase di assemblaggio. Anche l’estetica lascia un po’ a desiderare se vogliamo dirla tutta, certo i gusti sono gusti però da qui a dire che questo Koziol sia bello ce ne corre…

 

Pro

Slot: Spesso accade di comprare un portabottiglia e scoprire che ci entrano solo le bottiglie standard, non è questo il caso visto che lo spazio non manca.

Montaggio: Assemblare il portabottiglie è la cosa più semplice del mondo, non avrete problemi a completare l’operazione in pochi istanti.

 

Contro

Instabile: Non fidatevi troppo della sua stabilità, soprattutto se per casa girano bambini. Bisognerebbe migliorare la base di appoggio.

Materiali: La plastica è di bassa qualità, pur non trattandosi di un oggetto particolarmente caro ci saremmo attesi qualcosa di meglio, soprattutto in termini di precisione degli incastri.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Scaffale portabottiglie

 

7. Wenko 18615100 Scaffale portabottiglie Norway per 12 bottiglie

 

Il Wenko è uno portabottiglie molto economico, sicuramente adatto a chi non ha tante pretese e cerca semplicemente una rapida e comoda posizione per tenere in ordine qualche bottiglia di vino, in questo caso ce ne entrano dodici. 

La qualità del legno è piuttosto bassa, alcuni clienti hanno avuto persino la sensazione che si tratti di scarti recuperati per l’occasione. Nonostante la scarsa qualità di materiali, dobbiamo dire che la stabilità è buona. Resta comunque un articolo “approssimativo” nel senso che è mal rifinito e non sempre i fori per le viti coincidono, viti che tra l’altro in tanti non hanno trovato all’interno della confezione. 

In teoria dovrebbero esserci ma in pratica non sempre le trovate nonostante la confezione sia integra. Magari per questo prezzo sarebbe anche difficile aspettarsi di più ma a nostro avviso questo portabottiglie avrebbe potuto essere migliorato con pochi sforzi.

 

Pro

Costo: Chi cerca soprattutto un portabottiglie che costi poco resterà certamente soddisfatto dal Wenko che ha un prezzo più che accessible.

Stabilità: Per quanto ci riguarda siamo parecchio soddisfatti per la stabilità che garantisce il portabottiglie in esame.

 

Contro

Materiali: In tanti, quando hanno toccato con mano il portabottiglie, sono rimasti profondamente delusi per la qualità del legno.

Poco curato: L’articolo è scarsamente rifinito, serviva maggior cura. Non è finita perché spesso non combaciano anche i fori delle viti.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Portabottiglie di metallo

 

8. Haku Möbel, Porta Bottiglie in Alluminio 

 

Questo portabottiglie in metallo ha nella solidità della struttura il principale punto di forza. La qualità dei materiali è buona ma il design è decisamente spartano, diciamo che starebbe meglio in un garage che in cucina, ma se per voi conta l’aspetto pratico allora non vi porrete il problema. 

Lo spazio tra gli scomparti è tale da consentire di disporre sullo stesso ripiano due file di bottiglie. Assolutamente soddisfatti della solidità, caratteristica di vitale importanza per un portabottiglie, soprattutto quando usato per del vino costoso. 

Il montaggio è molto semplice e lo scaffale è disponibile in diverse misure. Il prezzo è da valutare con attenzione, è nostra impressione che avrebbe potuto tranquillamente costare un po’ di meno.

 

Pro

Solido: Tra i pregi di maggior rilievo caratterizzanti il portabottiglie c’è, a nostro avviso, un’ottima stabilità trasmessa da una struttura solida.

Spazio: Tra uno scomparto e l’altro c’è tanto spazio, è possibile disporre persino su due file le bottiglie di acqua o vino.

Montaggio: Il portabottiglie si monta facilmente, anche da soli e senza dover stare lì a seguire le istruzioni, visto che è tutto molto intuitivo.

 

Contro

Design: A noi non è piaciuto neanche un po’, visto che è molto spartano e che di certo non può fungere da complemento d’arredo.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Come scegliere un buon portabottiglie

 

Quali offerte sono disponibili sul mercato e qual è la migliore marca? È ciò che ci siamo chiesti al momento di preparare la nostra guida sui migliori portabottiglie del 2024. È servita una attenta comparazione per mettere insieme una selezione degna di nota che comprendesse il migliore portabottiglie, il lavoro è stato tanto ma alla fine il risultato ha ripagato i nostri sforzi. 

Sappiamo però che i nostri pareri non sono infallibili, ecco perché vogliamo che il lettore sia nelle condizioni di decidere in totale autonomia su quale portabottiglie comprare. Come? Condividendo con lui le nostre conoscenze e le informazioni in nostro possesso. In sostanza, più che dirvi cosa comprare il nostro intento è spiegarvi come scegliere un buon portabottiglie.

Conservare le caratteristiche del vino

È bene subito mettere in chiaro un punto che oltretutto un intenditore di vino sa meglio di noi: il vino va conservato nel modo corretto per non alterarne le caratteristiche. Il luogo ideale per evitare che questo problema di verifichi è la cantina dove sono presenti le condizioni ideali per la conservazione del vino a cominciare dalla temperatura, la luce, l’umidità ecc. 

Le cantine, però non sono così diffuse in città così come in periferia. Un buon ripiego può essere la cantinetta frigo che è progettata per riprodurre le condizioni di una cantina. Chiaramente una cantinetta del genere costa più di un portabottiglie. Ma il portabottiglie torna di grande utilità proprio a chi una cantina ce l’ha, chiaramente sarà di dimensioni maggiori rispetto a quello che si tiene in soggiorno o cucina.

 

Le dimissioni

Dopo aver valutato se non fosse il caso di prendere una cantinetta frigo invece di un portabottiglie, avete deciso che il portabottiglie la soluzione migliore per voi. Perfetto! C’è da capire quanto deve essere grande. Sicuramente sufficiente alle bottiglie che possedete ma anche di misure adeguate allo spazio di cui disponete. 

È chiaro che se bevete vino quotidianamente vi serve un portabottiglie con almeno venti slot mentre se pensate più che altro a un portabottiglie come un oggetto d’arredo con poche bottiglie da stappare in occasioni speciali, può anche bastare un modello da sei, magari di quelli che si lasciano in esposizione su una mensola.

 

Materiali

La scelta dei materiali non è secondaria, una soluzione elegante è sicuramente il legno ma anche in questo caso bisogna tener conto della qualità. Le alternative al legno possono essere l’alluminio oppure una poco elegante plastica ma è comunque una soluzione valida per chi cerca qualcosa di più economico.

Il sistema modulare

Una soluzione che unisce praticità, eleganza e versatilità sono i portabottiglie modulari con i quali, volendo, si può arredare un’intera parete. Ciascun elemento si impila alla perfezione secondo la composizione che si preferisce. Il risultato estetico è garantito e una cosa del genere, potete starne certi, farà provare invidia ai vostri ospiti. Il sistema modulare è adatto a chi dispone di una considerevole collezione di vini e ha un costo non indifferente.

 

 

 

Come costruire un portabottiglie in legno

 

Quando in casa si tengono tante bottiglie di vino è scelta saggia disporre di un portabottiglie, tuttavia anche quando le bottiglie sono meno di una decina un oggetto del genere torna comodo. In commercio se ne trovano a bizzeffe di questi articoli, alcuni economici , altri più costosi, alcuni con un bel design e altri, invece inguardabili. Ma che dite di costruire un portabottiglie con le vostre mani? Vi spieghiamo come fare.

Materiale

Come prima cosa vediamo quali materiali servono: due tavole di abete 600 x 200 x 14 mm, colla vinilica, carta abrasiva, una matita, spine di giunzione, una punta per trapano da 6 mm adatta a forare il legno, una punta forstner da 25 mm, una fresa a tazza, una sega circolare e un seghetto alternativo, una squadra angolare, un metro e dei marcatori.

 

Il procedimento

Come prima cosa prendete le due tavole e ricavate quattro pezzi da 300 mm. Due di questi pezzi servono per la realizzazione dei fianchi e i restanti due andranno sistemati orizzontalmente. Due di questi pannelli vanno tagliati ulteriormente in modo che uno abbia la larghezza di 140 mm e l’altro di 100 mm. Il pezzo da 140 mm funge da supporto inferiore mentre il più piccolo è il pezzo superiore. Con una matita tracciare una linea longitudinale così da dividere immaginariamente il pezzo in due parti uguali, quindi marcate il centro. Da entrambi i lati segnate una distanza di 80 mm e fate anche un segno al centro, ovvero a 150 mm. 

Con una fresa a tazza eseguite tre fori dove avete marcato i segni in precedenza. A questo punto, con la sega circolare, tagliate il pezzo a metà per ottenere i sostegni delle bottiglie. Ora prendete i pezzi lasciati in sospeso per la realizzazione dei fianchi e riportate, tracciando con la matita, la misura dei sostegni. 

Sulla parte più corta del pezzo riportate la misura della larghezza del pannello superiore segnando due punti, quindi collegate con una linea le estremità segnate in precedenza aiutandovi con la squadra. Ripetete l’identica operazione per l’altro fianco. Segate lungo le linee tracciate. I tagli fatti saranno grossolani quindi è bene levigarli con la carta abrasiva. 

Aiutandovi con una apposita guida che può essere comprata dal ferramenta realizzate dei fori laterali nei pannelli inferiori e superiori, quindi inserite al loro interno dei marcatori così da riportare i fori anche nei fianchi dopodiché segnate con un numero le parti che andranno ad unirsi. Nella parte superiore del portabottiglie andiamo a realizzare gli alloggiamenti per i calici. 

Tracciate una linea divisoria centrale, marcate il centro e altri due punti distanti 60 mm dai bordi. Eseguite tre fori con la punta forstner. Partendo dalle estremità di ciascun foro tracciate delle linee (2 per foro) così da ottenere lo spazio per inserire il calice. Con il seghetto alternato eseguite dei tagli lungo le linee tracciate. Levigate i tagli. Mettete un po’ di colla vinilica nei fori laterali e inserite le spine di giunzione. Unite i pezzi e bloccateli con dei morsetti, attendete che la colla asciughi. Se lo desiderate potete dare una mano di vernice. Avete così ottenuto un simpatico e pratico portabottiglie da tavolo o da tenere esposto su un mobile o mensola

 

 

 

Domande frequenti

 

Quali aspetti devo valutare per scegliere il portabottiglie?

Chiaramente ognuno ha le sue esigenze ad ogni modo ci sono aspetti importanti sempre. La stabilità è uno di questi, nello scegliere il portabottiglie bisogna essere certi che questo sia ben stabile, che non rischi di cadere e rompere tutte le bottiglie. Altro aspetto fondamentale è la solidità, se il portabottiglie cede sotto il peso di ciò che sorregge anche in questo caso si verificherà un disastro. Gli alloggi devono essere adeguati alle dimensioni delle bottiglie che si è soliti comprare.

Voglio cominciare a fare scorte di bottiglie di vino ma temo in casa mia non ci siano le caratteristiche ambientali necessarie a preservare le caratteristiche, come posso fare?

Questo è un problema comune a molti, il vino andrebbe conservato in cantina ma per ovvie ragioni non tutti ne hanno una. Una buona soluzione per evitare l’alterazione delle caratteristiche del vino è comprare una cantinetta frigo, questa è in grado di riprodurre le condizioni ambientali ideali per il vino, in termini di temperatura e protezione dai raggi solari.

Quanto costa un portabottiglie?

Ci sono diversi fattori a determinare il prezzo come la qualità dei materiali, la marca, se si tratta o meno di un oggetto di design, le dimensioni. Ad ogni modo si va dalle poche decine di euro fino a diverse centinaia e addirittura migliaia in alcuni casi.

 

Non sono portato per il fai da te, è difficile montare un portabottiglie?

Assemblare un portabottiglie, nella maggior parte dei casi, non è una cosa complicata e ci può riuscire anche chi non è bravo con i lavori manuali. La maggior parte dei modelli, infatti, dispone di incastri già preformati, il che semplifica l’operazione. Attenzione però perché i modelli più economici possono costringere a qualche passaggio in più a causa di materiali non sempre di primissima qualità. 

 

Ho comprato un nuovo portabottiglie ma non mi sembra molto stabile, cosa posso fare?

Come prima cosa cercate di distribuire il peso uniformemente, se c’è modo di fissarlo alla parete con dei ganci, è preferibile. Un pavimento non perfettamente dritto potrebbe causare l’instabilità, provate a mettere una zeppa di legno. Se in casa ci sono bambini e il portabottiglie è instabile, meglio rinunciarci. 

 

 

 

Categories
Liquori

Villa Massa – Recensione

 

Principale vantaggio

I limoni utilizzati dall’azienda sono quelli di Sorrento IGP, i classici ovali che sono entrati nell’immaginario come le materie prime perfette per la realizzazione di questo liquore. Un fattore estremamente importante per chi ricerca un sapore intenso.

 

Principale svantaggio

L’unico elemento che potrebbe frenare i consumatori è dato dal prezzo, superiore alla media poiché bisogna prendere in considerazione l’elevato approccio artigianale della compagnia. Non adatto a chi vuole spendere poco.

 

Verdetto 9.8/10

Se da un lato si tratta di un acquisto impegnativo, dall’altro difficilmente riuscirete a trovare un limoncello tradizionale in grado di stimolare il palato come quello proposto da Villa Massa. Si rivela la scelta migliore anche per chi vuole fare un regalo gradito a un appassionato.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Una lunga tradizione

Villa Massa è un’azienda con una storia centenaria alle spalle, situata a Piano di Sorrento in Campania, realizza limoncello fino dal 1890, rispettando la tradizionale artigianalità che contraddistingue questa bevanda.

Per la produzione vengono utilizzati solo limoni ovali di Sorrento IGP, acronimo che sta per Indicazione Geografica Protetta, un marchio attribuito dall’Unione Europea a prodotti alimentari la cui qualità è direttamente riconducibile alla zona in cui sono realizzati. 

Raccolti a mano, sono lavati e sbucciati poiché dell’agrume si sfrutta principalmente la buccia, che viene messa in infusione con alcol puro per tre giorni, rilasciando tutte le note aromatiche che diverranno parte integrante dell’esperienza di degustazione. Questa preparazione è poi filtrata più volte per essere poi infine miscelata con zucchero e acqua, una ricetta tramandata all’interno della famiglia,

Qualità a tutto tondo

Non è solo il gusto ricco e piacevole dei limoni di Sorrento a rendere questo limoncello uno dei migliori in vendita sul mercato, ma anche il packaging è degno di nota. La bottiglia è infatti curata, con superfici a rilievo che la rendono piacevole al tatto. 

La chiusura con soffio di azoto ne permette anche la conservazione nel tempo, e non sarete obbligati a consumarla in breve tempo a patto che sia riposta in un luogo fresco e asciutto. Se state cercando un regalo da fare a un amico appassionato di liquori, questo limoncello potrebbe rivelarsi una piacevola sorpresa in grado di stupire anche il palato più smaliziato.

 

I mix della casa

Come ogni produttore, anche Villa Massa offre qualche consiglio su come bere al meglio il proprio limoncello e oltre al classico bicchierino ghiacciato di limoncello, esistono dei cocktail interessanti come il Villamosa, adatto per brunch e aperitivi, è suddiviso in due parti di prosecco e una parte di limoncello Villa Massa, leggermente mescolati e non shakerati insieme. Al sapore deciso dei limoni si aggiungono così le bollicine e la frizzantezza del vino per un mix indimenticabile.

Il drink più dissetante per le torride estati è invece il Villa Massa & Tonica, che prevede una parte di limoncello e tre parti di acqua tonica, semplice e veloce, a cui potete aggiungere qualche foglia di basilico per decorazione e per aumentare le note profumate.

 

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

 

Categories
Liquori

Stock Limoncè – Recensione

 

Principale vantaggio

Il prezzo è molto contenuto e tutti gli utenti che vogliono assaggiare un limoncello senza troppe pretese, spendendo quanto meno possibile, possono puntare sull’offerta di Limoncè, adatta per un consumo saltuario o per la preparazione di dolci.

 

Principale svantaggio

Non essendo un prodotto artigianale che sfrutta solo una tipologia di limoni coltivata in un luogo specifico, potrebbe disattendere le aspettative degli amanti di questa bevanda. Insomma, se siete esperti di limoncello esistono offerte più interessanti sul mercato.

 

Verdetto 9.2/10

La proposta ha un rapporto qualità/prezzo soddisfacente e rappresenta comunque una scelta interessante se non avete esigenze particolari. È sconsigliato, però, sfruttare questo prodotto come idea regalo, non solo per la qualità globale ma anche perché non dispone di una confezione adeguata.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Liquore di limoni

Il limoncello, talvolta identificato anche con il nome “limoncino”, sebbene più raramente, è un prodotto tipico italiano, realizzato a partire dalle scorze di limone per dare vita a una bevanda fresca da consumare in qualsiasi momento dell’anno. Le zone che si contendono la paternità di questo prodotto sono numerose ma gli si riconosce sicuramente una provenienza dalle regioni dell’Italia del Sud, soprattutto luoghi come la costiera sorrentina e quella amalfitana.

Non vuol dire, però, che sebbene sia realizzato storicamente in quelle zone non possa essere prodotto con successo anche in altri luoghi, sfruttando tipologie di limoni differenti. Uno dei produttori relativamente nuovi, attivo sul mercato fin dal 1997, è Limoncè, che realizza diverse proposte, tutte legate a questo agrume apprezzato in tutto il mondo. 

La bottiglia classica che qui prendiamo in esame è realizzata con limoni provenienti da tutta la penisola: da quelli coltivati nei pressi del lago di Garda fino a quelli siciliani della tipologia Femminello.

Cocktail

Il modo migliore per bere il limoncello è sicuramente liscio, subito dopo aver rimosso la bottiglia dal congelatore va infatti versato e servito ai propri ospiti per far sì che la dolce cremosità resti intatta e garantisca una degustazione ottimale. Tuttavia, il Limoncè, per le sue caratteristiche è ideale anche come bagna per dolci o per la miscelazione in cocktail. 

Tra i più popolari abbiamo il Lemon Drop, che prevede l’aggiunta di 30 ml di vodka, 30 ml di Limoncè, 30 ml di succo di limone e 15 ml di Triple Sec, il tutto versato in uno shaker con del ghiaccio e agitato energicamente. Il momento in cui capirete che la miscela è pronta è quando sulla parte esterna dello strumento inizierà a formarsi la condensa. A quel punto potrete versare il tutto in un bicchiere da cocktail, decorando con una scorza o una fettina di limone e servendolo ai vostri ospiti.

Le tipologie di cocktail realizzabili sono numerose e non dovrete nemmeno preoccuparvi di sprecare una bottiglia preziosa effettuando delle realizzazioni originali poiché il costo di una confezione di Limoncè è significativamente più basso rispetto a quelle artigianali, un fattore da prendere in considerazione se siete consumatori abituali di limoncello.

 

Clicca qui per vedere il prezzo