I migliori vini bianchi piemontesi

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

 

 

Le nostre selezioni dei migliori vini piemontesi

 

La regione Piemonte è famosa soprattutto per i vini rossi, ma offre anche una selezione di vini bianchi di tutto rispetto e per tutti le occasioni; nel nostro articolo abbiamo selezionato dieci bottiglie delle migliori varietà, tutte rigorosamente provenienti da vitigni DOC e DOCG. Le più apprezzate, però, rimangono l’Arneis e il Moscato d’Asti.

 

1. Beni di Batasiolo Roero Arneis DOCG 2024 750 ml

 

Il Piemonte è una terra di vini rossi, quindi potrebbe sembrare strano che la nostra selezione cominci con un vino bianco.

Il vitigno da cui si produce l’Arneis è originario della zona di Roero, nel Cuneese, infatti il suo nome non è altro che la locuzione dialettale della parola “arnese”, che veniva usata appunto per sottolineare il carattere da poco rispetto ai più pregiati vitigni di Nebbiolo.

Nel corso degli anni però, questo vino da poco è diventato uno dei bianchi da tavola più apprezzati e ha un valore paragonabile a quello del Nebbiolo.

Il Roero Arneis dell’azienda vinicola Beni di Batasiolo è ricavato da vitigni DOCG ed è caratterizzato dal tipico aroma fresco, con note fruttate e floreali, e da un gusto intenso fermo e secco, con il sentore minerale tipico dei terreni calcarei sui quali prospera questo vitigno. Le sue caratteristiche lo rendono ideale per i pasti quotidiani.

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2. Vignaioli di Santo Stefano Moscato d’Asti DOCG 2024 0,75 L 

 

Il Moscato d’Asti è distillato da un vitigno estremamente antico, il Moscato bianco, il quale produce un vino dal colore giallo paglierino più o meno intenso, a seconda dell’annata, e dal sapore caratteristico dolce e aromatico, a volte vivace.

L’azienda vinicola Vignaioli di Santo Stefano è specializzata esclusivamente nella produzione di vino bianco piemontese pregiato rigorosamente DOCG, l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti; quest’ultimo è ottenuto da un vitigno coltivato in terreni costituiti prevalentemente da marna biancastra, argilla, sabbia e limo, a un’altitudine compresa tra i 300 e 400 metri sul livello del mare.

Dopo il processo di vinificazione e filtrazione, il Moscato d’Asti dei Vignaioli di Santo Stefano assume un colore giallo paglierino estremamente limpido e un perlage finissimo. L’aroma è decisamente intenso e persistente, con note fruttate, mentre il sapore dolce e aromatico; in sostanza è il vino piemontese da dessert per eccellenza.

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3. Silva Vini Erbaluce di Caluso Dry Ice DOCG 2019 75cl

 

L’Erbaluce di Caluso è un altro vitigno a bacca bianca DOCG la cui coltivazione e vinificazione è consentita soltanto nel territorio delle province di Torino, Vercelli e Biella, e per la precisione sulle colline intorno al comune di Caluso.

Il “Dry Ice” di Silva Vini deve il suo nome all’aroma balsamico e agrumato, nonché al sapore consistente e persistente, con un retrogusto che ricorda gli oli essenziali della buccia degli agrumi. Il colore giallo paglierino ha le classiche sfumature luminose che caratterizzano il vitigno Erbaluce, alle quali si deve anche l’origine del suo nome latino Alba Lux.

È il classico vino bianco piemontese per pesce, soprattutto di lago, ma si può abbinare felicemente anche ai crostacei e ai molluschi freschi, agli antipasti, ai minestroni, alle verdure in generale, ai primi piatti e al riso. Essendo leggermente frizzante, inoltre, si assapora meglio se viene servito a una temperatura di 10/12° C.

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4. Cascina La Doria San Cristoforo Gavi DOCG pacco da 6×750 ml

 

Il Gavi è un vino bianco piemontese frizzante DOCG prodotto soltanto in undici comuni della provincia di Alessandria utilizzando esclusivamente il vitigno Cortese.

L’azienda vinicola Cascina La Doria è situata a San Cristoforo, uno degli undici comuni situati nel territorio dove si coltiva il vitigno Cortese, e produce un Gavi dal caratteristico colore giallo paglierino brillante. Questo vino si riconosce subito per il suo aroma fruttato ricco di sentori agrumati, con spiccate note di pere williams, e per il sapore morbido, fresco e asciutto, con una mineralità perfettamente equilibrata alla sapidità.

La leggera effervescenza del Gavi La Doria lo rende un vino eccellente da bere come aperitivo. A tavola, invece, è perfetto soprattutto per accompagnare i piatti a base di pesce, le insalate e le verdure, inclusi i minestroni, ma può essere abbinato anche alla carne cruda, ai risotti e ai menù estivi.

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5. La Colombera Timorasso Derthona DOC dei Colli Tortonesi 2015 75cl

 

Il Timorasso è un vitigno DOC a bacca bianca coltivato soprattutto sui Colli Tortonesi; da questo vitigno, della cui coltivazione si ha testimonianza già nel XIV secolo, si ricava l’omonimo vino bianco. A differenza degli altri vini bianchi piemontesi, il Timorasso è un vino strutturato e corposo che si presta anche al lungo invecchiamento.

Il Derthona, prodotto dall’azienda vinicola La Colombera, è giustappunto un Timorasso longevo, spesso invecchiato anche più di 10 anni, caratterizzato da un intenso colore giallo dorato e da un sapore serio dove gli aromi dolci e fruttati, tipici dei bianchi più giovani, sono sfumati dopo i primi tre o quattro anni di invecchiamento per lasciare il posto ai sentori più marcati di minerali e idrocarburi.

Per questa ragione è ottimo per accompagnare piatti dal gusto deciso, come i primi a base di tartufo, i formaggi freschi, le carni bianche, i salumi stagionati e il pesce affumicato.

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6. Toso Langhe DOC Arneis Piemonte 6 bottiglie da 750ml

 

Il Langhe DOC Arneis, prodotto dall’azienda vinicola Toso, è ricavato da vitigni coltivati esclusivamente nel territorio della provincia di Cuneo, come del resto impone la denominazione Langhe DOC.

Si tratta di un vino bianco semplice ma elegante, con una gradazione alcolica del 13% e un sapore secco e asciutto ma al tempo stesso intenso, che si adatta alla perfezione per accompagnare l’intero pasto, dall’aperitivo alla frutta. Il suo profumo è particolarmente delicato, ma se viene servito a una temperatura tra i 6° e gli 8° Celsius sprigiona un piacevole bouquet dalle note fruttate.

I suoi accostamenti ideali sono soprattutto le pietanze a base di carni bianche, soprattutto pollo e coniglio, e di pesce. Trattandosi di un classico vino bianco da tavola tradizionale, L’azienda Toso lo propone in confezioni da sei bottiglie da 0,75 litri a un costo decisamente vantaggioso, soprattutto considerando che si tratta di un vino DOC.

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7. Scagliola Sansi Moscato d’Asti DOCG “Volo di Farfalle” 0,75 L

 

Il Moscato d’Asti DOCG prodotto dall’azienda vinicola Scagliola Sansi è ottenuto da grappoli di Moscato bianco selezionati e raccolti manualmente a cominciare dai primi di settembre.

La fermentazione a temperatura controllata, con l’aggiunta di lieviti selezionati, conferisce a questo vino la sua caratteristica effervescenza, mentre il contenuto alcolico non supera il 5,5% perché viene imbottigliato quando è ancora giovane. Il colore è giallo paglierino e l’aroma ha marcate note di salvia, rosmarino e fiori di montagna, inoltre è persistente e lascia un finale di frutti maturi. Per quanto riguarda il sapore, invece, il Moscato d’Asti “Volo di Farfalle” risulta mediamente dolce ma non stucchevole, e la sua effervescenza non è aggressiva al palato.

Per gustarlo al meglio va servito a una temperatura compresa tra 4° e 6° Celsius; è ottimo per accompagnare frutta e dolci, anche paste secche, brevi spuntini e formaggi teneri, oppure con piatti esotici leggermente speziati.

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8. Villa Sparina Gavi del Comune di Gavi DOCG 2019 0,75 L

 

Pur producendo anche due eccellenti Barbera, un rosé e un bianco del Monferrato e uno spumante Brut, l’identità storica dell’azienda vinicola Villa Sparina è da sempre legata al Gavi DOCG ricavato dalle uve del vitigno Cortese.

Il Gavi del Comune di Gavi DOCG si riconosce a colpo d’occhio dalla bottiglia, unica nel suo genere e fatta disegnare apposta per Villa Sparina; le sue forme arrotondate e il colore ambrato, infatti, non fanno che esaltare ulteriormente il colore giallo dai riflessi dorati del vino che essa contiene. La caratteristica principale del Gavi di Villa Sparina è quella di possedere un aroma di fiori bianchi che sovrasta le note agrumate classiche delle uve Cortese.

Il sapore è intenso e complesso, ma allo stesso tempo morbido e con delle marcate note aromatiche e minerali; tra i diversi Gavi prodotti nel territorio della provincia di Alessandria, il Villa Sparina è uno dei più equilibrati.

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9. Beni di Batasiolo Langhe DOC Sunsì 2020 750ml

 

Ed ecco un altro apprezzato prodotto dell’azienda vinicola Batasiolo, il Langhe DOC Sunsì prodotto con un misto di uve dei vitigni Chardonnay e Sauvignon Blanc, i cui grappoli sono selezionati e raccolti manualmente verso la metà di settembre.

Il Sunsì è un vino bianco di colore giallo paglierino, dall’aspetto brillante e luminoso nella sua limpidezza; il profumo è intenso e persistente, caratterizzato soprattutto da note di miele e frutta esotica, mentre al palato è secco e fresco, con un sapore ben strutturato che lascia un retrogusto leggermente erbaceo.

Anche il Sunsì è il classico vino bianco da consumare durante gli aperitivi e gli antipasti, e da abbinare ai menù estivi; è consigliato soprattutto sui primi piatti a base di pasta, sul pesce d’acqua dolce, sui crostacei e pesci di mare cucinati alla brace e sulle carni bianche. Ovviamente va servito a una temperatura compresa tra 6° e 8° Celsius.

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10. La Masera Erbaluce di Caluso DOCG “Macaria” 2017 6 bottiglie

 

Concludiamo con un altro vino bianco ricavato dal vitigno Erbaluce di Caluso DOCG: il Macaria prodotto dall’azienda vinicola La Masera di Settimo Rottaro, in provincia di Torino.

Il Macaria è ricavato al 100% da Erbaluce autoctono affinato in legno per una durata minima di almeno 10 mesi; ha un colore giallo paglierino brillante ma con dei lievi riflessi verdolini, un profumo ampio dal bouquet fruttato dove si mescolano aromi floreali, note di mela renetta, sambuco e acacia. Al palato presenta un’acidità vivace e un gusto secco e fresco, il sapore è contraddistinto da note di mandorla e vaniglia mescolate con sentori terziari e persiste rimanendo fresco e armonico.

L’Erbaluce di Caluso Macaria è consigliato soprattutto con il pesce d’acqua dolce preparato in qualsiasi modo: alla brace, fritto, in zuppe oppure crudo, inoltre si abbina bene anche alle lumache, alle rane e ai cibi orientali, come il sushi e la tempura.

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Origine e uso

 

Storia

Le prime testimonianze relative alla coltivazione di vitigni a bacca bianca nel Piemonte risalgono al IV secolo avanti Cristo, e uno dei ceppi più antichi è quello che i romani chiamavano Alba Lux, oggi noto come Erbaluce di Caluso. A parte l’Erbaluce, inoltre, un altro vitigno autoctono coltivato fin dall’antichità è il Timorasso dei Colli Tortonesi.

La regione Piemonte, però, è famosa anche per il Moscato bianco, da cui si ricava il Moscato d’Asti, per il Cortese di Gavi, per il Roero Arneis e per diversi vitigni internazionali come il Sauvignon Blanc e lo Chardonnay.

Anche se la tradizione vinicola Piemontese è stata dominata per secoli dai vini rossi, in particolare dal Barbera, dal Barolo e dal Nebbiolo, negli ultimi anni c’è stata una forte rivalutazione dei vini bianchi.

A godere di questo rilancio sono stati soprattutto i vini ricavati dal Roero Arneis e dai vitigni delle Langhe, che in origine erano ritenuti vini da poco in quanto meno “nobili”, ma che oggi sono stati ampiamente rivalutati e che hanno ottenuto riconoscimento a livello internazionale.

Non hanno mai perso di prestigio, invece, vini bianchi come il Cortese di Gavi, il Timorasso, l’Erbaluce di Caluso e il Moscato d’Asti, quest’ultimo apprezzato soprattutto come vino da dessert.

La maggior parte dei vini bianchi piemontesi, inoltre, è prodotta in tre diverse tipologie: il vino fermo, o tranquillo, che si distingue per la mancanza di bollicine, il vino frizzante, che invece ha una leggera effervescenza e un perlage appena accennato, e lo spumante, che ha una gradazione alcolica più alta e una maggiore effervescenza, con un perlage persistente e molto più evidente.

Mix

Tra i diversi vini bianchi del Piemonte, quello che più si presta alla creazione di cocktail è il Gavi, ricavato dal vitigno Cortese. Più in generale, però, qualsiasi altro vino bianco fermo si presta bene al mix; oltre al Gavi, quindi, meritano di essere presi in considerazione anche l’Arneis e il Timorasso a lungo invecchiamento.

Il carattere specifico dei bianchi piemontesi si presta bene al mix con elementi che ne possano esaltare ulteriormente gli aromi fruttati e i sentori speziati; quindi è d’obbligo adoperare succhi di lime o frutta, meglio se esotica, rabarbaro, zenzero, tartufo bianco di alba e liquori come il gin e il rum bianco.

Il vino bianco piemontese è ottimo anche per la preparazione della Sangria bianca e dello Spritz.

 

Conservazione

Le bottiglie di vino vanno conservate rigorosamente in un ambiente buio con una percentuale di umidità compresa tra 60 e 80% e dalla temperatura relativamente costante. In mancanza di un locale cantina è possibile conservare le bottiglie nelle cantinette frigo oppure in appositi armadi climatizzati; la temperatura ideale di conservazione deve essere mantenuta in un intervallo compreso tra 10° e 12° per il vino bianco e tra i 13° e i 15° per quello rosso. Le bottiglie devono essere stoccate in posizione orizzontale, oppure sollevate con un’inclinazione non superiore ai 5°.

 

Valore nutrizionale

In linea di massima 100 grammi di vino bianco da tavola contengono i seguenti nutrienti: 82 kcal, 86,86 grammi di acqua, 0,07 grammi di proteine, 0 grammi di grassi, 0,2 grammi di ceneri, 0 grammi di fibre e 2,6 grammi di carboidrati (0,96 dei quali composti da zuccheri). Sono inoltre presenti minerali, soprattutto magnesio, fosforo, potassio, fluoro, sodio e calcio, piccole quantità di selenio, manganese, rame, zinco e ferro, e vitamine del gruppo B1, B2, B3, B5, B6, folati, colina e vitamina K.

Bere responsabilmente

Anche se la gradazione alcolica dei vini bianchi piemontesi oscilla soltanto dal 5% al 14% circa, si impone comunque un uso responsabile della bevanda.

É consigliabile bere moderatamente e solo durante i pasti, evitare del tutto di bere quando bisogna mettersi alla guida e non offrire alcol ai minori di 18 anni.

 

 

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