Kit birra – Opinioni, analisi e guida all’acquisto
La birra è una delle bevande alcoliche più bevute al mondo (esistono anche quelle analcoliche, almeno così ci hanno detto…) e in alcuni paesi è una sorta di bevanda identitaria, pensiamo all’Inghilterra oppure alla Germania dove a Monaco di Baviera, per esempio, si svolge l’Oktoberfest, con la birra assoluta protagonista per 16 giorni; l’evento richiama mediamente 6 milioni di visitatori l’anno che consumano 7,5 milioni di boccali di birra. Ad ogni modo, come detto in precedenza, il consumo di questa bevanda è molto diffuso, c’è chi la birra la compra al supermercato, chi preferisce sorseggiarla al pub in compagnia o perché no, anche da solo, e chi predilige sapere cosa beve o, in altre parole, farsela da solo. Se l’idea di produrre la vostra personalissima birra vi stuzzica, allora vi serve un kit. Non sapete quale? Non preoccupatevi perché qualche suggerimento per voi ce lo abbiamo, anzi, ve ne diamo immediatamente due: il Kit fermentazione birra Lusso Coopers è ricco di accessori e spiegazioni molto chiare ma date anche un’occhiata al Klarstein Maischfest Kit Birra Artigianale, un paiolo di fermentazione universale che può eventualmente essere usato anche per il vino.
Tabella comparativa
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Corredato da tanti accessori per una immediata produzione della birra, non mancano istruzioni chiare e dettagliate che impediscono di commettere errori.
Il più grosso difetto del kit è la tappatrice. Il problema è la sua scarsa qualità, secondo noi serve a poco, meglio cambiarla.
Per chi è alla sua prima esperienza il kit Coopers è un buon punto di partenza per cominciare la produzione di birre ma vi servirà una tappatrice migliore.
La seconda opzione
Il paiolo di fermentazione è universale, tanto è vero che oltre a essere impiegato per la birra di qualsiasi tipo, va bene anche per il vino.
La presenza di istruzioni, anche striminzite, avrebbe fatto comodo. L’utente è privo vi qualsiasi informazione, anche su come lavare il paiolo.
Il prodotto è di buona fattura anche se non adatto a un uso professionale. Non costa poco ma al tempo stesso crediamo non deluderà chi deciderà di acquistarlo.
Da considerare
In appena sette giorni potete già bere la prima birra prodotta con le vostre mani, secondo noi questo è un record.
Purtroppo il kit è monouso quindi non c’è modo di utilizzarlo di nuovo, inoltre a non tutti è piaciuto il gusto della birra ottenuta.
Ideale per chi odia le lunghe attese e non sta nella pelle di provare la birra prodotta in casa. Certo, trattandosi di un kit monouso forse è un po’ caro.
I 7 migliori kit birra – Classifica 2024
Abbiamo stilato una classifica dei kit venduti online. Oltre al loro ordine d’importanza non trascurate la recensione poiché è lì che si trovano le notizie importanti e fondamentali per un acquisto soddisfacente. Le nostre recensioni sono accompagnate da un link che vi suggeriscono dove acquistare a prezzi bassi i kit. Non dimenticate mai di confrontare i prezzi, è fondamentale per risparmiare un po’ di soldi. Non vi rubiamo altro tempo, il vostro nuovo kit vi aspetta.
1. Kit fermentazione birra Lusso Coopers con un malto lager e la tappatrice
Chi vuol fare la sua primissima esperienza con le birre fatte in casa può prendere in considerazione il kit di fermentazione Coopers che secondo noi è adatto per i principianti. Certo, qualcosa da migliorare c’è sicuramente ma ne parliamo più avanti. Il kit è completo e ricco in fatto di accessori: ce ne sono ben dodici. Con la dotazione si possono fare 23 litri di birra.
All’interno trovate una confezione di malto lager da 1,7 kg. Il risultato che si ottiene è una birra bionda corposa, dobbiamo comunque dire che non bisogna avere eccessive aspettative nel prodotto finale nel senso che non otterrete qualcosa di paragonabile alle migliori birre in circolazione e neanche vi ci avvicinerete ma chiaramente con i mezzi a disposizione non si può pretendere di più.
Non mancano le istruzioni, chiare ed esaustive. Tra gli accessori in dotazione quello più criticato è sicuramente la tappatrice, è di scarsa qualità per non dire inservibile. Se quella di fare la birra in casa è per voi più di uno sfizio temporaneo, allora vi conviene comprare fin da subito una migliore tappatrice. Attenzione ai contenitori di plastica perché sono fragili.
Pro
Accessori: Il kit è ricco e non manca praticamente nulla per cominciare immediatamente la produzione della birra.
Istruzioni: All’interno della confezione trovate spiegazioni chiare e complete che vi consentono di avviare la produzione senza errori.
Contro
Tappatrice: La vera grossa delusione del kit è la tappatrice: di pessima qualità fareste bene a sostituirla fin da subito con una migliore.
Contenitori: È necessario migliorare la qualità dei contenitori, sono troppo fragili tant’è vero che ci sono clienti che li hanno ricevuti lesionati oppure sono comparse crepe poco dopo.
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2. Klarstein Maischfest Kit Birra Artigianale, Fermentatore Mosto Vino Birra
Il Klarstein è un paiolo di fermentazione con capacità da 25 litri e va bene non soltanto per la birra ma anche per il vino. Ma concentriamoci sulla birra, che sia bionda, scura o rossa non ci sono problemi, questo è un fermentatore universale.
È realizzato in acciaio inox e non altera i sapori del contenuto. La pulizia è molto semplice. Ben realizzato il coperchio, la sua tenuta ermetica è perfetta con degli ottimi morsetti di fissaggio. All’interno del fermentatore è ben visibile una scala graduata sia in litri sia in galloni. Ben realizzato è anche il rubinetto che permette di travasare o svuotare il contenuto con grande semplicità. Molto comode, poi, le impugnature grazie alle quali il fermentatore può essere spostato agilmente.
Sul versante degli aspetti negativi abbiamo ben poco di cui lamentarci, non c’è nulla di rilevante tuttavia dobbiamo avvertire i lettori che costa qualcosina in più e soprattutto che mancano le istruzioni.
Pro
Universale: Il paiolo di fermentazione può essere usato per tutti i tipi di birra e non solo perché va bene anche per il vino.
Neutro: Realizzato in acciaio inox, non altera in alcun modo il sapore della bevanda contenuta al suo interno.
Chiusura: La tenuta ermetica è perfetta e questo è un dettaglio di vitale importanza ai fini della produzione di una buona birra.
Contro
Istruzioni: Pur non essendo nulla di complesso, sarebbe stata cosa sicuramente gradita trovare allegato un manuale d’uso, anche se piccolo oppure un foglietto di istruzioni magari con qualche consiglio sulla pulizia.
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3. BrewBarrel Starter Kit per birrificazione Domestica in Una Sola Settimana
Se interessati alla birra artigianale e vi stuzzica l’idea di una bevanda fai da te senza però dover attendere tempi lunghi per la fermentazione, questo kit è perfetto. A nostro avviso l’aspetto più interessante riguarda i tempi di produzione; il processo di birrificazione è sicuramente innovativo e dà la possibilità di assaporare la prima birra dopo soli sette giorni. Lo sappiamo, riusciamo a vedere l’espressione perplessa del vostro volto ma credeteci, è così.
Al tempo stesso dobbiamo dire che non tutti sono soddisfatti del sapore della birra prodotta ma si sa, i gusti sono gusti. Il fusto ha la forma di una simpatica botte da 5 litri che successivamente può essere usata come elemento decorativo, già perché dovete sapere che il kit è monouso, fatta la vostra birra non potete riutilizzarlo in alcun modo.
Da qui la considerazione che il prezzo potrebbe essere alto per soli 5 litri di birra. Da segnalare, infine, l’assenza di istruzioni in italiano ma soltanto in inglese che anche se semplici potrebbero comunque creare problemi a chi la lingua non la mastica neanche un po’.
Pro
Veloce: Avere la birra pronta per essere bevuta in sette giorni è praticamente un record, difficilmente troverete kit altrettanto rapidi.
Semplice: Anche se non avete la minima esperienza in fatto di produzione casalinga della birra, non avrete alcuna difficoltà a mettere in atto il procedimento.
Contro
Monouso: Il kit non può assolutamente essere riutilizzato, dopo aver completato la produzione della birra non vi resta che buttarlo via.
Sapore: Dobbiamo dire che in tanti si sono detti delusi dal sapore della birra ottenuta, vero è che i gusti sono una questione soggettiva ma le lamentele non sono poche.
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4. Kit per fermentazione birra artigianale ricetta IPA 5 litri
Non potevamo esimerci dal proporre ai nostri lettori uno dei kit all grain più venduti. Ciò che si ottiene alla fine del processo è una bevanda dal gusto bilanciato, leggera e schiumosa. Il luppolo presente nella confezione è di buonissima qualità come fatto notare da tanti clienti soddisfatti.
Il kit è riutilizzabile quindi potete cambiare ingredienti secondo i vostri gusti, ad ogni modo consente la produzione di 5 litri di birra per volta. Magari il rubinetto di plastica sarebbe potuto essere un po’ più solido, anche se in tutta onestà non abbiamo notizia circa una rottura dello stesso. Magari il prezzo è un po’ alto ma crediamo che l’investimento iniziale possa essere ammortizzato nel tempo essendo il kit riutilizzabile come già detto in precedenza.
Il sapore della birra ottenuta è piaciuta a gran parte degli utenti. Assolutamente da riscrivere le istruzioni poiché poco comprensibili essendo la traduzione in italiano davvero pessima, tanto è vero che in molti hanno dovuto cercare dei video tutorial.
Pro
Gusto: Agli utenti è piaciuto parecchio il risultato finale, il gusto della birra è bilanciato e molto gradevole, perfetto per chi ama quelle con gradazione alcolica leggera.
Riutilizzabile: Il kit non è di quelli usa e getta e ciò è da apprezzare sicuramente perché così si può ammortizzare l’investimento.
Contro
Istruzioni: Semplicemente imbarazzanti le istruzioni che sono scritte in un italiano pessimo e incomprensibile, la professionalità si vede anche da dettagli come questi.
Quantità: Non si può produrre molta birra, visti i tempi necessari alla produzione 5 litri sono pochi, secondo noi.
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5. Hoppy Fermentatore completo da 30 Litri in Acciaio Inox
È un fermentatore con una buona capacità, infatti contiene 30 litri di birra o vino a seconda delle preferenze. Realizzato in acciaio inox, il prodotto è resistente e non altera in alcun modo il sapore del contenuto.
Il rubinetto ha il sistema salvagoccia e anche in questo caso abbiamo l’acciaio inox come materiale. Il coperchio è a vite e assicura la chiusura ermetica necessaria. Le maniglie sono molto solide e comode per un trasporto agevole del fermentatore.
C’è da mettere in chiaro che non possiamo parlare di kit in quanto acquistate il solo fermentatore quindi gli ingredienti e gli accessori necessari alla produzione della birra vanno comprati a parte. È un po’ caro secondo noi.
Pro
Materiali: Il fermentatore è interamente realizzato in acciaio inox, è solido e la sua chiusura ermetica è perfetta.
Rubinetto: Intanto è antigoccia, poi e molto comodo da gestire, oltretutto è realizzato in acciaio inox proprio come il fermentatore.
Contro
Costo: Il prezzo ci sembra essere un po’ alto, anche se non parliamo di cifre proibitive è bene riflettere qualche attimo in più sull’acquisto.
Non è un kit: L’unica cosa che acquistate è il fermentatore, gli ingredienti per la birra e gli altri accessori si devono comprare a parte.
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6. Oktoberfest Special Edition Set per birra per fai da te
L’Oktoberfest è una sorta di paradiso per gli amanti della birra, in particolare di quella bavarese, Ebbene qui abbiamo un kit in edizione speciale dedicato proprio a questo particolare evento culturale ma infondo questo è l’aspetto meno rilevante.
Ben più interessante è il tempo necessario alla produzione della birra che è di soli sette giorni, vi sfidiamo a trovare qualcuno che batta questo record. Ma anche la fase preparatoria richiede tempi strettissimi: 10 minuti. Peccato che il kit sia monouso, questo significa che otterrete 4,8 litri di birra e poi dovrete buttare il tutto.
A queste condizioni il costo potrebbe essere ritenuto eccessivo, ma se volete sorseggiare la vostra birra nel minor tempo possibile, queste sono le condizioni sperando che il gusto vi piaccia percHè in molti se ne sono lamentati. Altra cosa di cui ci preme informarvi è che le istruzioni in allegato non sono in italiano ma solo in inglese.
Pro
Rapido: I tempi necessari all’ottenimento della birra sono impressionati, dopo solo 7 giorni potete già godervi un bel boccale.
Facile: La preparazione della birra è molto semplice, tanto è vero che si fa tutto in una decina di minuti, poi non resta che aspettare una settimana.
Contro
Non riutilizzabile: Il kit è monouso quindi terminata la birra dovrete buttarlo, per questa ragione crediamo che avrebbe potuto essere più economico.
Gusto: Cosa dire del gusto di questa birra? Sappiamo che la faccenda è soggettiva ma fatto sta che non è piaciuta a tanti.
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7. B Maker Kit birra 3 litri
Dalla Francia arriva B Maker, un kit per birra riutilizzabile nato dalla mente di due amici divenuti imprenditori. Il kit dà modo di produrre 3 litri di birra e i risultati sono interessanti, la bevanda pare piacere a tanti utenti grazie a una attenta selezione degli ingredienti.
L’utente può scegliere tra tre kit di ricarica da usare con la vasca di fermentazione che come detto è riutilizzabile. Il procedimento per la creazione della birra è spiegato in un libretto in allegato che però è disponibile solo in francese, ciò può causare qualche problema a chi non comprende la lingua transalpina.
Quanto ai materiali dobbiamo dire che in pratica è tutta plastica e il prezzo non ci sembra essere competitivo, dopotutto si possono ottenere solo tre litri di birra per volta.
Pro
Gusto: La birra che si riesce a produrre con il kit B Maker ha un buon sapore, oltretutto sono disponibili tre diverse ricariche tra cui scegliere.
Riutilizzabile: Non è un kit usa e getta quindi una volta comprato potete fare tutta la birra che vi pare e piace, anche di diverso tipo.
Contro
Prezzo: Secondo noi il costo non è assolutamente competitivo, è vero che il kit è riutilizzabile ma vi assicuriamo che le ricariche non costano poco soprattutto se si considera che si ricavano solo 3 litri di birra.
Materiali: Ci hanno deluso, tutta plastica senza dimenticare che non ci sono accessori e che le istruzioni sono disponibili soltanto in francese.
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Come scegliere il migliore kit birra
Negli ultimi anni il cosiddetto Homebrewing, ossia la produzione di birra casalinga, ha preso piede e pensare che fino alla metà degli anni ‘90 non era una pratica consentita. Ma torniamo ai giorni nostri e soprattutto alle offerte più recenti ed appetibili sul mercato, che ne sono così tante che fare una comparazione tra queste è indispensabile al fine di individuare i migliori kit birra del 2024 della migliore marca.
Leggete con attenzione la nostra guida perché abbiamo messo insieme tutte le informazioni utili a permettervi di individuare in totale autonomia il kit più adatto per voi, tuttavia se non ve la sentite di scegliere in prima persona, fate pure totale affidamento ai nostri pareri, insomma, in un modo o nell’altro avrete a casa vostra il miglior kit per birra.
Le metodiche
Per la produzione della birra possiamo distinguere tre metodiche. Tra queste la più comune è quella del kit con malti luppolati pronti all’uso. In questo caso il processo è il seguente: si diluisce il mosto nell’acqua e poi si lascia fermentare. Tale sistema è il più economico.
La difficoltà aumenta con il secondo metodo. Si impiega estratto e grani: l’estratto di malto non luppolato è aggiunto a luppolo, lievito e grani; colore e sapore dipendono da questi ultimi. Questa seconda tecnica richiede una attrezzatura più complessa del kit ma è altrettanto vero che la birra è di qualità superiore.
Infine abbiamo il terzo metodo, detto anche “metodo principe”. Qui le difficoltà aumentano ulteriormente: in quanto ci vuole una buona esperienza e l’attrezzatura adeguata, il procedimento è detto All Grain e in pratica segue le fasi della produzione impiegata dai birrifici con la differenza però che tutto è fatto in casa. In questo caso al posto dell’estratto di malto si usa il malto in grani. Il mosto è preparato attraverso l’estrazione degli zuccheri necessari alla fermentazione dai grani.
La scelta del kit
Per sapere come scegliere un buon kit per birra bisogna tenere in considerazione tre fattori che andiamo subito ad elencare. Bisogna tenere conto del metodo da seguire come spiegato nel paragrafo precedente, quindi per decidere quale kit per birra comprare dovete partire dalle metodiche e se siete inesperti il nostro consiglio è quello con i luppolati belli e pronti.
Le attrezzature dipendono dal kit scelto ma possono sempre essere migliorate e integrate con tutto il necessario per processi produttivi più complessi. Infine, aspetto tutt’altro che secondario, dovete scegliere gli ingredienti per la vostra birra.
Le bottiglie
Soprattutto chi non ha esperienza tende a sottovalutare l’importanza delle bottiglie… eh sì perché al momento giusto la birra va imbottigliata. Il problema, dunque, è scegliere le bottiglie più adatte. Ne esistono di diverse. Cominciamo dai materiali, quelle più comuni sono in vetro ma ci sono persone particolarmente esigenti che prediligono quelle in ceramica. Per quanto riguarda quelle in vetro, possono essere di colore verde, marrone, giallo e nero. Ci sono anche quelle incolori, trasparenti ma sono sconsigliate perché lasciano filtrare troppa luce e ciò modifica le caratteristiche della birra.
Le bottiglie si differenziano anche per la forma. Quelle a collo lungo sono le più diffuse e usate, hanno un corpo cilindrico e slanciato. Le bottiglie Ale ricordano almeno in parte le prime ma non hanno il corpo slanciato, sono tozze. In inghilterra le usano per la tipologia di birra da cui prendono il nome. Le bottiglie steinie hanno il collo ondulato, se siete soliti bere birre belghe sapete di cosa stiamo parlando. Infine ci sono le bottiglie spumante, panciute e con il fondo rientrante.
Giustamente la bottiglia va tappata, qui la scelta è piuttosto ristretta perché siamo tra il tappo meccanico e quello a corona. Nel primo caso non vi serve la tappatrice e vi fa guadagnare anche un po’ di tempo. Potete scegliere tra bottiglie con tappi in plastica o in ceramica. Dal punto di vista estetico il tappo meccanico ha anche una bella presenza. Per quelli a corona serve la tappatrice, e i tappi possono essere di due misure: da 26 e 29 millimetri, questi ultimi sono per le bottiglie spumante.
Le bottiglie vanno scelte anche in base alle dimensioni tenendo presente che più sono piccole più tempo si passerà a imbottigliare la birra. Diciamo che la valutazione va fatta in base ai consumi ma, se dovessimo dare un consiglio, riteniamo che la misura perfetta è quella da mezzo litro.
Domande frequenti
Come fare la birra in casa senza kit?
La tecnica per la birra fatta in casa senza kit è detta “all grain”. Si comincia con la macinatura del malto che però non deve diventare farina ma semplicemente schiacciato. Per 50 litri di birra servono dai 12 ai 15 kg di malto. La fase successiva è l’ammostamento, qui il malto si versa nella pentola di cottura insieme all’acqua quando questa è a 56° (tecnicamente la temperatura dovrebbe essere tra 50° e 52° ma tenete presente che a contatto del malto con l’acqua, la temperatura si abbassa). L’ammostamento va interrotto tra i 76° e i 78° dopo dieci minuti dal raggiungimento della temperatura. Questa fase è detta mosh out e precede la filtrazione.
Per una buona filtrazione l’acqua deve cadere lentamente sulle trebbie, È preferibile usare un pentolone a doppio fondo con rubinetto, così è sufficiente aprirlo ed è tutto più semplice. Nel momento in cui le trebbie sono appena visibili, si aggiunge l’acqua di sparge fino a quando non si ottiene la densità desiderata.
È il momento di inserire il luppolo, ce ne sono si due tipi: amaro e da aroma. A inizio bollitura di mettono i luppoli amari e verso la fine i secondi. C’è un vasto assortimento di luppoli quindi si possono realizzare birre di svariati sapori. La bollitura del mosto va dai 60 ai 90 minuti. Il mosto va raffreddato velocemente fino a una temperatura di 30 gradi, per fare ciò serve uno scambiatore di calore a piastre oppure ingegnarsi con soluzioni più economiche.
Per quanto riguarda il lievito, ci sono due tipi, a bassa fermentazione ad alta fermentazione. La fermentazione richiede due settimane di tempo. Dopo la prima bisogna travasare la birra in un altro fermentatore così da eliminare il lievito che non è più attivo.
Passata la seconda settimana di fermentazione la birra può finalmente essere imbottigliata senza però dimenticare di aggiungere lo zucchero, ne servono dai 4 agli 8 grammi per litro. La soluzione più rapida è sciogliere lo zucchero in mezzo litro di acqua e aggiungere il tutto al mosto mescolando. Adesso si che la birra può essere imbottigliata e lasciata a 20/22° di temperatura per 2 settimane e altrettanto tempo a una temperatura di 16°.
Dove comprare il kit di birra?
I kit di birra possono essere comprati presso alcune enoteche oppure online sui più noti siti di ecommerce che, solitamente, permettono anche di risparmiare qualche euro sulla spesa finale.
Come fare la birra in casa con il kit?
Portate a ebollizione dell’acqua, la cui quantità dipende dalle indicazioni che trovate nel kit. In una seconda pentola fate scaldare l’estratto di malto all’interno del suo contenitore. È importante che nel frattempo sterilizzate il fermentatore. Quando l’acqua raggiunge il punto di ebollizione si versa l’estratto di malto.
Lasciate il fuoco acceso per 10 minuti durante i quali mescolate il tutto. La fiamma deve essere moderata. Versate tutto nel fermentatore e aggiungete acqua fredda secondo la quantità indicata. Il mosto, che deve arrivare a una temperatura tra 20° e 22°, va mescolato per bene. Aggiungete il lievito che in precedenza avrete idratato, quindi chiudete il fermentatore e inserite il gorgogliatore. Attendete due settimane per poi imbottigliare la birra.
Come utilizzare il kit birra
Prepararsi da soli la birra può essere un’esperienza divertente ed appagante e non sono pochi gli appassionati di questa bevanda che si lanciano nell’impresa, anche perché grazie ai kit il compito è abbastanza semplice e veloce.
Sanificazione
Per la creazione della birra, per prima cosa sterilizzare tutto ciò che va usato per la sua produzione è fondamentale. Avere le mani pulite è un altro requisito imprescindibile. L’attrezzatura va prima sciacquata con acqua calda, poi santificata. Per la sanificazione impiegate una soluzione di potassio metabisolfito (quattro cucchiai per un litro di acqua) da versare nel fermentatore. Chiudete e agitate per bene, gettate la soluzione senza risciacquare. Sanificate anche gli accessori.
La preparazione del mosto e la reidratazione del lievito
È necessario riscaldare il mosto a bagnomaria, deve restare in acqua per 10 minuti senza essere estratto dal suo contenitore.
In un bicchiere sanificato, riempito per circa la metà di acqua tiepida mettete il lievito e un pizzico di zucchero che, attenzione, può anche essere omesso tuttavia facilita l’attivazione del lievito.
Mosto e fermentatore
A questo punto si procede a sciogliere il mosto che va messo in acqua calda. La quantità è riportata al’interno delle istruzioni presente nel vostro kit. Mescolate con un mestolo in acciaio portate a ebollizione, quindi fate raffreddare. È importante che il raffreddamento avvenga velocemente.
Una volta raffreddato il mosto è il momento di metterlo nel fermentatore insieme a dell’acqua fredda. Con un densimetro controllate la densità del mosto. Solo dopo che la temperatura all’interno del fermentatore è di 20/22° si aggiunge il lievito e si dà una bella mescolata. Chiudete e lasciate fermentare la birra per circa due settimane prima di imbottigliarla.
Per una birra più limpida
Se osservando la vostra birra non la ritenete sufficientemente limpida, una soluzione c’è ed è quella di impiegare due fermentatori. A cosa servono? Per eseguire la fermentazione in due fasi, in questo modo si eliminano i residui e la birra è visibilmente più limpida.
Beermalt
A un certo punto, nelle istruzioni accluse al vostro kit vi viene detto di aggiungere zucchero in una certa quantità. Questa è sicuramente la via più economica per consentire alla birra di raggiungere la gradazione alcolica ma lo zucchero non aggiunge nulla all’aroma. Se, invece, sostituite lo zucchero con il beermalt ottenete una birra con più corpo, dolcezza e rotondità. Quali sono le proporzioni? Allora, se dovete sostituire 1 kg di zucchero con beermalt secco, va bene la stessa quantità ma se usate quello liquido, ve ne servono 1,2 kg. Un’altra cosa da sapere è che, se volete aumentare anche la gradazione della birra, oltre al beermalt dovrete aggiungete mezzo chilo di zucchero, che può essere anche sostituito dal destrosio.
Vuoi saperne di più? Scrivici!
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