Il miglior marsala

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Conclusione

 

 

Le nostre selezioni dei migliori marsala

 

In basso potete trovare dieci tra le migliori proposte sul mercato. Abbiamo selezionato i Marsala più venduti e apprezzati dai consumatori, tra i quali troverete sicuramente la bottiglia più adatta alle vostre esigenze.

 

1. Cantine Florio Vecchiofloro Marsala Superiore

 

Colore ambrato, profumi di rabarbaro e genziana, sapore vibrante e note di fondo delicatamente amare: sono queste le eredità del lungo viaggio ventennale all’interno delle Cantine Florio di questo semisecco superiore DOC, che si conferma uno dei migliori Marsala del 2024 per la spiccata complessità aromatica, dietro la quale si nasconde una piccolo capolavoro tutto da scoprire.

Con una fase di invecchiamento in botti di rovere per 30 mesi è frutto di un lungo e accurato affinamento in botti di legno per cedere al vino le più intense e persistenti note delle uve a bacca bianca dei vitigni Grillo, coltivati sulla fascia costiera dell’entroterra della provincia di Trapani, a 120 metri di distanza dal mare.

Un’etichetta di prestigio che rispecchia tutte le caratteristiche tipiche dell’annata, regalando un sorso inedito e appassionante, in cui il tannino asciutto e persistente si accompagna a un’equilibrata dolcezza, che culmina verso un finale ricco di echi speziati e minerali.

Il prezzo decisamente vantaggioso lo rende una delle migliori offerte attualmente disponibili sul mercato, ponendosi come scelta d’elezione sia per fare un regalo originale a un estimatore di vini siciliani pregiati sia per tenerne una bottiglia in casa da gustare in compagnia.

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2. Martinez Marsala Vergine Doc

 

Se non sapete quale Marsala comprare, perché avete voglia di assaggiare un vino fortificato diverso dal solito, ma comunque rispettoso del rigido disciplinare di produzione, potete rivolgere la vostra attenzione al Marsala Vergine della storica cantina trapanese Martinez, qui proposto in un’elegante bottiglia da 75 cl.

Realizzato in onore dell’imponente sede aziendale di Villa Araba, costruita agli inizi del ‘900 dal fondatore Gaspare Martinez dopo un viaggio in Tunisia in cui rimase affascinato dalle sinuose linee dell’architettura locale, riproponendole nella tenuta di famiglia, è prodotto con le uve Grillo, Inzolla e Cataratto e invecchiato in barrique di rovere per esprimere tutta la finezza e la complessità del miglior Marsala Soleras DOC siciliano.

Secondo i pareri degli estimatori, la componente di maggior pregio del vino è lo spettro olfattivo intenso e corposo, che debutta al naso con note evolutive di spezie e liquirizia, coinvolgendo il palato con una spiccata sapidità marina che amplifica il sorso.

La denominazione “Vergine” si deve alla concia più semplice che vede solamente l’aggiunta di una piccola percentuale di alcol, mantenendone la gradazione alcolica sui canonici 18 gradi. In comparazione con le altre proposte messe a confronto nella nostra guida, è infatti un Marsala dalla decisa carica aromatica, astringente e poco dolce, restando sotto i 40 grammi di zucchero per litro.

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3. Sicilia Bedda – Marsala Garibaldi Superiore Dolce

 

Particolarmente apprezzato dal pubblico femminile, il Marsala dolce Sicilia Bedda Garibaldi Superiore è un vino deciso e dall’intenso colore ambrato, prodotto a partire da uve Grillo, Catarratto e Inzolia coltivate nell’agro marsalese e nelle campagne di Mazara del Vallo.

Vinificato a temperatura controllata, si contraddistingue per l’intrigante bouquet ossidativo dovuto al lungo processo di invecchiamento in botti di rovere e all’aggiunta di alcol neutro durante la fermentazione.

Il nome, invece, si deve – con tutta probabilità – al fatto che Garibaldi lo avesse preferito ad altre tipologie di vini liquorosi quando sbarcò a Marsala per liberare la Sicilia dai Borboni durante la lunga lotta per l’Unità d’Italia.

Proposto a un prezzo più economico rispetto ad altri Marsala della stessa categoria venduti online, si fa apprezzare per il profumo ampio e complesso, con note di agrumi canditi, spezie e anice che fanno da preludio a un sapore armonico e ben strutturato, in cui si percepiscono nitidi sentori di mela cotogna e fico secco, inframezzati da lievi accenni di miele.

Nel complesso è un vino liquoroso molto equilibrato e piacevole da bere, sia da solo sia in abbinamento a formaggi stagionati e dessert al cioccolato.

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4. Sicilia Bedda Marsala Superiore S.O.M.

 

Il marsala Superiore S.O.M., venduto da Sicilia Bedda, è prodotto dalle cantine Martinez, attori principali della vinificazione locale fin dal 1866. Questo si ottiene da uve Grillo, Inzolia e Catarratto, invecchiato poi in fusti di rovere. Durante il processo di produzione, chiamato “concia”, si aggiunge alcool e mistella, una miscela di mosto d’uva non fermentato e acquavite di vino, che contraddistinguono questa tipologia di marsala. L’affinamento avviene in acciaio per tre mesi, ottenendo una bevanda dal colore ambrato brillante, con un profumo fragrante e sapore a metà tra secco e dolce. Può essere consumato al meglio durante tutto il pasto, dall’antipasto come abbinamento con formaggi a pasta dura e stagionati o frutta secca, accompagnando perfettamente i commensali anche a fine pasto, insieme a dolci di pasticceria secca.

Il prezzo rientra ampiamente nella media e, qualora siate interessati, potete scoprire dove acquistare la bottiglia cliccando direttamente sul link in basso.

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5. Pellegrino Marsala Vergine Riserva

 

Si ritorna ancora una volta sui prodotti Pellegrino, è infatti davvero difficile non incappare in una o più eccellenza realizzate dall’azienda. In questo caso ci troviamo davanti a una bottiglia un po’ più costosa rispetto alla media, un Marsala Vergine Riserva 2000. Secco e asciutto, prodotto con uve Grillo, Catarratto e Inzolia dell’entroterra marsalese, fermenta a 20-22°C e poi viene fortificato per ottenere la gradazione ideale, intorno a 19°C. Il colore è ambrato tendente all’oro, ha un profumo speziato e al palato si confermano tali note, con qualche sentore di mandorla appena accennato. È un vino perfetto per la meditazione, accompagnato magari da dolci secchi ma, come da tradizione Pellegrino, ci sono proposte anche meno convenzionali, come formaggi stagionati o tonno affumicato. Data la sua composizione particolare, non è un marsala adatto a tutti. I neofiti che non lo hanno mai assaggiato, potrebbero preferire qualcosa di più comune prima di passare a una bottiglia di questo tipo.

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6. Florio Marsala Superiore DOC Riserva Donna Franca

 

La bottiglia più costosa della nostra classifica, il Marsala Superiore DOC di Florio, Riserva Donna Franca, è pensato per gli intenditori che sono alla ricerca di un vino elegante e complesso. Le uve utilizzate sono della tipologia Grillo e si ottiene mescolando diversi marsala invecchiati tra 15 e 30 anni, selezionati tra tutte le annate delle Cantine Florio. Successivamente c’è un ulteriore periodo di affinamento di 6 mesi in bottiglia. Pur potendo consumarlo in abbinamento con antipasti gourmet o con dolci e dessert, è consigliato berlo come vino da meditazione, per carpirne in modo perfetto tutte le note raffinate. Il profilo olfattivo rivela profumi di pesca sciroppata e datteri mentre all’assaggio è caldo, vellutato, aromatico e persistente.

Non ne consigliamo l’acquisto a tutti gli utenti, non solo per il prezzo elevato ma anche perché è un vino che può essere apprezzato al meglio solo da intenditori che hanno assaggiato molti altri marsala, potendo così notare la differenza.

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7. Confini Del Gusto – Marsala Superiore Riserva Oro 1988

 

Pensato e realizzato nel rispetto della tradizione, il Marsala Superiore Riserva Oro 1988 di Confini Del Gusto è una rara e inimitabile eccellenza dell’enologia marsalese, che si distingue per il complesso ed elegante bouquet olfattivo, articolato su note di spezie dolci ed erbe aromatiche, impreziosite dagli inconfondibili sentori di vaniglia, cannella, mandorle e legno tostato dovuti alla maturazione in botti di rovere per almeno trent’anni.

Il sapore secco, asciutto e armonico lo rende uno straordinario vino da meditazione, da gustare a una temperatura compresa tra 14 e 16°C, in abbinamento a dolci e pasticceria secca a base di mandorle, oppure a formaggi stagionati prodotti in Sicilia, sposandosi alla perfezione anche con il cioccolato fondente di Modica.

Dal momento che stiamo parlando di un Marsala di grande qualità e prestigio, la bottiglia da 50 cl viene proposta a un prezzo più elevato rispetto alla media di mercato, ma possiamo garantirvi che ne vale decisamente la pena.

Inoltre, il nuovo formato astucciato si presta molto bene sia per fare un regalo importante a un intenditore di Marsala sia per completare la propria collezione di vini, posizionandolo in bella mostra nella propria cantinetta.

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8. Cremovo Marsala all’uovo

 

Cremovo si ottiene tramite la lavorazione artigianale delle uve, invecchiato poi nelle classiche botti di rovere per ottenere tutte le proprietà organolettiche tipiche del marsala. È prodotto esclusivamente con Marsala Fine D.O.C., uova e zucchero, proprio come vuole la ricetta originale. Pur potendo essere gustato da solo, generalmente se ne preferisce l’uso in associazione con gelato, pasticceria secca o per la preparazione professionale e casalinga di dolci di vario tipo. Gli utenti che amano dilettarsi con preparazioni dolciarie, quindi, potrebbero trovare in questo prodotto proprio ciò che fa al caso loro.

Generalmente, i marsala all’uovo sono sempre più difficili da reperire poiché dopo il boom avuto nel secolo scorso, questa tipologia di prodotto ha avuto un rapido declino, finendo quasi nell’oblio. Se è quasi scomparso dagli scaffali, lo stesso non si può dire del mercato su internet, dove è molto più semplice da acquistare: vi basta infatti cliccare sul link in basso.

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9. Cantine Florio Vecchioflorio Dolce

 

Abbiamo ampiamente discusso delle Cantine Florio che non necessitano più di alcuna presentazione. Il marsala Vecchioflorio Dolce è prodotto con uve della varietà Grillo e, dopo il processo di vinificazione, la bevanda invecchia per ben 30 mesi in botti di rovere. È un vino da dessert, quindi generalmente accompagna dolci a fine pasto, tuttavia ciò non esclude la possibilità di utilizzarlo anche in associazione con prodotti più peculiari, come per esempio formaggi erborinati o stagionati, dove la sua dolcezza compensa il sapore forte del cibo. La temperatura di servizio ideale è tra 10 e 12° C.

Non è un vino che si discosta molto dalla tradizione, pertanto tutti gli utenti che vogliono un prodotto più complesso e da sorseggiare in diverse situazioni, potrebbero preferirgli altre bottiglie tra quelle che abbiamo recensito nella nostra classifica.

Il prezzo è un po’ superiore alla media, dettato però anche dalla qualità finale della bevanda, davvero ineccepibile. Ottima idea regalo per appassionati.

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10. Marsala Superiore DOC Vigna La Miccia Marco De Bartoli

 

I nostri consigli su come scegliere un buon Marsala si concludono con questo Superiore DOC di Vigna La Miccia Marco De Bartoli, che pur non rientrando tra i prodotti a prezzi bassi offerti dalla rete, merita di essere preso in considerazione per le eccezionali caratteristiche organolettiche.

Al naso affiorano decise note di datteri e miele, accompagnate da timbri di vaniglia, cannella, mandorle, caramello e frutta matura, mentre al palato si presenta denso e corposo, con una vivace componente iodata che termina in un finale sapido-speziato di grande armonia.

Il produttore consiglia di gustarlo a temperatura ambiente o leggermente freddo, in abbinamento ai piatti tipici della tradizione siciliana, come quelli a base di formaggi a media o forte stagionatura, passando anche per la selvaggina e le preparazioni con il pesce.

Inoltre, dando un’occhiata ai nostri suggerimenti di mixologia, che trovate qui di seguito, scoprirete che con questo Marsala semi-secco è anche possibile realizzare delle originali varianti di alcuni cocktail classici, con cui stupire gli ospiti in occasione di una cena o un evento importante.

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Origini e uso

 

Storia

Il marsala è un vino con una lunga storia, d’altronde un po’ come la maggior parte delle eccellenze italiane. Si tratta infatti del primo vino siciliano a ottenere l’etichetta DOC, acronimo ormai ben conosciuto che indica la Denominazione di Origine Controllata, assegnato a tutti quei prodotti che sono realizzati in uno specifico territorio a seguito di condizioni locali o lunga tradizione di produzione che lo rendono unico e inimitabile.

Il vino prende il nome dalla città di Marsala, che nel diciottesimo secolo era porto frequentato da imbarcazioni commerciali provenienti da tutta Europa. In questo contesto storico si inserisce la figura del commerciante John Woodhouse che nel 1773 ebbe modo di assaggiare il vino locale e, restandone profondamente colpito, ne acquistò un carico. In mare è molto semplice che il vino si guasti, a causa dei lunghi viaggi e delle condizioni tutt’altro che ottimali per la preservazione della bevanda, così Woodhouse aggiunse ai barili acquavite di vino affinché il sapore e il grado alcolico restassero quanto più invariati possibile. 

Al suo ritorno in patria il vino ebbe un enorme riscontro, quindi iniziò a intessere stretti rapporti commerciali con i produttori di Marsala per esportarlo. Fu solo nel diciannovesimo secolo che gli abitanti di Marsala si resero conto delle potenzialità del loro vino e nel 1833 fu Vincenzo Florio a prendere il proverbiale toro per le corna, iniziando a competere con gli inglesi e facendo emergere imprenditori locali che ancora oggi possono vantare una propria azienda dedita alla realizzazione del vino marsala.

Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale la produzione naturalmente diminuì ma superato il difficile contesto storico, il marsala siciliano tornò più forte che mai, conquistando finalmente il riconoscimento DOC nel 1969, impedendo così a terzi di utilizzare il nome “Marsala” per la vendita di vino scadente.

Mix

Trattandosi di un vino liquoroso, si presta bene per essere consumato dopo un lauto pasto, tuttavia non è l’unico metodo valido per consumarlo e i produttori si sono battuti per far sì che fosse riconosciuto anche come ingrediente da cocktail. Ve ne presentiamo qualcuno che potete realizzare tranquillamente in ambito casalingo.

Il Negroni Rivisitato è molto semplice, è proprio come un Negroni classico ma con il marsala al posto del vermouth, preparate dunque 30 ml di campari, 30 ml di Gin e 30 ml di marsala semisecco. In un bicchiere tumbler aggiungete qualche cubetto di ghiaccio e versate in ordine il gin, il marsala e il campari. Mescolate leggermente e aggiungete una mezza fetta d’arancia come guarnizione ed ecco il vostro Negroni Rivisitato pronto da servire.

Altro classico rivisitato è il Manhattan, che prevede 5 cl di whisky, 2 cl di marsala dolce (al posto del vermouth originariamente previsto) e una ciliegia per guarnire. La preparazione in questo caso è diversa poiché dovrete versare in un bicchiere del ghiaccio, una goccia di angostura e le due bevande alcoliche. Mescolate fino a quando le pareti del bicchiere non sono fredde e poi versate in un bicchiere da cocktail trattenendo il ghiaccio. Infine, aggiungete la ciliegia al Maraschino per decorare.

 

Conservazione

Il vino deve essere conservato in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce dirette. Se seguite attentamente queste indicazioni di conservazione non vi saranno limiti di scadenza per la maggior parte delle bottiglie di vino marsala. Per informazioni specifiche vi rimandiamo comunque alle recensioni dei singoli prodotti che potete trovare più in alto.

 

Valore nutrizionale

Il marsala è molto calorico, basti pensare che per 100 grammi si hanno oltre 200 kcal, di cui la metà da carboidrati e l’altra metà date dall’alcool. Non è dunque un prodotto da consumare alla leggera e se seguite un regime dietetico specifico dovreste evitare il consumo giornaliero. Un bicchierino di tanto in tanto, magari nelle occasioni speciali, però, ve lo potete concedere senza troppe preoccupazioni.

Bere responsabilmente

Il consumo di alcool è deleterio per l’organismo e non bisogna mai esagerare poiché non arrecate solo danno a voi stessi ma potete potenzialmente mettere a rischio anche la vita di chi vi sta intorno. Non mettetevi mai al volante dopo aver consumato alcolici e, se siete fuori casa, designate sempre un guidatore che resterà sobrio per evitare incidenti. Per quanto dolce e piacevole sia il marsala, resta pur sempre un vino con una gradazione alcolica di cui tener conto, è ancor più semplice quindi alzare un po’ troppo il bicchiere senza rendersene conto. I minorenni, infine, non dovrebbero consumare in nessun modo alcolici, per quanto questi possano essere dolci e quindi ingannare facilmente il palato.

 

 

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