La migliore acquavite

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

 

Conclusione

 

 

Le nostre selezioni delle migliori acquaviti

 

Le acquaviti sul mercato sono tante e tutte molto diverse, sceglierne solo una può essere difficile se non si è appassionati e non si conoscono bene le rese aromatiche delle singole bottiglie. Per questo motivo abbiamo deciso di compilare una lista delle migliori acquaviti in vendita, guidandovi nella scelta in base ai vostri gusti e preferenze.

 

1. Nardini Acquavite Grappa Riserva

 

Al primo posto della nostra selezione di acquaviti troviamo la Grappa Riserva di Bortolo Nardini, una distilleria attiva sul suolo italiano da secoli, precisamente dal 1779. La compagnia, fondata a Ponte Vecchio a Bassano del Grappa, valorizza il territorio delle zone collinari di Veneto e Friuli, con vitigni locali dai quali si ottiene la materia prima, poi distillata e invecchiata per un periodo di tre anni in botti di rovere.

Sebbene si tratti di un’acquavite da meditazione, da consumare da sola o in accoppiata con cibi specifici come per esempio il cioccolato fondente, la Grappa Riserva si presta bene anche alla realizzazione di cocktail. Oltre al White Swallow, particolarmente famoso e popolare, la stessa Nardini ha voluto celebrare il prodotto con un cocktail creato ad hoc, che prevede 3 cl di Grappa Riserva, 3 cl di Tagliatella, una o due gocce di angostura bitter e per decorare una ciliegia al maraschino. Il tutto da versare e mescolare lentamente in un bicchiere old fashioned o tumbler basso con ghiaccio.

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2. Domenis 1898 Sliwovitz acquavite di prugne

 

Domenis è un brand storico, fondato nel 1898 a Cividale del Friuli. Da allora la distilleria si occupa della produzione di varie tipologie di alcolici, principalmente grappe e acquaviti ma anche vini. Quella che abbiamo preso in considerazione per la nostra recensione è un’acquavite decisamente differente, Sliwovitz è infatti prodotta a partire dalle prugne, che vengono fermentate rilasciando un profumo persistente di mandorle dolci.

Gli ingredienti vengono macinati e lasciati a fermentare in appositi contenitori in acciaio inox, affinano poi per quattro mesi in serbatoi dello stesso materiale per preservarne tutta la fragranza e gli aromi. Al palato è possibile avvertire note intense e piacevoli sensazioni fruttate, che persistono e accompagnano quindi perfettamente dessert e pasticceria al termine di un pasto luculliano. Il distillato, per chi non lo avesse mai sentito nominare prima, non è di origine italiana ma è un prodotto nazionale serbo, molto consumato anche in Slovenia e Croazia.

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3. Nannoni Acquavite da vinacce di Brunello Riserva

 

L’acquavite può accompagnare il consumo di dolci, preparazioni salate, formaggi, cioccolato fondente, ma si rivela anche un’ottima compagna per chi fuma il sigaro. Ben consci del perfetto connubio tra questi due momenti di relax, Nannoni produce l’Acquavite di Brunello Riserva da Sigaro Toscano, risultato di un decennio di sperimentazioni. Il distillato non intralcia la fumata ma sottolinea al meglio il sapore del sigaro con note balsamiche e particolarmente speziate, ottenute dopo cinque anni di invecchiamento delle vinacce di Sangiovese locale in botti da 500 litri, con legni e tostature differenti.

All’occhio ha un colore dorato, con riflessi ambrati, al naso si possono percepire note di vaniglia, tabacco e spezie, infine al palato ha un gusto rotondo, con un finale lungo e persistente. Non è un prodotto per tutti, se non fumate il sigaro potreste preferire altre acquaviti, soprattutto se consideriamo il costo impegnativo della bottiglia.

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4. Distillerie Nonino Pirus Williams

 

Il brand Nonino nasce a Ronchi, in provincia di Pavia nel 1897 quando Orazio Nonino stabilisce la sua prima distilleria. Nel secolo successivo consoliderà la sua presenza sul suolo italiano come produttore di qualità, vincendo poi, nel 2019, il titolo di distilleria dell’anno. La compagnia è nota per la sua grappa classica, tuttavia la produzione odierna coinvolge decine di prodotti diversi, tra cui il il Pirus Nonino Williams, distillato di pere della tipologia Williams italiane. Il persistente odore di frutta avvolge immediatamente e conquista grazie al suo sapore fresco. Per il servizio è consigliato un bicchiere aperto in cui va versato il distillato a 12° C circa.

L’acquavite può essere bevuta da sola, magari per chiudere un pasto, oppure accompagnare dolci non eccessivamente ricchi di zuccheri, rivelandosi un accoppiamento ideale qualora serviate formaggi a pasta molle e dura. La confezione è molto curata ed elegante, perfetta quindi se volete fare un regalo a un appassionato di distillati, che potrà così aggiungere questa bottiglia alla propria collezione.

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5. Roner Obstler acquavite di mele

 

Obstler è un’acquavite ricavata da mele mature provenienti dalla Val d’Adige, sottoposta al trattamento tradizionale che prevede una doppia distillazione a bagnomaria e invecchiamento in recipienti in acciaio inox per un anno. Questo permette alle mele di sprigionare tutto il proprio bouquet aromatico, dando all’acquavite un gusto puro, delicato ma al tempo stesso robusto. L’abbinamento migliore, consigliato dal produttore stesso, è con prodotti dai sapori forti, come per esempio speck, formaggi stagionati e perfino aringhe affumicate.

Roner è una realtà dell’Alto Adige che in soli 75 anni (fu fondata infatti nel 1946 a Termeno) si è conquistata il titolo di distilleria più premiata di tutta Italia, con una gran quantità di riconoscimenti ottenuti tra il 2020 e il 2024. Il segreto del suo successo sta in una produzione al 100% artigianale, la distillazione tradizionale a bagnomaria e l’invecchiamento in piccole botti di legno, tutto eseguito rigorosamente a Termeno.

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6. Pircher Brennerei Obstler

 

Pircher Brennerei è un’altra distilleria dell’Alto Adige che fa risalire le sue origini al 1884, anno in cui iniziò la produzione di acquaviti di frutta tra le mura del convento dell’Ordine Teutonico a Lana. L’elevata attenzione e il controllo qualità, che utilizza alcuni dei più moderni strumenti del campo, rende Pircher Brennerei una realtà consolidata non solo a livello italiano ma anche internazionale, dove sono molto apprezzati i distillati di frutta come Obstler, qui preso in esame. 

L’acquavite di mele è realizzata esclusivamente con mele fresche e mature provenienti dall’Alto Adige, da consumare in accoppiata con piatti dai sapori forti o anche a conclusione di un lauto pasto, per pulire il palato e lasciare un piacevole aroma di mela in bocca. La bottiglia ha un design curato, tuttavia si rivela un po’ troppo minimale per poter essere utilizzata come idea regalo; sarebbe stata maggiormente valorizzata con un astuccio elegante in cartone.

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7. Psenner Brennerei Acquavite di Pere Williams

 

Sulla strada del vino, a Termeno in Alto Adige, si affollano distillerie eccellenti come Psenner Brennerei, mastri distillatori dal 1947. La compagnia, fondata da Ludwig Psenner, iniziò a produrre grappa sfruttando il sistema classico con alambicchi a bagnomaria, differenziando la produzione che oggi prevede acquaviti di frutta, grappe, liquori, whisky e altre specialità della regione.

Uno dei distillati più interessanti è sicuramento quello di pere Williams, ottenuto tramite fermentazione della materia prima e poi distillazione della purea tramite metodo continuo e discontinuo, utilizzando sempre alambicchi a bagnomaria. L’aspetto è cristallino, al naso si avvertono subito profumi di frutta fresca e all’assaggio si può subito sentire il sapore di pera che accarezza il palato e persiste in modo piacevole. Può essere degustato come si preferisce: da solo, come meditativo, insieme a cioccolato fondente, con pasticceria leggera o anche formaggi freschi o stagionati. Per scoprire dove acquistarne una bottiglia non dovrete far altro che cliccare sul link sottostante.

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8. Domenis 1898 Storica Uve

 

Abbiamo già avuto modo di vedere un prodotto Domenis 1898 nella nostra lista delle migliori acquaviti, stavolta però non si tratta di un distillato eclettico ma di un grande classico della tradizione italiana. Le uve utilizzate per questa Storica vengono lasciate a fermentare in contenitori in acciaio inox e monitorate costantemente affinché le condizioni di produzione siano sempre di alto livello, per preservarne tutta la carica aromatica. 

Successivamente si passa alla distillazione vera e propria, che viene eseguita in un impianto discontinuo con otto alambicchi in rame e in tempi brevissimi, per evitare che il bouquet si disperda. Infine, il tutto affina per quattro mesi sempre in contenitori in acciaio inox prima di subire una filtrazione a freddo, che mantiene il sapore fruttato. La bottiglia è elegante, come da tradizione Domenis, e può essere presa in considerazione qualora desideriate fare un regalo a un appassionato di grappa.

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9. Distillerie Nonino Amaro Quintessentia

 

Le grappe Nonino non hanno bisogno di introduzioni, d’altronde il brand si può fregiare del titolo di migliore distilleria del mondo, premiata nel 2019 da Wine Enthusiast con il Wine Star Awards. Non solo è stata la prima produttrice di grappa al mondo a essere insignita del premio, ma anche la prima distilleria italiana. Quintessentia è un amaro che fonde botaniche provenienti da luoghi lontani per creare qualcosa di unico, al suo interno è possibile trovare erbe, spezie, frutta e persino radici. Viene nobilitato dall’acquavite d’uva invecchiata in barriques ex-sherry per un anno, cosa che conferisce al distillato un colore ambrato ma non eccessivamente scuro. 

La bottiglia si presenta in modo curato, con un’etichetta ricca di storia e riferimenti: in alto potete trovare la raffigurazione della Coppa di Igea, la dea figlia di Asclepio ed Epione, utilizzata in questo caso per omaggiare le origini medicamentose dell’amaro. Un prodotto che non può mancare nella collezione di un appassionato.

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10. Mazzetti d’Altavilla Ardita

 

Distilleria nata a opera di Filippo Mazzetti nel 1846 a Montemagno, Mazzetti d’Altavilla produce grappe di qualità valorizzando quelli che un tempo erano ritenuti i materiali d’avanzo della produzione del vino: le vinacce. Ardita è un’acquavite d’uva giovane, molto morbida e dalle note aromatiche, ottenuta tramite distillazione di uve piemontesi a bacca bianca e rossa. Molto interessante è la bottiglia, le cui immagini vi faranno immediatamente pensare a uno scatto artistico, in realtà il prodotto si presenta proprio inclinato, rivelandosi una perfetta idea regalo per stupire un amico.

Si presenta cristallina e limpida, al naso si possono avvertire note di frutta e passito, quando assaggiata invece si percepisce il gusto rotondo e morbido, con qualche lieve sentore di miele. Il prezzo non è dei più bassi, tuttavia se pensate che anche l’occhio voglia la sua parte e volete aggiungerla alla vostra collezione, soprattutto per la presentazione elegante, allora potrebbe rivelarsi un acquisto interessante.

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Origine e uso

 

Storia

L’acquavite, anche conosciuta comunemente come grappa, era originariamente un prodotto di qualità bassa poiché realizzata con scarti della produzione del vino, ovvero le vinacce. Gli agricoltori non si curavano particolarmente di questi materiali fino a quando non furono ampiamente utilizzati a livello locale dalle comunità per la realizzazione di distillati. Nel Nord Italia la grappa era molto popolare poiché aiutava a combattere i rigidi inverni e la sua produzione non era costosa come la realizzazione del vino, tuttavia è difficile stabilire un momento storico preciso in cui tale prodotto iniziò a essere maggiormente consumato. 

Ciò che sappiamo è che il processo di distillazione fu applicato dal quattordicesimo secolo in poi ma fu perfezionato solo in tempi relativamente più recenti, a partire dal 1800 grazie all’introduzione della colonna di distillazione. Le acquaviti possono essere realizzate anche con altri ingredienti, sono infatti popolari quelle fruttate, che nascono dalla lavorazione di pere, mele e persino prugne.

Mix

L’acquavite non è il miglior distillato per la mixologia e infatti non sono tantissimi i cocktail che presentano questo ingrediente. Alcuni visionari hanno comunque provato a realizzare qualcosa di unico, tra cui abbiamo il Grappa Sour Cocktail, che mescola succo di lime, miele, bitter (alla pesca o comunque fruttato) e per concludere una foglia di salvia. Il tutto va inserito in uno shaker e agitato per 30 secondi insieme ad abbondante ghiaccio, servendo poi il tutto in un bicchiere da cocktail.

 

Conservazione

Per conservare al meglio una bottiglia di grappa, questa deve essere posizionata in verticale e deve avere sempre un tappo di sughero a sigillarla. A differenza del vino il tappo non deve essere bagnato dal liquido che ha una percentuale alcolica superiore, pertanto potrebbe corrodere il sughero e lasciar entrare aria, che altererebbe così in poco tempo sapori e aromi. Evitate inoltre l’esposizione ai raggi solari, che possono far evaporare l’alcool, lasciando la bottiglia in un luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce.

 

Valore nutrizionale

Le acquaviti possono avere un contenuto variabile di alcool e pertanto esistono delle discrepanze tra zuccheri e carboidrati in base al prodotto, agli ingredienti e al metodo di produzione. In linea di massima si parla di 250 calorie per 100 grammi di acquavite, decisamente calorico e difficile da smaltire senza attività fisica intensa. Nonostante siano piacevoli e gustosi da bere, ne sconsigliamo il consumo massiccio.

Bere responsabilmente

L’alcool, è risaputo, fa male alla salute e non bisognerebbe mai esagerare con l’assunzione di tali bevande. Ciononostante, non si tratta di un prodotto pericoloso solo per il proprio organismo ma può essere nocivo anche per chi ci sta intorno, soprattutto se ci si mette al volante con un tasso alcolemico superiore a quanto imposto dalla legge. Un bicchierino non ha mai fatto male a nessuno, ma ricordate sempre di bere responsabilmente.

 

 

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