Gli energy drink sono più popolari che mai, tuttavia il capostipite occidentale è sicuramente la Red Bull. Scopriamone gli ingredienti e sfatiamo qualche mito legato alla bevanda.
La Red Bull è una bevanda energetica dal colore ambrato. Questa fu introdotta per la prima volta sul mercato europeo nel 1987, in Austria, dopo aver modificato la formula della bevanda tailandese Krating Daeng da cui traeva origine. Questa modifica fu necessaria per adattare il prodotto ai gusti occidentali e il brand ebbe un enorme successo sia in Europa, sia negli Stati Uniti dove divenne un fenomeno globale al volgere della fine degli anni ’90.
Anche se non l’avete mai assaggiata, sicuramente ne avrete sentito parlare, o magari visto il logo del brand su auto di Formula 1 e sulle moto che corrono la Moto GP. Insieme alla popolarità di Red Bull, crescevano però anche i miti e leggende che circondano la bevanda e che poi hanno contraddistinto anche altri energy drink, come la Monster bibita.
Il mito che si accompagnò al periodo di commercializzazione iniziale era quello legato a una fantomatica presenza di caffeina eccessiva, in realtà studi successivi hanno poi confermato che la quantità reale è paragonabile a quella di una tazzina di caffè. Tuttavia prima che la bevanda fosse approvata in Germania, questa iniziò a circolare nei mercati neri di Monaco, dove veniva venduta come se fosse una vera e propria droga in lattina. Ben lungi dall’essere un prodotto illegale, però, Red Bull si vide associata a rave ed ecstasy, tanto da spingere associazioni familiari a protestare per vietarne la vendita. Come molti genitori sapranno, però, accanirsi contro qualcosa fa sì che i figli la desiderino ancora di più, così la popolarità di Red Bull cavalcò l’onda e le leggende si diffusero ancor più velocemente.
Il nostro articolo vuole sfatare alcuni dei miti legati soprattutto agli ingredienti Red Bull, scopriamo dunque cosa contiene davvero una lattina dell’energy drink più famoso di tutti i tipi di Monster messi insieme.
La Red Bull è alcolica?
Non è un mito ma, dato che spesso Red Bull veniva consumata come ingrediente nella realizzazione di cocktail, usando magari vodka Keglevich o anche liquore Jagermeister, è lecito chiedersi se il prodotto contenga alcool. In realtà la Red Bull non è una bevanda alcolica.
Red Bull ingredienti
La lista degli ingredienti della Red Bull è la seguente: acqua, saccarosio, glucosio, citrati di sodio e carbonato di magnesio (che fungono da regolatori di acidità), anidride carbonica, acido citrico, taurina (in quantità pari a 0,4%), caffeina (in quantità minime, pari allo 0,03%), inositolo, vitamine B6, B12, niacina, acido pantotenico, aromi e infine coloranti. Analizziamoli da vicino per capire quali sono le loro funzioni.
Taurina RedBull
La taurina è stato l’ingrediente che più ha suscitato interesse, portando a fantasiose teorie che coinvolgevano testicoli di toro e amenità di vario tipo. In realtà la taurina inclusa in Red Bull è sintetica, si tratta di un amminoacido essenziale prodotto tramite i solforati, tra cui troviamo la metionina.
Funge da detossificante, modula la risposta immunitaria, mantiene l’omeostasi idrosalina cellulare e protegge le cellule e i tessuti, per questo in ambito sportivo è molto utilizzata per permettere all’organismo di sopportare sforzi intensi riducendo eventuali danni ai muscoli.
Caffeina e quantità
La caffeina la troviamo naturalmente nel caffè e le quantità sono variabili, nell’espresso per esempio possono essercene fino a 100 mg. Questa serve a migliorare resistenza e forza fisica grazie al suo effetto vasodilatatore, portando quindi a contrazioni dei muscoli molto più semplici. Il caffè inoltre riduce la sensazione di fatica e stanchezza, incrementa la frequenza cardiaca, aumenta l’attenzione e migliora la capacità respiratoria. La sua aggiunta nella Red Bull non deve sorprendere poiché l’energy drink è rivolto soprattutto agli sportivi.
Ciò non toglie che la caffeina possa avere comunque degli effetti negativi, soprattutto in seguito a consumi eccessivi. La soglia di tolleranza ritenuta sicura è di 300 mg, quantità oltre la quale potrebbero presentarsi effetti spiacevoli come tachicardia e insonnia.
Niacina e acido pantotenico
La niacina è un altro nome della vitamina B3, assunta tramite il consumo di carne. L’organismo ne fa uso per le reazioni di ossido-riduzione e raramente si va incontro a una vera e propria carenza che può portare a malattie come la pellagra. La quantità presente in Red Bull è minima quindi è difficile andare incontro a dosi eccessive, superiori ai 20 mg, che possono portare a nausea e vomito.
L’acido pantotenico è il nome della vitamina B5, che serve per reazioni di sintesi e cataboliche dell’organismo. Rispetto ad altri ingredienti è la più sicura poiché non sono stati riscontrati casi di tossicità dagli studi che la coinvolgono.
Effetti della Red Bull sull’organismo
Abbiamo visto gli ingredienti principali, ma cosa succede all’organismo quando Red Bull entra in circolo? Prima che la caffeina inizi a fare effetto, sono necessari almeno 10 minuti di attesa, dopodiché inizierà ad aumentare il ritmo cardiaco e l’effetto più importante si ha entro i 15 e i 45 minuti dall’assunzione, durante i quali l’attenzione e la concentrazione diventano migliori. Passati i 60 minuti, la glicemia inizia a scendere di pari passo con la concentrazione di caffeina e si entra in una fase discendente, dove si avverte una stanchezza maggiore. Circa 12 ore dopo la bevanda è stata completamente smaltita.
Chi non dovrebbe bere la Red Bull?
Per quanto Red Bull sia un prodotto sicuro, si tratta pur sempre di un energy drink stimolante, quindi dovrebbero evitarne il consumo tutti i giovani sotto i 16 anni, donne in gravidanza e allattamento. Anche i soggetti affetti da diabete, ipertiroidismo, rischio cardiovascolare e ipertensione devono evitare l’assunzione.
È severamente sconsigliato versarla in un bicchiere da cocktail per mescolarla ad altri ingredienti alcolici poiché la caffeina potrebbe mascherare gli effetti dell’alcool, rendendo pericolosa l’assunzione di drink di questo tipo.
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