Tutti i cocktail IBA ufficiali

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Con alcune interessanti novità che riguardano ogni categoria, la nuova lista cocktail IBA sembra mettere tutti d’accordo. Scopriamo insieme i classici che sono stati eliminati dall’elenco e i nuovi drink codificati dalla International Bartenders Association.

 

Ebbene sì, in questo periodo così difficile è successa una cosa molto importante per tutti i bartender e gli amanti del bere miscelato, che però è passata un po’ in sordina a causa appunto di tutto il trambusto causato dalla pandemia mondiale, che ha imposto la chiusura forzata di molti bar e locali per contenere la diffusione dei contagi.

Si tratta di un evento davvero rilevante che capita all’incirca una volta ogni 10-15 anni, cioè è stata finalmente presentata la nuova lista ufficiale dei cocktail IBA che i “nerd” della mixology attendevano con grande trepidazione dal 2011. Di recente, infatti, l’International Bartenders Association ha deciso di aggiornare il suo elenco con tutte le ricette dei cocktail suddivise nelle tre categorie già esistenti, tante new entry interessanti e alcune inaspettate uscite di scena.

 

Cocktail: origine e tipologie

I cocktail sono bevande miscelate ottenute dalla combinazione di diversi liquori e/o distillati, con l’eventuale aggiunta di ulteriori ingredienti come lo sciroppo di zucchero, la frutta, le spezie e gli aromi. Quanto all’etimologia della parola, si pensa derivi dall’unione dei termini anglosassoni “cock” (gallo) e “tail” (coda), in virtù del fatto che la maggior parte di questi drink era così variopinta da ricordare i colori delle piume di un gallo.

Oggi la classificazione più usata per raggruppare i vari cocktail è quella che li divide in base al momento della giornata in cui possono essere bevuti, ossia: i cocktail after dinner, che vanno serviti dopo cena (preferibilmente a stomaco pieno) per l’elevato tenore alcolico e il retrogusto particolarmente dolce; gli after dinner, che vengo in genere sorseggiati durante l’aperitivo per la loro capacità di stimolare l’appetito; i long drink, dal sapore più dissetante e fruttato; e gli any time, che – come il termine stesso suggerisce – sono ideali in ogni momento della giornata.

Inoltre, alcuni cocktail vengono ulteriormente suddivisi in base al tipo di bicchiere utilizzato per servirli, si pensi per esempio agli short drink, per i quali si usa una coppetta da cocktail senza ghiaccio, oppure ai medium, che vengono versati in un tumbler basso o negli old fashioned.

 

Che cos’è l’International Bartenders Association?

Il termine I.B.A. sta per International Bartenders Association ed è l’ente più autorevole a livello mondiale per quanto riguarda il bartending e i cocktail. Si tratta di un’associazione dalle origini molto antiche: pensate che venne fondata il 24 febbraio del 1951, ossia tre giorni dopo lo svolgimento della prima competizione internazionale di cocktail alla quale parteciparono ventuno bartender provenienti da tutto il mondo.

A oggi, la IBA organizza due campionati mondiali di cocktail: la World Cocktail Competition (WCC) per eleggere il barman dell’anno e la World Flairtending Competition (WFC), una disciplina nata di recente in onore delle tecniche acrobatiche (flair) utilizzate nella preparazione dei cocktail. Tuttavia, uno dei compiti più importanti che l’Associazione ha svolto nel corso del tempo è stato quello di creare una lista di cocktail ufficiali con l’obiettivo di fornire ricette che rendessero la preparazione dei drink identica e inequivocabile in ogni parte del mondo.

Le categorie IBA

Fino qualche anno fa i cocktail codificati dalla IBA erano suddivisi in cinque categorie che contemplavano: i cocktail pre dinner, ossia i dry e i medium; gli after-dinner, classificati come drink dolci; i long drink di tipo Collins; i Popular, in cui rientravano i mix più famosi come il Cosmopolitan e il Mojito; e gli Specials, una sezione a sé che comprendeva le miscelazioni di nuova generazione.

A partire dal 1961, anno in cui la prima lista IBA diventa ufficiale, i cocktail codificati dall’associazione erano solo cinquanta e non subirono sostanziali modifiche per almeno due decenni. Successivamente, vennero introdotte nuove ricette in concomitanza alla sempre maggiore diffusione del bartending nel mondo e, nel corso della storia, alcuni drink sono stati modificati mentre altri sono stati eliminati definitivamente.

Oggi, il nuovo elenco cocktail IBA include novantadue preparazioni in tutto, con l’introduzione di quindici miscele in più rispetto all’edizione precedente. La formula, però, non è cambiata e tutti i drink inclusi nel ricettario restano divisi in tre categorie:

♦ The Unforgettables, ossia gli “indimenticabili” della mixology che rappresentano i capisaldi del bere miscelato e sono ormai diffusi in ogni parte dell’emisfero;

♦ Contemporary Classic, in cui rientrano i cocktail relativamente recenti che possono essere aperitivi, sparkling e long drink;

♦ New Era Drinks, che comprende tutte le bevande di nuova generazione, con l’aggiunta di qualche drink classico come il Vesper. A differenza delle altre, questa sezione viene aggiornata periodicamente a seconda dei trend del momento e sostituisce la vecchia famiglia “Popular” che comprendeva tutti i drink diventati famosi grazie al passaparola o perché consumati da qualche personaggio famoso.

Le novità del nuovo ricettario IBA 2020

Con l’entrata in vigore della nuova lista IBA il 12 marzo del 2020 sono state introdotte delle interessanti novità. La principale innovazione riguarda la categoria “The Unforgettables”, che era stata dichiarata chiusa dai membri del comitato durante la riunione del 2011 e nella quale dovevano essere presenti solo i cocktail selezionati dall’associazione fino a quel momento. Da questa categoria sono, di fatto, stati esclusi il Cocktail Bacardi, il Derby Cocktail e lo Screwdriver per far spazio ad altri grandi classici come il Vieux Carré, il Boulevardier e il Martinez.

Dalla categoria dei Contemporary Classics, invece, vengono eliminati quattro cocktail in favore di altrettanti, tra cui il Vesper e Pisco Sour che sono stati ufficialmente promossi dai New Era Drinks. In quest’ultima sezione, come lecito aspettarsi, troviamo le variazioni più numerose e rilevanti, con l’introduzione di ben sedici nuove ricette del tutto innovative e da scoprire.

Altra interessante novità è l’inserimento nella lista di otto varianti di alcuni cocktail classici: Caipiroska e Caipirissima per la Caipirinha; Puccini, Rossini e Tintoretto per il Bellini; Campari, Select e Cynar per lo Spitz, che a sua volta prende il nome di “Spritz Veneziano”.

Ma le sorprese non finiscono qui, perché tra i cocktail IBA, nella sezione New Era, per la prima volta viene codificato un drink con la grappa – chiamato VE.N.TO. – che segna l’inizio di una nuova era della mixology.

 

 

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