La migliore birra IPA

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

 

Conclusione

 

 

Le nostre selezioni delle migliori birre IPA

 

Per capire come scegliere una buona birra IPA tra le offerte che potete trovare online è necessario innanzitutto capire la tipologia di bevanda che state per acquistare. A tal proposito potete leggere il paragrafo più in basso dove analizziamo la storia di questa birra, successivamente, avrete modo di selezionare un prodotto tra quelli da noi recensiti. Si tratta delle migliori birre IPA del 2024, tutte qui analizzate per facilitarvi la scelta.

 

1. Goose Island IPA 

 

Chi fosse alla ricerca di una discreta quantità di birre IPA per una piccola festicciola in casa o anche per averne sempre qualcuna di riserva, potrebbe prendere in considerazione l’offerta di Goose Island, interessante soprattutto per i suoi prezzi bassi.

Il pacco preso in considerazione contiene dodici bottiglie in vetro, ognuna da 355 ml e con una gradazione alcolica pari a 5,9%, non eccessivamente elevata ma con una profumazione intensa data dai luppoli americani. Questi sono coltivati sulle montagne dello stato Idaho e le conferiscono un sapore amarognolo, con delle note agrumate che accompagnano bene pietanze di carne o anche street food.

Il birrificio Goose Island è attivo a Chicago fin dal 1995, dopo che il fondatore John Hall in viaggio per l’Europa si rese conto della diversità e complessità delle birre del vecchio continente, decidendo quindi di ampliare il panorama americano con un prodotto di qualità che potesse competere anche oltreoceano.

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2. Brewdog Punk IPA 

 

Ci spostiamo nel Regno Unito con il brand Brewdog, di cui analizziamo la Punk IPA, prodotta dalla compagnia a partire dal 2007. Nel tempo l’offerta ha subito delle modifiche, soprattutto alla gradazione alcolica che da 6% è sceso lentamente negli anni per attestarsi sull’odierno 5,6%, ampliando così il proprio bacino di utenza.

Non è il prodotto più economico della nostra lista e un pacco da dodici bottiglie da 33 cl ha un costo mediamente maggiore se effettuiamo una comparazione diretta con la concorrenza, tuttavia si tratta di una birra complessa che vanta sapori esotici come frutti tropicali, ananas, litchi e persino delle note di caramello.

I luppoli utilizzati sono della tipologia ahtanum, amarillo, cascade, chinook, nelson sauvin e simcoe, per gli appassionati che vogliono conoscere ogni singolo dettaglio della propria bevanda preferita. Un buon bicchiere di Punk IPA può essere condiviso insieme ai propri amici sia durante cene raffinate sia con piatti più rustici.

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3. Ceres Mosaic IPA 

 

Ceres non ha bisogno di presentazioni, è infatti un famosissimo brand danese il cui nome è ispirato alla dea romana delle messi, che ha mosso i primi passi secoli addietro, precisamente nel 1856. A oggi l’offerta è variegata e tra le Strong Ale, Pilsner e Stout non poteva mancare anche una birra IPA come la Mosaic.

La confezione che potete acquistare cliccando sul link in basso è composta da ben ventiquattro lattine da 33 cl l’una, un pacco convenienza che potrebbe rivelarsi interessante per chi ha in mente di organizzare una festa o riunirsi con un bel po’ di amici, magari per una rimpatriata.

La Mosaic, pur essendo IPA e quindi leggermente più amara della media a causa del luppolo extra, si rivela molto delicata nel suo sapore dalle note fruttate, che ricordano il mango e agrumi, riuscendo quindi ad accompagnare perfettamente piatti a base di carne, salumi, cibo piccante e anche un po’ agrodolce.

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4. Faxe IPA 

 

Il birrificio Faxe, per quanto forse poco conosciuto in Italia, non è esattamente nuovo e la sua fondazione in territorio danese risale addirittura al secolo scorso, precisamente il 1901. La gradazione alcolica di questa IPA, pari a 5,7%, la rende amabile e di facile consumo sia in accompagnamento a piatti di carne, siano essi affumicati, alla brace o arrosto, sia con quelli più grassi come i fritti.

Per quanto riguarda il sapore è decisamente standard, con lievi aromi tropicali, e sebbene non sia la migliore birra IPA della nostra lista, riesce a convincere grazie a un ottimo rapporto qualità/prezzo.

I pareri degli utenti rivelano un alto grado di soddisfazione per il prodotto e, qualora abbiate molti ospiti a cena o volete passare una serata in compagnia, magari bevendo un po’ di birra tra una chiacchiera e l’altra, la confezione da ventiquattro lattine da 50 cl l’una è una scelta estremamente conveniente.

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5. I.C.B. Delìra IPA artigianale cruda

 

Tra i prodotti venduti online troviamo anche qualcosa di diverso rispetto alle classiche lattine o bottiglie, come per esempio il fuso di Italian Craft Brewery. Il contenitore è da 5 litri e non avrete bisogno di uno spillatore per versare la birra poiché nella parte inferiore presenta un rubinetto che potrete utilizzare facilmente.

Analizzando invece la bevanda vera e propria, parliamo di una IPA della linea Delìra, armoniosa e fresca con aromi leggermente fruttati e non troppo acidula, in grado di andare incontro anche alle esigenze dei consumatori che non amano i sapori troppo luppolati.

Prima dell’apertura il fusto deve essere conservato in frigo dove può restare senza modifiche al sapore originale per circa sei mesi mentre, in seguito all’apertura, va necessariamente consumato entro un paio di giorni. Si rivela anche un’ottima idea regalo grazie al design del fusto che, pur essendo in alluminio per motivi di igiene e conservazione, ha una decorazione che ricorda le vecchie botti di legno.

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6. Birra del Borgo IPA 

 

Secondo i pareri espressi dai consumatori, la India Pale Ale italiana di Birra del Borgo è una scelta adeguata per chi è alla ricerca di qualcosa dal basso grado alcolico, circa 4%, ma con abbondante aroma luppolato che nasconde profumi di agrumi e note fruttate. Il brand nasce nel 2005 a Borgorose, tra Lazio e Abruzzo, dalla passione per la realizzazione della birra fatta in casa, crescendo pian piano fino a divenire una realtà nazionale da non sottovalutare.

La bottiglia è molto intrigante e, come molti altri prodotti di natura premium è da 750 ml, da condividere dunque durante un pasto insieme ai propri ospiti o familiari, per accompagnare grigliate di carne o primi piatti consistenti, come per esempio le lasagne. La confezione contiene sei bottiglie, può dunque essere acquistata anche come idea regalo per un appassionato della bevanda o tenuta da parte come scorta per le occasioni speciali.

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7. Collesi IPA Artigianale

 

Altro brand dall’anima artigianale, tutto italiano, è Collesi, che realizza diverse tipologie di birra nel borgo medievale di Apecchio, tra Marche e Umbria. Il territorio è estremamente importante poiché riesce a imprimere un’impronta unica alla bevanda e ciò si trasmette anche in quella che abbiamo qui analizzato, la Bionda IPA. La bottiglia si presenta molto elegante, quasi come se fosse un vino pregiato, rivelandosi una buona compagnia a tavola per accompagnare qualsiasi tipo di piatto. Al palato ha un gusto intenso dato dal luppolo mentre sprigiona aromi che ricordano frutti tropicali e pompelmo.

La caratteristica più apprezzata dai consumatori è la sua natura non pastorizzata e a rifermentazione naturale in bottiglia; anche per questo ha un volume alcolico più elevato rispetto a quanto offerto dalla concorrenza, ovvero 8,5%. Per scoprire dove acquistare la confezione Collesi, da sei bottiglie, potete cliccare sul link che trovate in basso, accedendo così alla pagina del venditore.

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8. Musa IPA Pugliese

 

Prodotta con acqua proveniente dalla sorgente di Gravina di Puglia, la India Pale Ale del brand Musa è caratterizzata da aromi agrumati e di erbe, con un sapore che tende all’amarognolo per la maggiore presenza di luppolo. Per questo motivo riesce a soddisfare il palato quando si accompagna a formaggi stagionati, piatti speziati, pesce o selvaggina. Tutto ciò che ha un sapore intenso, dunque, ben si sposa con un calice di IPA Musa.

La bottiglia si presenta in modo molto elegante, come altre anche in questo caso parliamo di 750 ml, con etichetta minimale che non sfigura a tavola e potrebbe addirittura essere scambiata per una bottiglia di vino. La temperatura di servizio ideale è tra 4 e 10° C, bisogna però evitare sbalzi di temperatura eccessivi per mantenere tutte le caratteristiche organolettiche. I commenti degli utenti che hanno avuto modo di provarla, soprattutto quelli più esperti, parlano di una IPA perfettamente equilibrata e gradevole.

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9. Morena IPA 

 

L’IPA di Morena, brand nato nei primi degli anni ’80 e divenuto tutto italiano nel 1999, è stata considerata la migliore birra IPA per ben due anni di fila ai World Beer Awards di Londra, ricevendo anche numerosi premi aggiuntivi presso altre prestigiose competizioni in giro per il mondo. Una vera e propria eccellenza con gradazione alcolica pari a 6,8%. 

Presenta ben dodici luppolature, che le conferiscono un sapore amaro molto intenso ma al tempo stesso gradevole. Ha un colore ambrato e un’anima artigianale poiché cruda e non filtrata, ricca di sentori tropicali, fruttati e speziati.

Gli abbinamenti più adeguati, secondo la Nazionale Italiana Cuochi, vedono principalmente piatti di pesce come ostriche e acciughe, tuttavia riesce a fungere da perfetto accompagnamento anche con qualcosa di più classico come una pizza, hamburger o un bel piatto di spaghetti aglio e olio. Anche il prezzo è interessante, soprattutto se consideriamo la confezione da dodici bottiglie da 33 cl.

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10. Theresianer India Pale Ale 

 

Il prodotto Theresianer non è sicuramente quello tra i più venduti, soprattutto a causa del prezzo elevato che potrebbe allontanare i consumatori alla ricerca di bevande più a buon mercato, tuttavia non deve essere assolutamente sottovalutato poiché il birrificio triestino ha un’esperienza secolare nel campo, che si può far risalire al 1766.

I mastri birrai della compagnia hanno voluto, con la India Pale Ale, ricreare lo spirito fortemente luppolato che contraddistingueva le birre IPA inglesi del diciassettesimo secolo, ottenendo riconoscimenti importanti per due anni di fila presso la Berlin International Beer Competition. L’amarezza della bevanda ben si sposa con note agrumate e di fiori, creando un equilibrio piacevole che accompagna alla perfezione piatti di pesce come il rombo, formaggi molto stagionati o anche come semplice aperitivo.

La gradazione alcolica non è particolarmente alta, parliamo di 5,8%, inferiore rispetto a quella di altre offerte che abbiamo preso in considerazione, per questo motivo è apprezzata anche come birra da degustazione.

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Origine e uso

 

Storia

La birra ha una storia antichissima e se volessimo risalire indietro nel tempo fino alla sua creazione, probabilmente non riusciremmo a indicare un punto preciso dell’evoluzione umana in cui per la prima volta è stata ottenuta la bevanda tramite fermentazione. Sappiamo però che già gli assiri e i sumeri ne facevano uso e nella loro società era presente la figura del mastro birraio.

Oggigiorno la quantità di birre che potete acquistare è decisamente enorme, ce n’è per tutti i gusti e questo grazie all’enorme popolarità della bevanda alcolica che, con il suo sapore leggermente amarognolo e note aromatiche intense si rivela ideale per accompagnare pasti o anche semplicemente per fare due chiacchiere tra amici.

Nel nostro articolo, però, vogliamo cercare di approfondire la storia di una birra in particolare, ovvero quella che oggi è definita con l’acronimo IPA, che sta per India Pale Ale. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, non è una birra indiana ma è stata definita così per la prima volta dal quotidiano Liverpool Mercury nell’edizione del 30 gennaio 1835. Il termine serviva dunque a catalogare le birre che dovevano essere esportate in India, quando questa era ancora sotto il dominio britannico.

La necessità di creare una birra apposita per l’esportazione nasceva dall’esigenza di conservare in modo adeguato la bevanda durante i lunghi viaggi in mare. La classica birra infatti, quella consumata in madrepatria, deperiva troppo facilmente e la soluzione che gli inglesi trovarono fu di aggiungere maggiori quantità di luppolo, per la sua natura antiossidante. Ciò aumenta sensibilmente anche il volume alcolico, che oscilla dunque per questi prodotti, ancora oggi, tra 5 e 8%. Se volete assaggiarla ma siete indecisi su quale birra IPA comprare, vi invitiamo a dare un’occhiata alle nostre proposte, che potete trovare nel paragrafo precedente.

Mix

La birra IPA, come avete potuto constatare anche leggendo la storia del prodotto, ha una gradazione alcolica superiore rispetto ad altre, per la maggior presenza di luppolo e una fermentazione più lunga, tuttavia ciò non vuol dire che sia inadatta per la creazione di cocktail. I bartender più innovativi hanno deciso di utilizzarla soprattutto per mix estivi, che esaltino le intrinseche noti agrumate e fruttate della India Pale Ale, vediamone dunque alcuni insieme.

Anything Else è un cocktail servito in un bicchiere old fashioned, dove sono stati precedentemente aggiunti cubetti di ghiaccio. Per gli ingredienti avrete bisogno di: rum bianco, bitter, succo di limone, sciroppo di miele e naturalmente la vostra birra IPA preferita. Shakerate tutto insieme e filtrate con un colino nel bicchiere, guarnendo con una scorza o fetta di pompelmo.

Fresco e vibrante è anche il Paloma, che potrete realizzare unendo tequila, succo di pompelmo e limone, entrambi freschi e appena spremuti, un po’ di sciroppo di glucosio e birra IPA per riempire il bicchiere. Il risultato è esplosivo e in grado di rinfrescare anche durante le giornate più calde grazie all’unione degli agrumi.

 

Conservazione

La birra IPA è stata creata per poter durare a lungo, almeno inizialmente. Oggigiorno rientra nella durata standard della maggior parte delle birre tuttavia per evitare che vada incontro a modifiche organolettiche potete osservare delle regole basilari come per esempio evitare l’esposizione diretta ai raggi solari e rispettare le temperature consigliate dai produttori. Generalmente queste oscillano tra gli 8 e i 12° C, quindi il luogo migliore è proprio la classica cantina. In alternativa potete conservarla in un mobile al riparo da sbalzi di temperatura.

 

Valore nutrizionale

Le India Pale Ale hanno un apporto calorico generalmente maggiore rispetto alle birre più classiche, per 100 ml si parla di solito di circa 50 kcal, mentre una Heineken bionda, per fare un paragone diretto, ne contiene 35. Tenendo presente questi valori è importante quindi ricordare che è meglio non esagerare con il consumo di IPA, evitando magari di berne una quantità eccessiva, non solo se si sta seguendo un regime dietetico specifico.

Bere responsabilmente

Ricordiamo infine che per il consumo di alcolici nel nostro paese è necessario aver compiuto i 18 anni di età e, anche se siete maggiorenni, è molto importante bere con consapevolezza, evitando eccessi che potrebbero mettere in pericolo la vostra vita e quella di chi vi sta attorno. Se avete alzato un po’ troppo il gomito vi invitiamo a chiedere ad amici sobri di riaccompagnarvi a casa e in nessuno caso dovreste mettervi al volante se in stato di ebbrezza.

 

 

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