Sazerac
- 5 cl di cognac oppure whisky rye
- 1 cl di assenzio
- 1 zolletta di zucchero
- qualche goccia di Peychaud's bitter
Tutti i segreti per realizzare un ottimo Sazerac secondo la tradizione di New Orleans.
Sebbene dal nome si possa pensare che si tratti di uno dei cocktail francesi nati nel vecchio continente, in realtà il Sazerac cocktail fu creato nell’affascinante territorio di New Orleans, patria della musica jazz, verso la metà del diciannovesimo secolo. Si dice che il primo a realizzarlo sia stato lo speziale Antoine Peychaud, che mescolò gli ingredienti nel suo negozio al numero 437 di Royal Street. Il nome deriva dal tipo di brandy preferito da Peychaud, il Sazerac-de-forge et fils, ed ecco quindi svelato il perché il cocktail ha un nome francese pur non essendo stato creato in Europa.
Il brandy fu poi sostituito con il cognac e il rye whisky americano, semplicemente per reperibilità e prezzi più contenuti, mentre nel 1873 il barista Leon Lamothe aggiunse al mix qualche goccia di assenzio, bevanda estremamente popolare fino al suo bando avvenuto nel 1912.
Preparazione
Il Sazerac IBA si realizza in bicchieri old fashioned ed è necessario riempirne uno con del ghiaccio tritato e tenerlo in fresco mentre si utilizza il secondo per la preparazione. All’interno del bicchiere appoggiate la zolletta di zucchero e bagnatela con due gocce di bitter, mescolandola con un cucchiaino da bartender. Nel bicchiere versate poi il cognac o il rye whisky, a seconda delle vostre preferenze, mescolando leggermente per una decina di secondi circa.
Tornando al bicchiere in fresco, rimuovete il ghiaccio all’interno e versate una minima quantità di assenzio che servirà semplicemente a bagnare il bicchiere, dopodiché aggiungete il cocktail preparato precedentemente e aromatizzate il tutto con una spruzzata di scorza di limone, utilizzando la stessa come decorazione.
Cognac o whisky?
La ricetta originale prevede indubbiamente il cognac, tuttavia chiedere un Sazerac con whisky rye americano non vi procurerà occhiatacce da parte dei bartender poiché questa variante è prevista e anzi, molto amata dagli appassionati. Va da sé che le differenze sono notevoli, se da un lato abbiamo un distillato del vino bianco dall’altro troviamo un’acquavite composta perlopiù da un cereale, la segale.
Cocktail alternativi
Se siete alla ricerca di un altro cocktail con assenzio, potete provare a eseguire l’Assenzio Sour che necessita di 30 ml di gin, 15 ml di assenzio, 20 ml di succo di limone e un cucchiaino di zucchero. Il tutto va versato in uno shaker con ghiaccio e poi servito in un bicchiere raffreddato, una preparazione sicuramente meno elegante del Sazerac ma decisamente più veloce.
Per chi apprezza invece il cognac e le note dolci e morbide, consigliamo un classico come l’Alexander, avrete bisogno di 30 ml di cognac, 30 ml di crema di cacao e 30 ml di panna, il tutto shakerato insieme e servito in un bicchiere da cocktail con una lieve spolverata di cacao come decorazione.
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