I problemi causati dall’eccessivo consumo di alcol

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Con gli alcolici non si scherza perché basta poco per passare dal divertimento a una tragedia. Una cosa è certa, esagerare con l’alcol porta solo guai.

 

Un bicchiere ogni tanto di assenzio venduti online o di altra bevanda alcolica non ha mai fatto male a nessuno. Il problema è quando quel bicchiere diventa due, tre, quattro per aumentare sempre più. L’alcol è come quell’amico che all’inizio ti fa divertire, ti porta in bei posti, conosce la gente giusta ma poi si rivela per quello che è: un bastardo senza scrupoli. 

Ci vuole moderazione, come con tutto nella vita, ma soprattutto consapevolezza. Consapevolezza dei limiti da non superare, consapevolezza delle conseguenze, anche irreparabili perché l’alcol può ucciderti lentamente oppure in un attimo e magari farci andare di mezzo anche chi non c’entra nulla: le cosiddette stragi del sabato sera sono tristemente note. Non stiamo scrivendo questo articolo per fare la paternale a qualcuno, non è questo il nostro compito; abbiamo un’altra missione che è quella di informare.

 

Come agisce l’alcol una volta ingerito

Possiamo citare almeno tre caratteristiche peculiari dell’alcol: è tossico, causa dipendenza ed è potenzialmente cancerogeno. Il suo consumo non apporta un briciolo di beneficio all’organismo, anzi, fa male perché provoca danni diretti alle cellule, in particolare a quelle del sistema nervoso centrale (quindi al cervello) e del fegato. Come emerso dal “Global Status Report on Alcohol and Health”, pubblicato nel 2018 ma facente riferimento ai dati raccolti nel 2016, a causa dell’alcol sono morti intorno ai 3 milioni di persone che rappresentano il 5,3% di tutti i decessi verificatisi in quell’anno.

Vediamo cosa accade nel momento in cui si ingerisce l’alcol; il 20% di questo è assorbito dallo stomaco, l’80%, invece, è assorbito dalla prima parte dell’intestino. L’alcol, quindi, passa nel sangue e successivamente dal fegato al quale spetta il compito di distruggerlo per mezzo dell’alcol deidrogenasi (si tratta di un enzima). Dopo questo processo la sostanza ingerita è finalmente smaltita e non ve n’è più traccia nel sangue. 

I tempi di smaltimento non sono identici per tutti poiché ciò dipende dalle condizioni fisiologiche dell’assuntore. Insomma, lo smaltimento dipende dal sesso, dall’età, dall’etnia persino, oltre che da altre caratteristiche della persona. Detto ciò aggiungiamo che il sistema di smaltimento non è del tutto efficiente nei minori di 21 anni e assolutamente inefficiente per i minori di 16 anni. Superata la soglia dei 65 anni si perde progressivamente la capacità di smaltire l’alcol. In generale le donne hanno 50% in meno di capacità nello smaltire questa sostanza.

 

Quali i danni

L’assunzione di bevande alcoliche è diretta conseguenza o comunque aumenta il pericolo dell’insorgere di molte patologie come la cirrosi epatica, tumori maligni e benigni, pancreatite, depressione, ansia, epilessia, demenza e disfunzioni sessuali. Alle malattie bisogna poi aggiungere quelli che in gergo si chiamano “danni alcol correlati”, ovvero danni causati da comportamenti indotti dallo stato di intossicazione acuta, pensiamo agli infortuni sul lavoro, gesti violenti e atteggiamenti sessuali rischiosi.

Non è finita perché l’alcol è spesso la causa di incidenti stradali e la guida in stato di ebbrezza ha una certa rilevanza nei decessi dei giovani. Nella sola Europa si stima che il 25% dei ragazzi morti tra i 15 e i 29 anni è causa dell’alcol. Per quanto riguarda il genere femminile nella stessa fascia di età, i decessi sono del 10%.

Una delle prime patologie connesse all’alcool è la crisi di astinenza. Si tratta di una patologia reversibile la cui durata e intensità è soggettiva. In suddetta crisi influenzano il periodo di assunzione della bevanda alcolica, la quantità e il tipo. Un consumo continuativo e in gran quantità di alcolici causa effetti paragonabili a quelli derivanti dal consumo di sostanze psicotrope, quindi induzione alla dipendenza sia fisica sia psichica nonché assuefazione oltre a una serie di disturbi del comportamento. Come si riconosce una crisi di astinenza? Sintomi tipici sono tremori, ansia, sudorazione, cefalea, disturbi dell’umore, cefalea, nausea, vomito, crisi epilettiche e finanche il delirium tremens.

Ci sono, poi, le patologie organiche alcol correlate che interessano l’apparato gastro enterico come, a titolo di esempio, la gastrite, l’esofagite, epatite cronica o acuta, cirrosi e tumori come già detto in precedenza. Abbiamo accennato anche alle patologie riguardanti il sistema nervoso centrale e periferico, in particolare polinevriti e atrofia cerebrale, ma anche il sistema cardiovascolare è esposto a rischi con l’aumento delle probabilità di soffrire un infarto miocardico, vasculiti, tromboflebiti. 

Non è finita, chi consuma troppo alcol mette a rischio il sistema endocrino riproduttivo, quindi, impotenza e infertilità ma anche riduzione del desiderio sessuale, problemi che potrebbero anche diventare irreversibili.

 

Alcol e gravidanza

Lo sanno tutti o almeno dovrebbero saperlo tutti: le donne in stato interessante non devono assumere bevande alcoliche altrimenti si espone il bambino al rischio di essere affetto da ritardo mentale e non solo. L’etanolo è in grado di attraversare la placenta compromettendo lo sviluppo del feto limitandone la crescita, il peso e causando danni al sistema nervoso centrale. Bere durante la gravidanza significa aumentare le probabilità che il nascituro soffra di un deficit di attenzione, problemi di memoria e comportamenti impulsivi.

Meno si beve meglio è

È dimostrato che l’alcol aumenta esponenzialmente il pericolo di sviluppare più di duecento patologie, ciò rende impossibile identificare quali livelli di consumo non comportino rischi per il bevitore. Possiamo prendere a prestito una massima della comunità scientifica “meno è meglio” ma volendo definire ugualmente dei parametri allora bisogna tenere conto della frequenza e della quantità di alcolici ingeriti, l’assunzione durante i pasti, sesso ed età, la tollerabilità alle bevande alcoliche in base allo stato di salute e l’assunzione di medicinali. Bere alcolici fuori dai parametri comporta danni acuti o cronici.

 

 

 

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