I trucchi per preparare un ottimo limoncello

Ultimo aggiornamento: 28.04.24

 

Stanchi del gusto artificiale del limoncello che comprate al supermercato? Vi diamo alcune dritte per produrlo in casa. 

 

Il limoncello è un liquore fortemente legato alla tradizione culinaria campana e in particolare quella napoletana, sebbene le sue origini non siano tanto da rintracciarsi nella metropoli partenopea ma in provincia. Dove esattamente? Difficile dirlo perché in merito c’è un’autentica lotta campanilista: sono ben tre le città che si contendono la paternità della famosa bevanda alcolica tanto è vero che ci piace parlare del “Triangolo del limoncello” i cui vertici sono Sorrento, Amalfi e Capri, tre luoghi di forte attrattiva turistica che ogni anno sono visitati da tantissima gente proveniente da tutto il mondo ed è qui che probabilmente hanno il loro primo incontro con il miglior limoncello

Ne restano affascinati a tal punto da fare scorte per parenti e amici, anche se poi durante il viaggio di ritorno in molti ci ripensano e se lo tengono tutto per loro. Quando un prodotto tipico è buono, ahinoi può essere vittima di imitazioni. Sapevate, per esempio, che esiste una variante fatta con i limoni della California? Cosa volete, in fatto di cibo e bevande ci copiano di tutto ma lasciamo da parte questi discorsi.

 

Limoncello industriale o fatto in casa

Con il crescere della fama del limoncello si è moltiplicata la sua produzione industriale, cosa che in vero gli ha fatto perdere parte delle sue qualità e del suo gusto. Se oggi stappiamo una bottiglia della grande produzione non di rado si avverte un sapore artificiale tanto è vero che c’è il dubbio che non tutti gli ingredienti siano naturali. Il confronto poi tra il limoncello fatto in casa e quello che si può comprare al supermercato è tutto a vantaggio del primo e a ben dire visto che quello preparato artigianalmente prevede pochi e semplici ingredienti del tutto naturali.

I trucchi per la preparazione del limoncello

Preparare il limoncello non è cosa complicata tuttavia c’è qualche pratico trucco che consente di avere un buon risultato. Cominciamo dal primo segreto ovvero la scelta dei limoni. Lo abbiamo detto in precedenza c’è una disputa in atto e senza via d’uscita circa l’origine del limoncello, disputa nella quale non vogliamo entrare tuttavia da più parti abbiamo sentito dire che con i limoni di Capri il limoncello viene meglio. 

Sarà vero? Secondo noi dovreste essere voi a giudicare usando oltre quelli di Capri anche quelli di Amalfi e Sorrento, naturalmente in occasioni diverse. A parte l’origine, è molto importante scegliere i limoni con cura, optate per quelli più belli e freschi, se poi avete una vostra pianta tanto di guadagnato. Selezionati i migliori limoni, è importante pulire la scorza con grande cura, va eliminata qualsiasi impurità, se necessario usate anche una spazzola da cucina.

Il secondo trucco riguarda il modo corretto di pelare la buccia dei limoni. Non usate il coltello bensì un pelapatate poiché vi permette di ottenere delle scorze fini e cosa fondamentale, non asportare anche la parte bianca che renderebbe il limoncello amaro, questa è la causa principale del fallimento di quanti si dedicano per la prima volta alla produzione del limoncello.

 

L’importanza della componente alcolica

Il limoncello dovete berlo voi, al massimo qualche amico o parente, pertanto non lesinate sull’acquisto dell’alcool, deve essere di buona qualità, anche se ciò comporta pagare qualcosa in più, tuttavia anche questo è un piccolo trucco per ottenere un buon limoncello. L’alcol a 90° deve essere versato in un contenitore a chiusura ermetica, quindi vanno aggiunte le scorze di limone. Chiudete tutto e lasciate macerare. 

Ora la tradizione vuole che il periodo di macerazione sia di 30 giorni tuttavia, e qui siamo a un altro trucco, può bastare molto meno a estrarre tutte le caratteristiche aromatiche e gli oli essenziali. Quanto? Appena tre giorni. Ora sta a voi decidere se aspettare tanto tempo oppure no, ma ricordate che la cosa importante è conservare il recipiente lontano da fonti di calore e dalla luce, a tale scopo potete avvolgere il recipiente in un panno.

Trascorso il tempo necessario alla macerazione delle scorze di limone c’è da preparare lo sciroppo, questo richiede due semplicissimi ingredienti: acqua e zucchero. Per quanto riguarda il dosaggio è di 600/700 grammi per litro d’acqua tuttavia se volte un liquore meno dolce, potete usare meno zucchero. Il tutto va messo una pentola al fine di portare lo sciroppo a ebollizione. Una volta che lo sciroppo si è raffreddato, va aggiunto alle scorze di limone e all’alcool. Adesso sì che vi conviene aspettare un bel mesetto. Anche in questo caso il contenitore deve essere sistemato lontano dalle fonti di calore e al buio. Durante questi 30 giorni, di tanto in tanto date una mescolata al vostro limoncello.

Gli ultimi passaggi

A questo punto il limoncello va filtrato, a tale scopo vi serve un colino ma prima dovete procurarvi delle bottiglie. Tali bottiglie vanno sterilizzate poiché batteri e germi potrebbero alterare il vostro limoncello. Vediamo come fare la sterilizzazione. La prima operazione prevede il lavaggio delle bottiglie con acqua calda e detersivo. Fatto ciò immergete le bottiglie in un pentolone e copritele con acqua corrente, portate l’acqua a ebollizione. 

È importante non mettere nella pentola le bottiglie quando l’acqua è già bollente in quanto lo shock termico potrebbe provocare la rottura. Quando l’acqua bolle le bottiglie possono urtarsi, se il rumore vi infastidisce potete avvolgerle in uno straccio. Raggiunta l’ebollizione attendete altri cinque minuti poi spegnete il fuoco. Attendete mezz’ora circa, togliete le bottiglie dall’acqua e fatele asciugare. Ora sì che potete filtrare al loro interno il limoncello. Ricordate di tenere la bevanda in un luogo asciutto, chi lo desidera può tenerla anche nel congelatore, il limoncello non si congelerà.

 

 

 

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