Un vino rosato in grado di conquistare il palato degli esperti del settore grazie alle sue note floreali e fresche. Il Cerasuolo d’Abruzzo è una realtà tutta italiana da scoprire, vediamo quindi insieme le caratteristiche e gli abbinamenti di questo vino.
Cerasuolo d’Abruzzo, l’eclettico rosè
Il Cerasuolo d’Abruzzo, proprio come suggerisce il nome stesso, è un vino fermo proveniente dall’omonima regione italiana. Nasce da uve Montepulciano e si è guadagnato il titolo di vino DOC, acronimo che sta per Denominazione di Origine Controllata. Questa sigla è molto fraintesa e bisogna quindi spendere qualche parola per spiegare bene di cosa si tratti, non è infatti un marchio ma è una denominazione enologica che indica con certezza non solo la zona in cui il vino viene prodotto ma anche che la realizzazione stessa sia conforme al disciplinare approvato dal relativo decreto ministeriale. Il vino Cerasuolo, per ottenere tale certificazione, è stato sottoposto ad analisi accurate che gli hanno permesso di fregiarsi della dicitura.
Che tipo di vino è il Cerasuolo?
Quando si parla di vino Cerasuolo d’Abruzzo si fa riferimento a un rosato, dalle tonalità ciliegia. Il frutto è chiamato in dialetto abruzzese “cirice” o “cirasce” e da questo mutua il nome “Cerasuolo“, che potrebbe essere quindi tradotto in italiano come “ciliegino”. All’assaggio rivela una notevole freschezza e un’acidità che oscilla tra 5,5 e 6 g/l, mentre il volume alcolico non supera il 13%. Il profumo che lo contraddistingue è quello di frutta fresca rossa e sul finale lascia note floreali.
Migliori Cerasuolo Abruzzo
Non tutte le bottiglie di Cerasuolo sono uguali, bisogna quindi fare un distinguo per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Di seguito vi suggeriamo le migliori che potete trovare sul mercato, anche se non necessariamente le più economiche in commercio. Tra le bottiglie più apprezzate abbiamo il Cerasuolo d’Abruzzo Leonate, prodotto dall’azienda agricola Angelucci, con sede a Pescara. Come da tradizione è un rosato fermo e secco, dalla buona acidità e profilo organolettico classico, con sentori di frutta e fiori.
A seguire abbiamo invece il Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo, della casa vinicola Barone Cornacchia, situata anch’essa in Abruzzo e precisamente in provincia di Teramo. Cerasuolo Valentini è forse uno dei più famosi, la cantina dell’azienda si trova a Loreto Aprutino, nei pressi di Pescara. Cosa lo rende diverso dagli altri? Innanzitutto l’acidità superiore alla media ma anche il grado alcolico marcato che viene però camuffato dall’elevata freschezza del rosè. Secondo gli esperti del settore è un’esperienza indimenticabile, soprattutto se siete alla ricerca di un Cerasuolo leggermente differente.
Altre opzioni valide includono il Cerasuolo Fonte Cupa, della casa vinicola Camillo Montori, con sede a Teramo, e il Cerasuolo d’Abruzzo della Cantina Colle Moro, situata invece a Chieti. La differenza tra i produttori menzionati, se escludiamo il Valentini che è probabilmente tra i più ricercati, è relativa principalmente alla quantità produttiva, alcuni dei produttori come Angelucci sono piccole realtà con un quantitativo di bottiglie limitato mentre Colle Moro ha una produzione di circa 30.000 bottiglie di Cerasuolo. Qualora abbiate dubbi sul prezzo, non perdetevi d’animo e leggete il prossimo paragrafo.
Cerasuolo d’Abruzzo prezzo
Abbiamo visto numerosi produttori di Cerasuolo, ma qual è il prezzo di una bottiglia di rosato? La maggior parte rientra in una fascia abbordabile, che non supera spesso i 10 euro, tuttavia esistono alcune eccezioni, soprattutto se si opta per produzioni di tipo “bio” che potrebbero quindi avere un costo maggiore. In linea di massima, comunque, potrete gustarvi una bottiglia di Cerasuolo senza troppo impegno e nei prossimi paragrafi vi aiuteremo a capire gli abbinamenti migliori per fare un figurone con amici e parenti.
Abbinamenti
Un vino come il Cerasuolo necessita di cibi specifici per essere valorizzato al meglio, la sua natura fresca e non eccessivamente alcolica è perfetta per leggeri aperitivi, ma si comporta egregiamente anche con antipasti a base di formaggi delicati, primi piatti come risotti e secondi a base di pesce di lago (in salsa o alla griglia) e arrosti di carni bianche. Provenendo dal territorio abruzzese, è naturale che gli abbinamenti includano piatti locali, come per esempio il brodetto alla pescarese, realizzato con olio, aceto, peperoni dolci e pescato locale stagionale come rospo, scorfano, mazzolino e polipetti.
Ricetta brodetto alla pescarese
Abbiamo deciso di includere la ricetta del brodetto alla pescarese, qualora vogliate realizzare questo piatto per servirlo ai vostri commensali insieme a una buona bottiglia di Cerasuolo (che ricordiamo, come i vini bianchi, non necessita di decanter).
In un tegame create un fondo di olio e aggiungete i peperoni dolci essiccati, lasciate dunque soffriggere per alcuni minuti e poi abbassate la fiamma, a scelta potrete rimuoverli o lasciarli nel tegame prima di aggiungere il pesce. Versate un po’ di aceto e acqua e alzate la fiamma fino a far bollire, momento in cui potrete versare all’interno del tegame anche il pesce accuratamente pulito.
Ricordate che il pesce richiede tempi di cottura diversi, per esempio il rospo e lo scorfano saranno pronti in meno tempo rispetto ai polpi, qualora si tratti di un mix aggiungete prima questi ultimi, in modo da avere una cottura uniforme. Dopo 20 minuti circa il brodetto sarà pronto e potrete servirlo con un bel calice di Cerasuolo e delle fette di pane rigorosamente abbrustolito.
Gelatina di Cerasuolo
Il Cerasuolo può essere utilizzato anche per cucinare, infatti alcuni professionisti hanno realizzato il roastbeef con gelatina di Cerasuolo. Per la preparazione bisogna rosolare la carne in padella, evitando di creare buchi sulla superficie per far sì che i succhi restino all’interno, mantenendo la carne morbida.
Per la gelatina invece dovrete tagliare delle mele a cubetti e aggiungere 250 ml di vino in un tegame, cuocendole lentamente con limone e zucchero. Aggiungere altri 250 ml di Cerasuolo in cottura e mescolare lentamente fino a quando il composto non sarà rappreso, lasciate poi raffreddare prima di servirlo con il roastbeef.
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