Il miglior Brandy

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Conclusione

 

Le nostre selezioni dei migliori brandy

 

Per capire come scegliere un buon brandy bisogna analizzare i diversi prodotti disponibili sul mercato e avere un minimo di conoscenza in materia. Se sapete poco o nulla riguardo questo liquore, però, potete affidarvi alle nostre recensioni dei migliori brandy del 2024 che trovate direttamente qui in basso.

 

1. Metaxa Brandy 12 Stelle 700 ml

 

Tra le offerte che hanno convinto maggiormente i consumatori abbiamo quella del brand greco Metaxa, che opera nel settore fin dal 1888. Il brandy 12 Stelle si presenta con un colore ambrato, dalle note spiccate di buccia d’arancia, caffè, cioccolato e rovere tostato. 

Queste si mantengono anche all’assaggio quando al palato si liberano aromi di frutta secca, arancia e spezie che persistono anche sulle note finali. Può essere bevuto liscio, on the rocks o anche mescolato insieme ad altri ingredienti per la creazione di cocktail classici a base di brandy.

La confezione prevede un astuccio di colore blu, molto elegante e adatta come idea regalo per un amante della bevanda. Il costo non è tra i più elevati della nostra lista, fattore per cui i consumatori che hanno avuto modo di assaggiarlo sono concordi nel sostenere che si tratta di un prodotto degno di nota e che non dovrebbe mai mancare nella propria collezione.

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2. Cardenal Mendoza Brandy de Jerez Solera Gran Reserva 70 cl

 

Il brandy Cardenal Mendoza è uno dei più venduti online e questo successo può essere ascrivibile non solo al suo prezzo contenuto, ma anche al fatto che si tratta di un prodotto “de Jerez”, ovvero proveniente dalla regione spagnola che ha ottenuto la denominazione origine controllata per questo tipo di alcolico.

La bottiglia è una Solera Gran Reserva, con invecchiamento medio di circa 15 anni, periodo durante il quale la bevanda riposa in botti secondo il sistema Solera. Non esiste una chiara indicazione su tale informazione poiché il sistema stesso prevede il passaggio del liquido in botti diverse e queste ultime conservano un po’ di brandy delle annate precedenti, quindi l’unione di giovane e vecchio dà vita a una complessa stratificazione che è possibile poi notare solo al palato.

Con sentori di frutta secca e rovere, si conferma morbido ed equilibrato all’assaggio, rivelandosi una scelta più che soddisfacente per chi apprezza i brandy spagnoli.

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3. Torres 10 Imperial Brandy 0,7 l

 

Il brandy non è utilizzato solo per il consumo liscio o con cocktail ma si sfrutta anche per la realizzazione di dolci. Se state cercando il prodotto più economico proprio per tale declinazione, allora l’Imperial Brandy di Torres, azienda attiva fin dal 1870, potrebbe fare esattamente al caso vostro.

Come la maggior parte dei produttori spagnoli, anche Torres sfrutta il metodo Solera per la produzione del brandy in questione, con invecchiamento medio di circa 10 anni in botti di rovere americano. Il risultato è un prodotto estremamente profumato e aromatico, in alcuni casi forse un po’ troppo. 

Gli amanti della bevanda potrebbero trovarlo un po’ stucchevole già dopo qualche bicchiere, andrebbe quindi preferibilmente utilizzato per la realizzazione di cocktail o, volendo, bevuto in accoppiata con pasticceria secca, in modo da bilanciarne le note organolettiche. Sconsigliato però per chi cerca qualcosa di complesso e che possa sorprendere un bevitore smaliziato.

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4. Williams & Humbert Brandy Gran Duque d’Alba 700 ml

 

Una delle compagnie più prestigiose la cui storia inizia circa 130 anni fa, quando l’azienda fu fondata da Sir Alexander Williams e Arthur Humbert nel 1877. Tra i loro prodotti è possibile trovare vini e distillati di vario tipo, tra cui spicca il Gran Duque d’Alba, facente parte dei popolari brandy de Jerez.

Si realizza a partire da vini bianchi Palomino e Airen, che vengono prima distillati e poi lasciati a invecchiare nelle “holandas”, ovvero botti di quercia americane ex-oloroso sherry. Usando poi il sistema Solera vengono trasferite in altri contenitori fino a quando non raggiungono la completa maturazione, con un colore scuro pari al mogano e una complessità di aromi e note di vaniglia.

Secondo quanto riferito dai consumatori, il prodotto si rivela una buona scelta per tutti gli amanti del brandy, soprattutto chi apprezza le proprietà restituite dal metodo di invecchiamento Solera. Il prezzo è in linea con quanto ci si aspetterebbe, rientrando quindi in una fascia intermedia.

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5. Osborne Carlos I Solera Gran Reserva Brandy de Jerez 70 cl

 

Analizziamo ancora un altro brandy de Jerez, stavolta proposto dalla compagnia spagnola Osborne. Il Carlos I fa parte dei prodotti Solera Gran Reserva, divenuto uno standard che tutti i consumatori cercano. Il vino utilizzato è quello proveniente dalle uve Airen, distillato secondo il metodo artigianale e poi trasferito in botti di quercia americana ex-sherry. 

Il prodotto in questione ha vinto anche riconoscimenti internazionali come la Wine & Spirit Competition, aggiudicandosi la medaglia d’argento nel 2018 e quella di bronzo nella International Spirits Challenge dello stesso anno. Il colore tende all’ambrato, con guizzi dorati, mentre al naso è possibile avvertire cacao e vaniglia.

Sebbene sia maggiormente apprezzabile da solo, come drink da meditazione, è possibile associarlo anche ad altre bevande per ottenere cocktail classici. L’astuccio dalla doppia cromìa ha finiture di pregio che lo rendono un ottimo regalo per appassionati. Presentandovi con una di queste bottiglie a una cena tra amici avrete un successo assicurato.

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6. Torres Jaime I Brandy

 

Effettuando una rapida comparazione con quanto visto finora, salterà subito all’occhio un dettaglio non da poco: il prezzo. Il brandy proposto da Torres è infatti uno dei più costosi della nostra lista, tuttavia, i motivi sono molteplici. Innanzitutto si presenta in un astuccio estremamente originale, quasi a ricordare un’opera d’arte concettuale contemporanea, e persino la bottiglia assume delle forme tortuose e ricche di personalità. 

Ma come si comporta invece il contenuto della stessa? Ebbene il Jaime I è ottenuto con il metodo Solera, tra cui vi sono botti vecchie di ben 30 anni, fattore che conferisce un gusto speziato con note di cocco e frutta secca. Il finale è persistente e lascia sul palato una sensazione vellutata molto apprezzata dagli amanti della bevanda.

Se non sapete quale brandy comprare per fare un regalo, allora l’opzione migliore della nostra classifica è sicuramente il Jaime I di Torres, tuttavia bisogna considerare anche che si tratta di un vero e proprio investimento, non adatto dunque per chi vuole spendere quanto meno possibile.

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7. Gran Reserva 1866 Brandy 700 ml

 

Il brandy 1866 potrebbe passare quasi per una produzione di scarso valore a causa della bottiglia leggermente anonima, tuttavia, questo pensiero sarebbe un vero e proprio errore di valutazione. 

Si sa che l’abito non fa il monaco, ed è proprio questo il caso, dal momento che il prodotto si rivela in realtà un ottimo brandy di fascia medio-alta, così come tra l’altro testimonia anche il prezzo, superiore in alcuni casi anche a brandy considerati come vere e proprie eccellenze. Il tempo di invecchiamento in botti, usando il metodo Solera, è stimato intorno ai 12 anni in botti di rovere americano.

Secondo i pareri degli acquirenti che hanno avuto modo di provarlo è un’ottima scelta se amate il classico gusto di brandy spagnoli, con una notevole armonia e morbidezza resa possibile dalla lunga esperienza dei produttori attivi nel campo da oltre 100 anni.

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8. Lepanto Brandy de Jerez Gran Reserva 70 cl

 

Restiamo ancora in tema di brandy spagnolo de Jerez con quello proposto dalla compagnia Lepanto. Si tratta di un liquore ultra-premium, realizzato con uve Palomino e invecchiato per un periodo minimo di 12 anni di cui 9 trascorsi in botti Tio Pepe ex-sherry, mentre altri 3 in contenitori ex-Matusalem. 

Secondo i consumatori che hanno avuto modo di provarlo, questo Gran Reserva dà il meglio di sé quando consumato da solo, on the rocks oppure accompagnato da formaggi stagionati, in modo da riuscire a sprigionare tutte le sue caratteristiche organolettiche.

La confezione si rivela particolarmente curata, con un’apertura frontale che lascia intravedere la bottiglia e un cordoncino laterale che funge da manico per il trasporto: simpatica ed elegante per chi fosse alla ricerca di un’idea regalo. Per scoprire dove acquistare una confezione di brandy Lepanto non dovete far altro che cliccare sul link in basso, che vi riporterà alla pagina relativa.

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9. Ararat Akhtamar Brandy 10 anni 50 cl

 

Tra i prodotti venduti online spicca senz’altro anche questo brandy proveniente dall’Armenia. La distilleria Ararat è decisamente antica, fu infatti fondata nel 1887 da Nerses Tairyan e segue tecniche di produzione classiche. Il brandy Akhtamar invecchiato dieci anni è una delle offerte più peculiari della compagnia, con un sapore ricco e note alternative rispetto a prodotti nostrani, con aromi di nocciola, prugna secca, vaniglia e cera d’api. 

Per chi volesse assaggiare qualcosa di diverso, ma sempre dalla qualità elevata, potrebbe trattarsi della scelta migliore. Anche se il prezzo non è dei più bassi, rientra comunque nella media e può dunque essere acquistato senza investimenti particolarmente consistenti.

Per la sua distillazione viene usato unicamente vino armeno, lasciato poi a riposare in botti di quercia per almeno tre anni, dove si mescola con altri in un metodo di invecchiamento simile a quello spagnolo Solera.

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10. Stravecchio Branca Brandy 1 l

 

Concludiamo con un prodotto italiano, realizzato dalla nota distilleria Branca, attiva nel campo dalla metà del 1800. Per la distillazione sono usate diverse acquaviti, con invecchiamento variabile che va da un minimo di tre a un massimo di dieci anni, il tutto in botti madre di rovere da cui acquisiscono le classiche note legnose e di frutta secca, chiaramente percepibili non solo al naso ma anche al palato. 

Il brandy Stravecchio può essere consumato sia liscio, sia on the rocks, sia come base per realizzare cocktail originali grazie alle sue caratteristiche eclettiche e versatili. Come se non bastasse, si tratta di un articolo venduto a prezzi bassi, soprattutto se consideriamo che la bottiglia è quella da un litro. Avrete così il vostro liquore preferito sempre a portata di mano.

Non sarà il miglior brandy artigianale che possiate trovare sul mercato, tuttavia ha un rapporto qualità/prezzo da non sottovalutare.

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Origine e uso

 

Storia

Il brandy, il cui nome deriva probabilmente dall’olandese “brandewijn”, è uno dei distillati più antichi, realizzato direttamente dal vino. Non ha un’origine precisa poiché in qualsiasi luogo venga coltivata l’uva e realizzato del vino, può essere prodotto anche del brandy, tuttavia a esportarlo e renderlo famoso nel mondo furono proprio gli olandesi nel diciassettesimo secolo. Oggigiorno i più noti produttori di brandy sono gli europei, anche se in paesi come la Francia, per esempio, il brandy ha anche altri nomi, come cognac.

Tale bevanda può essere poi a sua volta suddivisa in altre sottocategorie in base al tempo passato a invecchiare in botti. Per i brandy che sono stati a riposo per circa due anni si usa la sigla “A.C.”, per quelli fino a quattro anni si usa l’altisonante “Napoleon”, a salire poi, ci si riferisce ai brandy invecchiati fino a cinque anni con il termine “Very Superior Old Pale”, o anche V.S.O.P., fino a sei anni con “Extra Old”, in italiano Stravecchio e “Hors d’Age” per quelli superiori ai sei anni.

Per quanto riguarda i brandy spagnoli bisogna fare invece alcune precisazioni poiché troviamo per esempio i brandy Solera, invecchiati meno rispetto agli altri, e che possono andare da un minimo di sei mesi a poco più di un anno. Va citato, per completezza di informazioni, anche il brandy de Jerez. Possono fregiarsi di questo titolo solo i distillati realizzati nell’omonima regione spagnola, tutelati dal marchio DOC, ovvero di denominazione origine controllata.

 

Mix

La quantità di cocktail che è possibile realizzare con il brandy potrebbe riempire un libro intero, ci limiteremo quindi qui a sottolineare qualche ricetta classica e qualche nuovo esperimento che potete provare anche se non siete barman provetti.

Tra i cocktail più classici che tutti dovrebbero conoscere e provare almeno una volta abbiamo il Metropolitan, semplice ed elegante, realizzato con brandy, vermouth dolce, mezzo cucchiaino di sciroppo e due gocce di angostura, servendo il tutto in un bicchiere con una ciliegia.

Per chi ama i mix che fungono anche da dessert è possibile riprodurre il Brandy Alexander, che prevede l’aggiunta di 2 cl di brandy o cognac, 2 cl di crema di cacao scura e 2 cl di crema di latte, mescolando tutto all’interno di uno shaker con cubetti di ghiaccio, agitate e poi servite nel classico bicchiere da cocktail.

Ritornando su ricette classiche, troviamo lo Champagne Cocktail, dove la bevanda frizzantina delle celebrazioni incontra il meditativo brandy. Con l’aggiunta di una zolletta di zucchero, qualche goccia di angostura e fette d’arancia per guarnire, riuscirete a colpire i vostri ospiti.

 

Conservazione

Per far sì che la propria preziosa bottiglia non perda tutte le proprietà tanto apprezzate, bisogna conservarla nel modo opportuno. Va quindi sottolineato che il brandy, come altri distillati, non tollera molto bene i cambi di temperatura. Non bisogna quindi conservarlo in frigo né tantomeno lasciare il liquore in luoghi caldi poiché l’alcol finirebbe con l’evaporare. Bisogna cercare dunque di mantenere il brandy a una temperatura che vada tra i 6 e i 13 gradi centigradi.

Pur trattandosi di un prodotto del vino, non va conservato in orizzontale come questo ma la bottiglia deve essere sempre tenuta in posizione verticale, avendo cura di non far entrare aria all’interno, soprattutto se pensate di conservarla a lungo, come per esempio un paio di mesi.

Infine, ricordate di non esporla direttamente ai raggi solari dal momento che gli ultravioletti possono cambiare le proprietà organolettiche della bevanda, rovinando permanentemente il bouquet tanto ricercato dai produttori e dai consumatori.

 

Valore nutrizionale

Il brandy, così come il cognac, non si differenzia molto rispetto ad altri superalcolici se parliamo di calorie assunte. Per circa 100 grammi di prodotto ci si aggira intorno alle 230 kcal, costituite principalmente da alcol e carboidrati. Non c’è bisogno di una scheda tecnica per capire che non è una bevanda sana da consumare abitualmente ma che dovrebbe essere relegata alle occasioni speciali e comunque bevuta sempre con una certa moderazione.

Bere responsabilmente

Chi non è maggiorenne non dovrebbe assolutamente consumare alcol ma non sono solo questi ultimi a dover avere un approccio cauto a tali bevande, ma soprattutto gli adulti che spesso e volentieri tendono a eccedere senza rendersene conto. Il brandy, così come altri alcolici da meditazione, vanno centellinati, per poter assaporare tutte le loro note aromatiche. Inoltre, il consumo moderato eviterà anche problemi fisici ma soprattutto con la legge qualora dobbiate mettervi al volante.

 

 

 

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