Il miglior vermouth

Ultimo aggiornamento: 29.03.24

 

 

Le nostre selezioni dei migliori vermouth

 

Il vino aromatizzato in questione è un’eccellenza italiana, per la precisione piemontese, consumata e apprezzata in tutto il mondo. Se volete assaggiare questo prodotto, ma non sapete come scegliere un buon vermouth, potete fare affidamento sulla nostra classifica. Abbiamo infatti selezionato appositamente per voi i migliori vermouth del 2024 tra quelli venduti online e potete trovare le nostre recensioni nella sezione qui in basso.

 

Vermouth rosso

1. Martini Riserva Vermouth Rubino

 

Si tratta del miglior Vermouth dell’anno per rapporto qualità-prezzo, un’ottima soluzione se volete risparmiare senza però rinunciare a una bevanda di buon livello. La Riserva Rubino di Martini colpisce proprio per il suo colore acceso che si presenta benissimo in bicchieri e calici. Nonostante sia preferibile usarlo per preparare ottimi cocktail, questo Vermouth risulta molto piacevole anche da liscio e on the rocks. 

La preparazione della bevanda segue i metodi della tradizione piemontese, nello specifico di Pessione, il luogo di origine del Martini. Il Vermouth si combina perfettamente con un po’ di acqua tonica e tre acini di uva rossa. All’olfatto si rivela speziato, con un aroma intenso che anticipa il gusto pieno e avvolgente che accoglie il palato con note di erbe molto piacevoli. Molto bella anche la bottiglia che si presta come idea regalo per un appassionato di Martini.

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Vermouth Carpano

2. Carpano Antica Formula Vermouth 1 l

 

Per chi conosce la storia del vermouth, il nome Carpano balzerà subito all’occhio. Si tratta proprio dell’inventore della bevanda che nel 1786 creò per la prima volta questa miscela aromatizzata. La bottiglia Antica Formula è proprio ciò che ci si aspetterebbe, ovvero un elogio alla classica realizzazione, con ingredienti come lo zafferano, proveniente dagli altipiani dell’Iran; l’assenzio piemontese e della Valle D’Aosta e lo zucchero bruciato, realizzato tramite semplice riscaldamento senza l’aggiunta di additivi.

Il risultato è un liquido dal colore bruno, con note aromatiche di vaniglia, spezie, mandorle e chiodi di garofano. Al palato invece si può apprezzare il suo gusto morbido che complementa al meglio cibi come cioccolato e datteri. 

Se siete alla ricerca di un prodotto quanto più classico possibile, che vi possa far scoprire l’origine della bevanda, allora non potreste scegliere un miglior vermouth. Il prezzo potrebbe rivelarsi più elevato della media, tuttavia, secondo quanto riferiscono gli acquirenti vale la pena investire su questa bottiglia.

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Vermouth Cocchi

3. Cocchi Vermouth 75 cl

 

Giulio Cocchi, storico di Torino, creò 120 anni fa una ricetta originale per il vermouth, riproposta in questa bottiglia che oggigiorno è apprezzata in tutto il mondo, soprattutto sul suolo statunitense. Le botaniche prevedono l’immancabile artemisia, la china calissaia, l’arancio amaro e il rabarbaro, tra le tante, che conferiscono oltre al sapore speziato anche il colore bruno.

A queste si aggiunge poi lo zucchero, in diverse consistenze per creare un sapore morbido senza l’uso della vaniglia, molto presente in altre bottiglie. Se volete creare cocktail di alto profilo, sorprendendo i vostri ospiti, si rivela un’aggiunta preziosa alla vostra collezione.

Secondo i pareri espressi dai consumatori è uno dei migliori vermouth piemontesi attualmente in circolazione, in grado di competere con noti brand di Torino che si contendono il primato nel settore. L’unica pecca è nella bottiglia, un po’ troppo semplice secondo alcuni e che potrebbe quindi rivelarsi poco adatta come idea regalo.

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Vermouth bianco

4. Martini Vermouth Bianco 1 l

 

Per chi fosse alla ricerca di un vermouth a prezzi bassi, l’opzione Martini Vermouth Bianco potrebbe essere quella più adatta alle proprie esigenze. La bevanda viene realizzata a partire dal vino Trebbiano, emiliano, e quello Catarratto, proveniente invece dalla Sicilia, a cui vengono poi aggiunte le erbe aromatiche tra cui i fiori bianchi di vaniglia, da cui prende la colorazione.

Grazie alle sue forti note floreali ed elevata dolcezza, il Vermouth Bianco trova la sua principale applicazione in cocktail e difficilmente viene servito liscio.

Tra i mix più gettonati è possibile trovare la semplice aggiunta di acqua tonica e una fetta di limone, fino a quelli più strutturati come il Royale Bianco, che vede l’aggiunta di prosecco, lime e menta, o il Martini Spritz, perfetto per l’aperitivo e che prevede 4 cl di Martini Bianco, 6 cl di prosecco e soda, guarnito poi prima di servire con foglie di menta fresca.

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Vermouth dry

5. Noilly Prat Vermouth Dry 750 ml

 

Non esistono però solo prodotti italiani ma, tra le offerte che analizziamo, è presente anche una bottiglia di vermouth secco realizzato dai francesi di Noilly Prat. Il brand prende il nome dall’erborista Joseph Noilly che nella prima decade del diciannovesimo secolo realizzò la ricetta per la produzione di questo vermouth. 

Il vino utilizzato proviene dai vitigni a bacca bianca della Marseillan, nel sud della Francia, per la precisione i picpoul de pinet e clairette. La liste delle erbe e gli aromi utilizzati è ancora oggi custodita gelosamente ma sappiamo che tra queste vi sono camomilla, noce moscata, chiodi di garofano e buccia d’arancia.

Può essere consumato sia da solo, in un bicchiere con ghiaccio e una scorza di limone, sia come base per cocktail. In entrambi i casi riesce a restituire un sapore originale e leggermente diverso dai vermouth italiani, una buona scelta per chi ha intenzione di assaggiare un prodotto che non ha paura di uscire fuori dagli schemi.

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Vermouth Del Professore

6. Del Professore Vermouth Rosso 75 cl

 

L’azienda piemontese realizza due tipologie di liquori: vermouth e gin. Nella prima categoria troviamo tutte le varietà possibili, tra cui il rosso qui analizzato. Per la sua produzione viene utilizzato il vino Nebbiolo, a bacca nera, che invecchia in barrique di rovere per sei mesi, insieme agli ingredienti chiave come assenzio e chiodi di garofano, a cui si aggiungono menta alpina, macis e genziana.

Il modo migliore per la sua consumazione è liscio, accompagnato magari da cioccolato o chicchi di caffè. Tuttavia, risulta ideale anche per cocktail, ed è possibile realizzare per esempio l’Americano Del Professore, con 4 cl di Vermouth Rosso, 2 cl di bitter e soda ghiacciata, il tutto versato in un bicchiere “old fashioned” a cui si possono aggiungere scorze d’arancia per guarnire.

La bottiglia ha un aspetto molto elegante e sebbene non sia previsto un astuccio, può rivelarsi comunque una buona idea regalo grazie all’etichetta vintage, esteticamente appagante.

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Vermouth Punt e Mes

7. Carpano Punt e Mes Vermouth 1 l

 

Altro prodotto del brand è il vermouth Punt e Mes, che secondo quanto tramandato, nacque nel 1870 nella bottega Carpano. Il nome, che significa “un punto e mezzo”, indica in realtà un vermouth corretto con china, leggermente differente dai prodotti che abbiamo avuto modo di analizzare in questa sede ma che, in una lista dei migliori vermouth sul mercato, non poteva assolutamente mancare.

Oltre a rivelarsi una scelta molto particolare, si tratta anche del prodotto più economico della classifica, ideale per chi vuole spendere quanto meno possibile. Il Punt e Mes è entrato nell’immaginario collettivo soprattutto grazie alla preferenza di personaggi importanti della storia dell’imprenditoria italiana, come Giovanni Agnelli, che gradiva particolarmente questa tipologia di vermouth.

Per scoprire dove acquistare il prodotto Carpano non vi resta altro da fare che cliccare sul link in basso, che vi riporterà direttamente alla pagina per effettuare la transazione, tutto comodamente da casa.

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Vermouth tradizionale

8. Del Professore Vermouth Tradizionale 0,75 l

 

Se non sapete ancora quale vermouth comprare poiché storditi dalla gran quantità di bottiglie vendute online, potete puntare sulla tradizionalità offerta dal brand Del Professore. Il vermouth in questione utilizza vino moscato delle Langhe, in cui vengono messe in infusione quindici altri ingredienti tra erbe e spezie, tutte raccolte in zone alpine nei pressi di Torino, per conferire il classico aroma. 

Al naso si possono avvertire chiaramente zenzero, chiodi di garofano e assenzio mentre il sapore tende al dolce grazie all’aggiunta di zucchero di canna raffinato. Può essere consumato liscio, con un po’ di ghiaccio e una scorza di limone, o insieme ad altre bevande per la realizzazione di mix, come per esempio il Negroni. 

Il rapporto qualità/prezzo è eccellente e se state cercando una bottiglia dal taglio meno industriale rispetto a grandi brand qui recensiti, magari per fare un regalo a un amico, potrebbe fare esattamente al caso vostro.

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Vermouth Torino

9. Cinzano Rosso Vermouth 1 l

 

Tutti avranno almeno una volta sentito parlare della casa Cinzano, fondata nel 1757 e attiva oggigiorno sul territorio italiano con una vasta gamma di prodotti, non solo vermouth dunque ma anche spumanti.

L’alcolico che prendiamo in considerazione in questa sede è però il Vermouth Rosso, dal colore ambrato e con un bouquet che riporta alla mente note di vaniglia, ciliegia e una punta di caramello ad addolcire. Assaggiandolo si percepisce immediatamente questa caratteristica, che lascia poi il campo al sapore più amaro dato dalle erbe e dalle spezie per poi chiudere sul finale con il retrogusto di artemisia, elemento fondamentale per il vermouth.

Gli utenti che hanno avuto modo di assaggiare il Cinzano Rosso sostengono che riesca a dare il meglio di sé nella realizzazione di cocktail e sebbene possa essere consumato anche liscio, non riesce a fornire un’esperienza di alto profilo per gli appassionati.

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Vermouth Carlo Alberto

10. Carlo Alberto Vermouth Riserva Rosso Superiore 750 ml

 

Concludiamo la nostra classifica con il Vermouth Riserva Rosso Superiore di Carlo Alberto. Se effettuiamo una comparazione con gli altri vini aromatizzati, è possibile notare immediatamente un prezzo leggermente più alto, dovuto in parte alla confezione di classe ma soprattutto per l’attenzione alla scelta degli ingredienti. 

Tra le botaniche riscontriamo l’artemisia, l’anice stellato, il coriandolo e lo zafferano, che contribuiscono a creare un’esperienza di degustazione unica. Anche la miscelazione per creare cocktail si rivela possibile con questo prodotto di fascia medio-alta, creando mix come il Bohémien Boulevardier, con 40 ml di vermouth Carlo Alberto, 20 ml di bitter, 25 ml di bourbon e per decorare una scorza d’arancia.

Se volete fare un regalo a un nuovo amico o conoscente di lunga data, il prodotto Carlo Alberto potrebbe rivelarsi la scelta migliore grazie alla bottiglia elegante, studiata fin nei minimi dettagli e con la parte inferiore che ricorda il colonnato della Gran Madre di Torino.

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Origine e uso

 

Storia

Il vermouth, anche scritto comunemente vermut, è un vino che nasce nel 1786 nel territorio piemontese, precisamente a Torino. L’inventore di questa bevanda fu Antonio Benedetto Carpano, che scelse il nome traslitterando il “Wermut” tedesco, termine con il quale in Germania si identifica la pianta di artemisia. Naturalmente, non stiamo parlando di un vino classico, ma di una tipologia liquorosa molto in voga nel diciottesimo secolo. 

Il vantaggio del vermouth rispetto ad altre produzioni europee, che pur non mancavano di esistere, era quello di poter essere realizzato con vini giovani, meno costosi dunque, a cui si aggiungevano una serie di erbe aromatiche, tra cui necessariamente deve essere compresa l’artemisia, con le quali invecchiava.

Il procedimento prevede la macerazione di queste ultime in vasche, alle quali veniva poi aggiunto il vino e una quantità di zucchero e alcol ben specifica. Col tempo le tipologie di vermouth si sono ampliate ed è possibile trovarne di bianco, rosso e secco. 

Tra gli uni e gli altri cambiano non solo le erbe utilizzate, che danno dunque la diversa colorazione, ma anche la gradazione alcolica che, nei primi due casi deve essere superiore al 15%, mentre per i vermouth secchi, anche denominati “dry”, deve essere minimo del 18%, con una percentuale di zuccheri inferiore, ovvero del 7%.

Mix

Come per ogni bevanda alcolica, esistono i puristi che preferiscono berla assolutamente liscia, al massimo on the rocks. Tuttavia ciò non vuol dire che il vermouth non si presti bene per la realizzazione di cocktail. Ne esistono infatti una gran quantità e il vermouth è divenuto quasi un elemento fisso nella realizzazione di mix originali e classici. 

Basti pensare all’intramontabile Negroni, composto da un terzo di gin, un terzo di bitter e un terzo di vermouth rosso, servito in un bicchiere classico con una scorza o fetta d’arancia. Variante meno conosciuta ma più elegante è invece il Negroni Sbagliato, che riporta il vermouth rosso e il bitter del classico ma sostituisce il forte gin con il più amabile spumante, per eventi e palati raffinati.

Gli amanti della superspia più nota al mondo, James Bond anche conosciuto come 007, avranno sicuramente provato a riprodurre il Martini Dry, il cocktail preferito dal personaggio. Per la sua realizzazione si usano 60 ml di gin e 10 ml di vermouth dry, versati entrambi in un bicchiere con ghiaccio per raffredarli. Successivamente vanno spostati nel bicchiere da cocktail e si può decorare con un’oliva o una scorza di limone.

 

Conservazione

Fino a quando la bottiglia di vermouth resterà chiusa, potrete conservarla in un mobile, lontana dalla luce del sole e in un ambiente fresco, per circa sei o sette mesi senza che il sapore cambi. Tuttavia, una volta aperta, le cose cambiano velocemente poiché trattandosi di un vino, sebbene aromatizzato, è soggetto al fenomeno di acetificazione. 

Il modo migliore per far sì che la bevanda conservi parte delle sue caratteristiche principali, è posizionarla in frigorifero e consumarla nel giro di qualche mese al massimo. Il freddo farà perdere qualche nota aromatica, tuttavia è preferibile rispetto alla modifica completa del sapore.

 

Valore nutrizionale

Un bicchiere di vermouth, circa 100 ml, dunque, ha un apporto calorico pari a 160 kcal, perlopiù carboidrati e zuccheri, con una piccola percentuale di proteine, sodio e potassio. I valori sono nemici degli sportivi e atleti, che riescono però a smaltire meglio la bevanda. Chi conduce una vita sedentaria e non svolge alcun tipo di allenamento dovrebbe limitare l’assunzione, stesso concetto che vale per la maggior parte degli alcolici in commercio.

Bere responsabilmente

A tutti piace fare baldoria con i propri amici, magari alzare anche un po’ il gomito quando si trova la giusta compagnia, tuttavia non bisogna mai dimenticare che l’assunzione di alcolici è potenzialmente pericolosa non solo per la propria salute fisica, ma anche per chi ci sta intorno qualora abbiate intenzione di mettervi al volante in evidente stato di alterazione. Il modo migliore per evitare incidenti è quello di designare un guidatore che resterà sobrio per il resto della serata, riaccompagnando poi tutti a casa.

 

 

 

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