Il miglior vino rosso

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

 

Conclusione

 

 

Le nostre selezioni dei migliori vini rossi 

 

Il vino rosso è una bevanda per la quale l’Italia ha molto di cui vantarsi, ma proprio per questo scegliere quello giusto per ogni occasione non è un’impresa facile. Se avete dei dubbi, allora questa nostra guida potrà aituarvi a comprare la bevanda adatta alle vostre esigenze e soprattutto al vostro palato. Qui di seguito troverete le recensioni dei migliori vini rossi del 2024 tra quelli venduti online che abbiamo accuratamente selezionato per il loro rapporto qualità-prezzo. 

 

 

1. Torlasco Barolo Docg

 

Tra i vini rossi più venduti il Torlasco Barolo si distingue per la sua elevata qualità unita ad un prezzo molto interessante. Creato con l’uva tipica del Nebbiolo piemontese, il Barolo si eleva un filo sopra la media degli altri vini grazie al suo tipico sapore vellutato che allo stesso tempo sa essere fermo e deciso con una lieve nota di frutti rossi, creando un perfetto equilibrio ideale per accompagnare primi piatti e soprattutto secondi a base di carni rosse. Una vera gioia anche per l’olfatto, in quanto l’aroma pieno e intenso ne permette una degustazione completa e soddisfacente. La gradazione di 14° può risultare abbastanza alta, ma bisogna contare che il Barolo è un vino da gustare lentamente, possibilmente durante un pranzo o una cena. La bottiglia si presenta con un buon tappo in sughero di qualità, molto facile da estrarre senza che si sgretoli. 

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2. Chianti Classico DOCG Castelgreve Castelli del Grevepesa

 

Probabilmente avrete bevuto almeno una volta nella vita un calice di Chianti, vino di provenienza toscana particolarmente apprezzato e conosciuto anche oltreoceano. Questa confezione da ben sei bottiglie da 75 cl. venduta a prezzi bassi è una delle offerte più convenienti dell’anno, una soluzione ideale per fare scorta di vino rosso oppure per organizzare un pranzo o una cena con molti invitati. Per quanto riguarda il vino, ci troviamo di fronte ad un buon Chianti dal gusto morbido con un lieve sottofondo di frutta e un retrogusto persistente, particolarmente adatto alle carni rosse, alla cacciagione e per accompagnare la degustazione di formaggi. L’aroma elegante creato dalla lunga macerazione e dall’uva dei vitigni Sangiovese e Merlot potrà soddisfare anche gli appassionati. La gradazione di 13% lo rende un vino ottimo per pranzi e cene, da bere senza ovviamente esagerare. 

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3. CeCi 6bt x 0,750 l – Emilia IGT Nero di Lambrusco Otello

 

Quando si pensa all’Emilia Romagna una delle prime cose che vengono in mente è il famoso Lambrusco, vino frizzante tipico della regione che rappresenta pienamente la vitalità dei suoi abitanti. Caratterizzato dal colore rosso rubino e dalle bollicine, il Lambrusco Otello colpisce per il suo profumo, un perfetto connubio tra fragola, ciliegia, amarena e uva fresca. Piacevole al palato, potrà esaltare perfettamente i piatti tipici dell’Emilia Romagna come i tortelli di zucca al burro fuso. In questa confezione troverete ben sei bottiglie, una soluzione da tenere in considerazione se amate questo vino e soprattutto se volete risparmiare il più possibile. Le bottiglie si presentano molto bene, quindi si prestano anche per diventare una buona idea regalo. La gradazione di 11% risulta abbastanza leggera rispetto a quella di altri vini, per questo spesso il Lambrusco può essere gustato anche da solo. 

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4. Librandi Vino Cirò Rosso Classico Doc 

 

Il Cirò è stato il primo vino calabrese ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata (DOC), quindi particolarmente famoso nella regione e conosciuto dagli appassionati. Prende il nome dalla zona di Cirò nella quale viene creato e si distingue per il suo aroma fruttato con un piacevole odore di spezie e sottobosco. Il colore rosso rubino con leggere tinte di amaranto rende il vino molto piacevole da vedere, soprattutto quando servito da un bel decanter. Per quanto riguarda il sapore ci troviamo davanti ad un vino corposo, particolarmente adatto all’abbinamento con taglieri di salumi e formaggi e con piatti a base di peperoncino, tipici della sua regione di provenienza. Questa confezione da sei bottiglie vi permette di fare una buona scorta senza spendere troppo. Se non sapete dove acquistare il prodotto, cliccate sul link del negozio qui di seguito. 

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5. Usiglian del Vescovo Toscana Rosso lgt Vendemmia 2016 

 

A livello di presentazione questo è probabilmente il miglior vino rosso dell’anno, una bellissima idea regalo per amanti della bevanda. Si presenta in un’elegante confezione in legno con intagli all’interno della quale è contenuta una bottiglia da 150 cl di ottimo vino toscano, un connubio davvero piacevole che potrà essere esposto nella cantina o in casa. Ma l’estetica non è l’unico punto di forza di questo vino, infatti potrà colpire l’olfatto con le sue note piacevolissime note fruttate risultando allo stesso tempo morbido al palato. Il gusto avvolgente con finale persistente potrà soddisfare anche i degustatori più esigenti, inoltre si sposa benissimo con carne, lasagne e ragù tipici della Toscana. I pareri degli utenti si sono rivelati molto positivi, sebbene togliendo la custodia forse si sarebbe potuto vendere ad un prezzo leggermente più conveniente.

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6. Barbera d’Asti DOCG 6 x 0,75 ml

 

Se non sapete quale vino rosso scegliere, allora potete puntare su questa confezione di ben sei bottiglie di Barbera d’Asti. Insieme al Barolo, il Barbera d’Asti porta avanti la tradizione piemontese della produzione di vini con uve di vitigni indigeni della regione. Facilmente distinguibile per il suo colore rosso rubino, si rivela molto piacevole da gustare grazie ad un sapore asciutto e morbido che potrà soddisfare anche i palati più sensibili. Proprio questa sua leggerezza lo rende adatto anche ad alcune tipologie di pesce, oltre che ovviamente a carni rosse e bianche. Il profumo si distingue per la sua intensità, con una nota di fiori appassiti che lo rende ideale per cene o pranzi all’aperto. Anche la gradazione non eccessivamente alta ne consente una degustazione al calice. 

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7. Amarone della Valpolicella Classico DOCG – Santa Sofia 

 

Se messo in comparazione con altri vini rossi sul mercato venduti in confezioni da più bottiglie, l’Amarone della Valpolicella non è proprio quello più economico. Una sola bottiglia da 750 ml venduta a un prezzo alto lo rende consigliabile solo se avete un buon budget e siete dei veri amatori della bevanda oppure volete fare un bel regalo. Prodotto nella zona della Valpolicella dal quale prende il nome, questo vino veneto si distingue per il suo profumo accentuato che restituisce un aroma piacevole di frutta matura e confettura di amarena. Il sapore pieno e caldo avvolge il palato, rendendo la degustazione piacevole e profonda. Il vino si presenta con una gradazione molto potente che arriva a ben 15° e si adatta molto bene per accompagnare formaggi stagionati e secondi di carne rossa. 

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8. Antonello Cassarà Solcanto Alacamo DOP Nero D’Avola

 

Prodotto in Sicilia, il Nero D’Avola è uno dei vini rossi più apprezzati per il suo ottimo rapporto qualità-prezzo, spesso infatti protagonista al centro tavola durante pranzi e cene tra amici o parenti. La cantina siciliana di Antonello Cassarà propone un’edizione d’autore in una confezione da ben sei bottiglie acquistabili ad un prezzo molto interessante. In comparazione con altri vini rossi, questo si distingue per il suo odore con note di ciliegia e per il sapore rotondo in grado di avvolgere il palato per poi lasciare un ottimo retrogusto persistente. Si tratta di un vino abbastanza forte con un 13% di gradazione alcolica, quindi consigliato per accompagnare piatti sostanziosi come risotti e pasta con sugo di carne. Si abbina molto bene anche formaggi stagionati ed è un’ottima scelta anche per secondi di carne di qualsiasi tipo. 

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9. Feudi Primitivo di Manduria Doc 3 Bottiglie da 750 ml 

 

I vini rossi pugliesi sono conosciuti per la loro corposità e per la gradazione alcolica molto alta, due caratteristiche che potrete apprezzare se amate i sapori forti. Il primitivo di Manduria prodotto nella provincia di Taranto è un vino DOC dal colore intenso così come il gusto, particolarmente deciso ma allo stesso tempo armonico. Le note di frutti rossi e neri così come quelle di fico secco e liquirizia lo rendono davvero piacevole, al punto da poterlo sorseggiare in tranquillità anche senza abbinarlo ad alcun pasto. Dovete solo considerare la gradazione alcolica del 14,5% e quindi cercare di non andare oltre il singolo calice. Nel caso invece lo vogliate servire a pranzo o a cena, il Primitivo di Manduria può accompagnare perfettamente i piatti tipici pugliesi come le tipiche orecchiette alle cime di rapa, ma anche con pietanze di altre regioni come le lasagne bolognesi. 

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10. Cannonau di Sardegna DOC Argiolas Costera 6 bottiglie da 75 Cl 

 

Il Cannonau di Sardegna è il tipico vino dell’isola, particolarmente apprezzato per il suo gusto deciso e avvolgente. La gradazione alcolica del 14% del Cannonau è un altro dei suoi lati distintivi, infatti va gustato con lentezza, in quanto può subito andare alla testa. Nello specifico, il Cannonau prodotto dalla cantina Argiolas Costera non è facile da trovare fuori dalla Sardegna, per questo il prezzo della confezione è abbastanza alto, consigliato solo se amate particolarmente questo vino o se volete fare un regalo. Il colore rosso rubino con sfumature granata distintivo del Cannonau anticipa un odore tipicamente vinoso che fa strada ad un gusto rotondo ed equilibrato. Come si può facilmente immaginare, il Cannonau si abbina perfettamente a tutti i prodotti tipici della cucina sarda come il maialetto arrosto e il pecorino. 

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Origine e uso 

 

Storia

Il vino è tra le bevande alcoliche più antiche della storia dell’umanità, infatti studi recenti attribuiscono i suoi primi degustatori addirittura al neolitico. Chiaramente gli amanti del vino dell’epoca non usavano le stesse tecniche odierne, si può infatti ipotizzare che abbiano scoperto la bevanda tramite la fermentazione naturale dell’uva nei contenitori dove veniva riposta dopo la raccolta. 

È risaputo che il vino ha avuto una certa importanza per le civiltà antiche, specialmente quelle mediterranee, basta pensare a Dioniso, divinità greca legata strettamente alla natura e alla linfa vitale delle piante spesso celebrato con vere e proprie feste dove si soleva bere vino rosso. La divinità è in seguito stata ereditata dai romani con il nome Bacco, trasformato però nel vero e proprio dio della vendemmia e raffigurato spesso con una coppa di vino in mano. Non a caso durante l’Impero Romano il vino era una bevanda molto famosa e consumata, sebbene il vino dell’epoca fosse ben diverso da quello che conosciamo. 

Le tecniche all’epoca infatti erano abbastanza diverse e tendevano a produrre una sostanza molto dolce e soprattutto molto alcolica. In realtà molto prima dei greci e dei romani, furono gli egizi a coltivare la vite e a produrre la bevanda su scala più ampia. La creazione del vino a livello contemporaneo la si deve a dei monaci irlandesi che, dopo il crollo dell’Impero Romano, diedero nuova linfa vitale alla coltivazione e alla vinificazione. 

Nel Medioevo infatti si vede un notevole sviluppo delle tecniche di produzione, fino a una nuova svolta nel XVIII secolo con l’introduzione di bottiglie di vetro e tappi di sughero. 

Mix 

Sebbene il vino sia più famoso per i suoi abbinamenti a livello gastronomico, nel corso degli anni sono stati creati diversi mix che sono diventati famosissimi in tutto il mondo. Il primo che viene in mente è la Sangria spagnola, un particolare misto tra vino rosso e piccoli pezzetti di frutta assortita come banana, mela, arancia e in alcuni casi fragole o frutti di bosco. 

Particolarmente amata dai giovani, la Sangria richiede una lunga preparazione per permettere agli ingredienti di amalgamarsi per bene. Sempre dalla Spagna arriva il Tinto di Verano, bevanda consumata soprattutto nella regione dell’Andalusia dove il caldo è alquanto prepotente. Si ottiene mischiando del vino rosso delicato con la gassosa al gusto di limone come la 7up, quindi risulta molto fresco e saporito. 

Il vino sembra mischiarsi molto bene anche con il succo d’arancia, infatti il cocktail al vino viene preparato proprio con queste due bevande, particolarmente adatto per un aperitivo invernale. 

 

Conservazione 

Come molte bevande alcoliche il vino rosso va conservato seguendo regole ben precise che possono però variare in base alla tipologia. In generale il vino rosso viene conservato in un luogo ben areato, a temperature che vanno dal 10° ai 15° e con un’umidità dell’80%. Le botti di vino vengono tenute in una cantina sotterranea, quelle più antiche sono spesso scavate nella roccia e sono le più indicate per poter ottenere una conservazione ottimale. Una volta imbottigliato il vino rosso va tenuto in orizzontale, perché altrimenti il tappo di sughero potrebbe seccarsi e di conseguenza far infiltrare l’aria che potrebbe ossidare la bevanda. 

 

Valore nutrizionale 

Come ogni bevanda alcolico il vino ha valori nutrizionali abbastanza alti, specialmente per quanto riguarda le calorie. Queste provengono dall’alcol presente nella bevanda, quindi più alto sarà il valore alcolico e più saranno le calorie. Nella maggior parte dei casi si arriva al 90% di calorie, mentre alcune bottiglie arrivano anche al 99%. Gli zuccheri presenti nel vino durante la fermentazione spariscono completamente, mentre i grassi sono completamente assenti. 

Nonostante questo il vino è comunque una bevanda che può far ingrassare molto facilmente, specialmente se viene consumata con una certa frequenza. L’ideale è bere non più di un calice a settimana per accompagnare un pasto, oppure per degustare in tranquillità un buon vino rosso e rilassarsi. 

Bere responsabilmente

È risaputo che il vino rosso può far raggiungere molto in fretta lo stato di ebbrezza, specialmente se si beve in grandi quantità. L’ideale è consumare il vino a stomaco pieno e di non eccedere oltre il singolo calice, specialmente quando ci si deve mettere al volante. Tenete conto che ogni vino ha la sua gradazione, quelli più forti possono raggiungere il 15% mentre quelli più deboli arrivano al 10% o 11%. Attenzione però, perché alcuni vini con un’alta gradazione alcolica e dal gusto dolce come il Cannonau possono illudere, dando alla testa dopo un paio di calici senza che ve ne rendiate conto.

 

 

 

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