Otto cantine in Italia dove partecipare alla vendemmia

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Vi piacerebbe diventare viticoltori per un giorno? Allora partite con noi alla scoperta delle migliori cantine italiane dove viene data l’opportunità di partecipare alla raccolta dell’uva e di trascorrere un fine settimana tra vigneti e botti di legno. 

 

Il bicchiere tra le mani, lo sguardo che si perde tra i vigneti e il profumo inebriante del mosto che fermenta nelle botti di legno: questi gli ingredienti chiave che celebrano l’antico rito della vendemmia, una delle attività più affascinanti della nostra cultura territoriale.

Attesissima dai viticoltori, rappresenta un momento estremamente importante del processo di vinificazione, in cui i frutti di un intero anno di lavoro vengono finalmente raccolti e trasportati in cantina per avviare un processo di fermentazione volto a trasformare l’uva prima in mosto e poi in vino.

Se anche voi volete vivere questa straordinaria esperienza come dei veri vignaioli, con ceste e troncarami in mano vi accompagneremo in un entusiasmante viaggio alla scoperta del nostro patrimonio vitivinicolo, segnalandovi anche le migliori cantine italiane che offrono la possibilità di partecipare alla vendemmia.

 

Quando si vendemmia

Oltre a essere un momento di festa per chi vi partecipa, la vendemmia è sicuramente la fase più importante di tutto il processo di vinificazione e viene svolta con estrema attenzione e perizia al fine di scegliere le uve migliori con cui produrre il vino. In Italia, il periodo della vendemmia è probabilmente il più delicato di tutto il calendario enologico poiché richiede un’approfondita conoscenza del territorio e un’analisi attenta dell’impatto delle condizioni climatiche sulla fenologia dei vitigni.

In genere, la scelta del momento giusto per vendemmiare avviene verso la metà del mese di luglio, ossia quando è possibile valutare il grado di maturazione fenolica dell’uva sulla scorta del tipo di vinificazione che si intende eseguire.

Se, per esempio, si vuole produrre lo spumante sarà necessario raccogliere l’uva poco prima della completa maturazione degli acini per ottenere una maggiore acidità e un retrogusto più aromatico, mentre per i vini a elevato tasso alcolometrico o destinati all’invecchiamento bisognerà vendemmiare in leggero ritardo, in modo che l’alto grado zuccherino dell’uva favorisca l’aumento della gradazione.

In linea generale, il distacco del grappolo dalla vite avviene tra la fine di luglio e gli inizi di novembre in funzione di diversi fattori che vengono decisi di anno in anno dal viticoltore in base al prodotto che vuole realizzare.

Le fasi della vendemmia

Per quanto rappresenti il momento più importante della produzione vinicola, materialmente parlando la raccolta dell’uva in senso stretto non è un’operazione complicata e si divide principalmente in due operazioni:

♦ il distacco dei grappoli dalla vite, che può avvenire manualmente, secondo le tecniche di vendemmia antica, oppure meccanicamente attraverso l’utilizzo di macchine vendemmiatrici;

♦ il trasporto dell’uva raccolta nei locali dove verrà avviato il processo di vinificazione, ma solo dopo un attento esame della materia prima tramite un procedimento di selezione volto a eliminare tutto ciò che non serve per la produzione del vino o che potrebbe comprometterne la fermentazione.

Ovviamente, queste due fasi comprendono ulteriori attività correlate che si rivelano fondamentali per l’intero ciclo produttivo e che, nel corso degli anni, si sono “modernizzate” grazie all’innovazione tecnologica applicata al settore agricolo, anche se esistono ancora oggi aziende vinicole dedite all’utilizzo, totale o parziale, delle tecniche tradizionali.

 

Vendemmia experience: gli appuntamenti da non perdere!

E dopo questa infarinatura generale sulla raccolta dell’uva è finalmente arrivato il momento di scoprire la nostra classifica delle migliori cantine italiane dove è possibile vivere in prima persona l’esperienza della vendemmia e trascorrere dei giorni indimenticabili tra i vigneti sorseggiando del buon vino.

 

1. Vendemmia negli Infernot di Monferrato

Se capitate a Monferrato nel periodo che va da inizio settembre a fine ottobre vi consigliamo di fare una capatina alla cantina Monfrà di Vignale Monferrato, dove potrete visitare il Museo della Grappa e fare la vendemmia negli incantevoli Infernot della zona, delle piccole grotte scavate in arenaria utilizzate per la conservazione e la maturazione del vino imbottigliato, dichiarate tra l’altro patrimonio mondiale dell’UNESCO.

2. L’Oltrepò Pavese tra Pinot Nero e Bonarda

Un’altra esperienza che merita sicuramente di essere vissuta è quella offerta dalle lussureggianti colline dell’Oltrepò Pavese, dove ogni anno vengono raccolti i grappoli d’uva destinati alla produzione del Pinot Nero metodo classico e quelli della Croatina, un vitigno autoctono a bacca nera coltivato per la realizzazione della Bonarda.

Tra le numerose cantine che permettono di partecipare alla raccolta dell’uva, le migliori si trovano a Gravanago, un grazioso borgo collinare incastonato tra le vigne, e Montecalvo Versiggia, patria indiscussa del Pinot Nero e sede del Museo del Cavatappi.

 

3. Vendemmia in Trentino tra meleti e bollicine

Tra la fresca brezza autunnale delle Alpi e i meleti che si perdono a vista d’occhio nella Val di Non sorge la cantina LasteRosse, un’azienda vinicola che conserva i vitigni autoctoni d’alta quota – coltivati e lavorati a mano ancora oggi – per produrre varietà aromatiche pregiate come il Gewürztraminer, il Groppello di Revò e alcune versioni più nobili del Pinot Nero.

 

4. L’Alto Adige in vigna

Se state programmando una vacanza settembrina in Trentino-Alto Adige e avete la possibilità di allungarvi a Termeno sulla Strada del Vino (Bolzano), una visita alla tenuta Hofstätter sarà d’obbligo. Qui, infatti, viene data ai visitatori la possibilità di raccogliere i grappoli d’uva per la vendemmia e partecipare alle prime fasi del processo di fermentazione del vino, con l’ulteriore possibilità di poter visitare le cantine e il wine shop per acquistare delle bottiglie da includere nella propria cantinetta da vino una volta rientrati a casa.

5. Vendemmia di notte in Veneto

Altro evento che ci preme segnalare per la particolare suggestività è quello che si tiene ogni anno all’Agriturismo La Vigna Di Sarah a Cozzuolo in provincia di Treviso. Si tratta, infatti, dell’unica vendemmia experience che si tiene di notte sulle colline del Prosecco, con promozione di prodotti enogastronomici locali e visite guidate nelle cantine della tenuta.

 

6. L’Harvest Experience in Val D’orcia

Tra gli appuntamenti da non perdere vi consigliamo anche l’Harvest Event che si tiene ogni anno il 20 settembre a Castiglion del Bosco nella splendida Val D’Orcia in Toscana. Numerose cantine della zona, oltre a offrire una degustazione delle diverse varietà aromatiche del Brunello di Montalcino, aprono le vigne al pubblico per consentire ai visitatori di partecipare alla vendemmia con un kit personale fornito dalle tenute.

 

7. Una full experience in Campania

Spostandoci al sud, nella provincia di Avellino sorge l’incantevole Tenuta Cavalier Pepe dove tutti i fine settimana dal 16 settembre al 25 ottobre si può partecipare alla raccolta dell’uva e imparare l’affinamento dei vini prodotti con i vitigni autoctoni dell’Irpinia, come il Fiano, la Falanghina, il Greco di Tufo e l’Aglianico.

8. Vendemmia vista mare in Sicilia

Infine, se volete conciliare le vacanze balneari con l’esperienza vinicola, il comune di Menfi in Provincia di Agrigento è una meta su cui fare un pensierino. Qui ogni anno, in occasione della vendemmia annuale durante le prime due settimane di settembre, si svolge il Mandrarossa Vineyard Tour, dove il rito della raccolta dell’uva diventa un momento di condivisione e convivialità.

Ai partecipanti viene fornito un kit con cesoie, guanti e cestino per lavorare insieme ai vignaioli menfitani nei loro immensi vigneti che si affacciano sull’incantevole mare della Sicilia sud occidentale.

 

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