Bowmore 12 anni – Recensione

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Principale vantaggio

Pluripremiato e conosciuto come il whisky più antico di Islay, il Bowmore 12 anni è un’offerta che gli appassionati non possono lasciarsi sfuggire, soprattutto perché ha un prezzo accessibile e mantiene un profilo premium.

 

Principale svantaggio

Gli esperti potrebbero trovarlo un po’ blando e privo di carisma, il motivo è da ricercare nell’invecchiamento. Secondo i consumatori se volete qualcosa di più forte è preferibile puntare sulle bottiglie invecchiate maggiormente, come il 15 anni.

 

Verdetto 9.0/10

Un whisky che si presenta in modo ineccepibile ed è in grado di avvicinare anche i più inesperti al mondo dei torbati di Islay, senza esternare in modo troppo veemente la sua natura torbata. Una bottiglia perfetta anche per la mixologia.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Distilleria antica

Di whisky dell’isola di Islay ne esistono a bizzeffe, tutti che fanno risalire la propria attività all’inizio dell’800 circa. Tuttavia, c’è solo un brand che li precede tutti, ed è Bowmore, che ha ricevuto la sua licenza nel 1779, divenendo di fatto il più antico produttore di whisky di Islay. Al giorno d’oggi la distilleria è ancora attiva e segue il metodo di produzione tradizionale, per preservare tutto il sapore originale della bevanda. 

Ogni passaggio è eseguito con cura e attenzione ai dettagli per far sì che l’aspetto selvaggio e antico di Islay, con le sue rocce battute dalle onde e dall’aria salmastra, venga traslato in ogni singola bottiglia. Il nome stesso del brand, Bowmore, sembra derivi da una barriera corallina di colore nero al di fuori di Lochindaal, chiamata in norreno bogha mor e il cui significato è pressapoco “roccia sommersa”.

240 anni di esperienza che si traducono in un whisky unico grazie alle acque fresche del fiume Laggan e un processo di fermentazione certosino in botti di quercia di alta qualità.

Invecchiamento

La bottiglia di Islay Single Malt invecchiata 12 anni è un’offerta che si posiziona esattamente a metà, tra il Bowmore N°1 e il 15 anni, garantendo una complessità maggiore rispetto al primo ma un sapore più morbido rispetto al secondo. Le caratteristiche dei whisky di Islay sono tutte presenti, abbiamo quindi il sapore di torba affumicata che tutti gli appassionati cercano in questa tipologia di bevanda. 

Di colore ambrato, tiepido e piacevole alla vista, rilascia anche note delicate di limone e miele immediatamente percepibili al naso che bilanciano quelle di fumo ed elementi marini. Il palato è subito deliziato da un sapore di cioccolato fondente che lascia spazio sul finale all’affumicatura, che indugia in modo piacevole e morbido per un lungo periodo.

La bottiglia è molto classica ma è inserita in un astuccio elegante che lo rende una perfetta idea regalo. Bowmore 12 anni è una valida aggiunta alla propria collezione, da consumare durante occasioni speciali o da servire ai propri amici più intimi per una serata di degustazione.

Numerosi sono i premi che la bottiglia si è aggiudicata, a partire dalla medaglia d’oro ai San Francisco World Spirits del 2018 e 2019, nonché il riconoscimento più alto agli International Spirit Challenge del 2017 e 2019, stiamo dunque parlando di un whisky pluripremiato e dalla qualità indiscutibile.

 

Cocktail

Ma come se la cava questo whisky premium con la mixologia? Non lasciatevi ingannare da chi dice che il whisky va bevuto esclusivamente liscio oppure on the rocks, se da un lato è un’affermazione degna di nota poiché permette di percepire tutte le note aromatiche del prodotto, non è assolutamente detto che non possiate sfruttare una bottiglia di qualità per realizzare dei cocktail spettacolari. Esistono infatti alcune ricette che utilizzano come punto cardine dell’esperienza proprio la natura torbata dei whisky di Islay. 

Prendiamo in considerazione alcuni di questi come l’Islay Whisky Sour, per cui avrete bisogno di mescolare in uno shaker un po’ di zucchero e il succo di limone appena spremuto fino a quando non saranno ben uniformi. Successivamente versate due parti di whisky in un bicchiere con ghiaccio e aggiungete gli ingredienti precedentemente inseriti nello shaker, decorando con una fetta d’arancia. Per i più arditi è possibile aggiungere nello shaker anche un bianco d’uovo, per dare una consistenza più cremosa al drink.

Il Rob Roy è un cocktail semplice e che non richiede una gran preparazione, in un bicchiere vi basterà aggiungere 4,5 cl di whisky di Islay, 2,5 cl di vermouth dolce e due gocce di angostura, mescolare bene e poi aggiungere qualche ciliegia al maraschino su un bastoncino da cocktail, per esaltare la dolcezza e mitigare il sapore di torba affumicata proveniente dai whisky di Islay.

 

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