La migliore birra

Ultimo aggiornamento: 23.04.24

 

Conclusione

 

Le nostre selezioni delle migliori birre

 

Abbiamo creato una classifica delle migliori birre del 2024 effettuando un’accurata selezione tra i prodotti più consumati dagli utenti. Se non sapete come scegliere una buona birra, magari da bere con amici e parenti, allora lasciatevi guidare dalle nostre recensioni, che potranno indicarvi quelle più adatte alle vostre esigenze.

 

Birra Messina

 

1. Birra Messina Cristalli di Sale con Apribottiglia Sicilia Bedda

 

Secondo i pareri di esperti ed estimatori, la Messina Cristalli di Sale è la migliore birra lager a bassa fermentazione acquistabile nei supermercati e qui proposta in una conveniente confezione contenente 12 bottiglie da 330 ml l’una, con annesso apribottiglia Sicilia Bedda da includere nella propria collezione.

Restyling commerciale del marchio birrario industriale Birra Messina, rende omaggio alla Sicilia con un nuovo e rinnovato processo produttivo, che vede l’aggiunta di una piccola quantità di cristalli di sale marino di Trapani per mettere in risalto gli aromi di malto e luppolo, evocando la luce abbagliante delle saline dell’isola.

Il risultato è una lager chiara dal gusto morbido e rotondo, che conquista con la sua audace contemporaneità e le intriganti note floreali, pur mantenendo uno stretto legame con le tipiche tradizioni birrarie locali.

Anche la bottiglia, innovativa e originale nel suo iconico design, è un tributo al barocco siciliano da cui trae ispirazione, mentre il blu e il celeste dell’etichetta richiamano l’eleganza e la suggestione del mare cristallino dell’isola.

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Birra del Borgo

 

2. Birra Del Borgo Lisa

 

Se non sapete quale birra comprare, perché ne cercate una che abbia un qualcosa in più rispetto agli altri prodotti commerciali venduti online, potete rivolgere la vostra attenzione alla birra Del Borgo Lisa prodotta dallo storico birrificio reatino fondato da Alfredo Colangelo nel 2005 a Borgorose, un piccolo paese al confine tra Lazio e Abruzzo, situato nel cuore della riserva naturale dei Monti della Duchessa.

Brassata con malti italiani e grano Senatore Cappelli, è una Golden Ale a bassa fermentazione che si contraddistingue per il gusto aromatico e fresco, vestendo il bicchiere di un bel colore dorato intenso e brillante che fa da preludio a un aroma di ampio respiro, con profumi evoluti di cereali, crosta di pane e spezie dolci.

Il sorso ricco e corposo culmina in un finale ritmato da un vivace retrogusto agrumato di eccezionale persistenza e nitidezza, dovuto all’aggiunta delle scorze d’arancia calabresi che contribuiscono a renderne il sapore dolce e acidulo al tempo stesso.

Proposta in una confezione da 12 bottiglie da 50 cl, è una lager molto equilibrata e piacevole da bere, sia da sola sia in abbinamento a pizze, risotti e pasta con pomodoro e basilico.

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Birra Peroni

 

3. Peroni Birra Gran Riserva Doppio Malto

 

Proposta da un grande marchio della tradizione italiana nel settore birraio, la birra Peroni Gran Riserva Doppio Malto è prodotta esclusivamente con malto 100% italiano e fermentata a bassa temperatura per dare vita a un prodotto di altissima qualità.

Il gusto pieno ed equilibrato viene anticipato da un intenso aroma di cereali tostati e caramello, impreziosito dagli inconfondibili sentori di frutta matura e spezie dolci dovuti all’utilizzo di speciali malti caramellati, mentre nel bicchiere si presenta con un colore oro molto carico, sormontato da un fragrante cappello di schiuma bianca che dà l’idea di una bevanda dal sapore deciso e corposo.

Ideale per chi si sta chiedendo dove acquistare una birra particolare, unica e inimitabile a prezzi bassi, rientra tra le offerte più convenienti del mercato poiché proposta in una capiente cassa contenente 12 bottiglie – per un totale di sei litri – che permette di fare scorta in casa senza alleggerire troppo le tasche.

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Birra artigianale

 

4. St. Stefanus Birra d’Abbazia

 

La St. Stefanus è una birra artigianale belga d’abbazia molto antica e rispettosa del rigido disciplinare di produzione, che non prevede i tradizionali processi di pastorizzazione e microfiltrazione a cui vengono generalmente sottoposte le birre industriali.

Prodotta con tre diversi tipi di lievito, viene lasciata maturare in cantina per almeno tre mesi, per poi proseguire la fermentazione in bottiglia fino al momento dell’apertura.

Originaria dell’ordine agostiniano di Ghent, si caratterizza per il sapore deciso, morbido ed equilibrato che delizia il naso e il palato con sentori di vaniglia e caramello, che si allungano verso un finale fruttato di buona persistenza.

Pur non essendo il prodotto più economico che si possa trovare in circolazione, è sicuramente la scelta ideale per chi vuole assaporare una birra naturale al 100% realizzata esclusivamente con acqua, malto d’orzo, riso, lieviti e luppolo che, anche grazie alla bottiglia pregiata e alla confezione da 12 pezzi, diventa un’ottima idea regalo per un estimatore del genere.

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Birra IPA

 

5. Goose Island IPA

 

Tra i prodotti più venduti e apprezzati del momento rientra anche la birra IPA Goose Island, prodotta con materie prime selezionate e caratterizzata da un invitante profumo floreale, con note fruttate e un aroma estremamente delicato.

Realizzata dal birrificio di Chicago Goose Island Beer Company fondato nel 1988, è una classica IPA americana dall’intenso colore arancio ramato leggermente opalescente, sormontato da una corona di schiuma cremosa e duratura.

Al naso, oltre agli inconfondibili sentori di luppolo e malto tostato, affiorano decise note fruttate di pesca e pompelmo, mentre al palato si presenta densa e corposa, con una vivace componente floreale seguita da punte più leggere di caramello che la rendono di facile beva nonostante il sapore molto marcato e caratteristico.

Dal momento che stiamo parlando di una birra IPA di grande qualità e prestigio, la confezione con 12 bottiglie da 33 cl viene proposta a un prezzo più elevato rispetto alla media di mercato, ma possiamo garantirvi che il gioco vale decisamente la candela.

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Birra Ichnusa

 

6. Ichnusa Birra non filtrata 15 bottiglie da 50 cl

 

Altra birra italiana, proveniente precisamente dal territorio sardo e imbottigliata nel birrificio Assemini dal 1912. Ichnusa è una garanzia di qualità per chi ama birre dal gusto deciso e non filtrate, lasciate quindi a decantare nei tini di fermentazione e dall’aspetto un po’ più torbido al momento della mescita. Il colore dorato è conferito dalla presenza di due tipologie di malto d’orzo, quello chiaro e caramello, mentre il gusto è reso aromatico dalla selezione di luppoli.

Per chi non avesse mai bevuto una birra non filtrata, è importante sapere che, rispetto a quelle pastorizzate, mantiene molte delle proprietà organolettiche e nutritive, pertanto i consumatori più attenti al gusto che alla forma preferiranno solitamente le prime.

Il rapporto qualità/prezzo è notevole dal momento che nella confezione di Ichnusa è possibile trovare quindici bottiglie da 50 cl a un prezzo estremamente concorrenziale, per un totale di 7,5 litri di birra.

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Birra Kozel

 

7. Kozel Birra Premium Lager

 

In comparazione ad altre lager disponibili sul mercato, la birra Kozel Premium prodotta in Repubblica Ceca è quella che offre il miglior compromesso tra qualità, caratteristiche organolettiche e prezzo.

Proposta in una confezione contenente 12 bottiglie da 35,5 cl ciascuna a un prezzo molto vantaggioso, viene realizzata seguendo l’antica ricetta tradizionale con tre malti selezionati e il luppolo aromatico Czech Noble per conferire alla bevanda un gusto ricco e dal grande equilibrio gustativo.

Disponibile su tutto il territorio nazionale grazie a una capillare distribuzione nei più importanti punti di consumo (come bar e ristoranti) e nelle grandi insegne di supermercati della grande distribuzione, è ideale in abbinamento a formaggi stagionati, sughi saporiti e grigliate di carne, sia bianca sia rossa, esprimendo il meglio di sé quando servita a una temperatura di 6°C.

I consumatori riferiscono di un gusto piacevole e non eccessivamente amaro, pur sprigionando sul palato un intenso sapore di cacao (derivato dalla tostatura del malto) ed erbe aromatiche che, però, non si rivela stucchevole.

La sua commercializzazione è fortemente deputata all’immagine del proverbiale “caprone” che compare sulle etichette, un simbolo fortemente legato alla tradizione e al senso di ospitalità degli abitanti del piccolo villaggio ceco di Velké Popovice, dove nasce il birrificio che la produce.

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Birra Coronita

 

8. Coronita Extra

 

Dici “birra Coronita” ed è subito fiesta! La famosa bevanda messicana a base di malto d’orzo e luppolo non può di certo mancare sulla tavola degli aperitivi e delle feste, con la classica fetta di limone o lime da inserire nel collo della bottiglia, dopo averlo cosparso con del sale.

Prodotta dal birrificio Cerveceria Modelo, acquisito dal gruppo A.B. InBev dal 2013, trova in Italia molti estimatori e appassionati grazie allo spettro olfattivo intenso e corposo, che debutta al naso con avvolgenti note fruttate ed erbacee, coinvolgendo il palato con un sapore leggero e dissetante che amplifica il sorso.

Gli ingredienti principali per la realizzazione della Coronita Extra sono acqua, malto d’orzo, estratto di luppolo, granoturco e riso, ed è proprio l’aggiunta di questi ultimi due a donare alla bevanda quella caratteristica dolcezza che lascia gradualmente il posto a un retrogusto piacevolmente amarognolo, con un appagante finale luppolato.

Come da tradizione, il metodo produttivo è quello a bassa fermentazione e la sua produzione avviene esclusivamente in Messico, per poi essere esportata in tutto il mondo.

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Birra Tennent’s

 

9. Tennent’s Super

 

La birra Tennent’s Super è una strong lager scozzese che in Italia ha conosciuto un successo senza pari rispetto alle altre parti del mondo.

Pur avendo le stesse caratteristiche delle birre più semplici e comuni che si possono trovare in circolazione, ha una buona dolcezza, senza alcuna incursione di note amare spiccate né aromi complessi, e una gradazione alcolica più elevata (pari a 9%), nonostante venga proposta a un prezzo decisamente accessibile.

Nel complesso, si tratta di una strong lager scozzese doppio malto unica nel suo genere, di semplice bevuta e caratterizzata da un sapore decisamente robusto e deciso, con un buon equilibrio malto-luppolo percepito soprattutto nel finale.

Il rapporto qualità/prezzo è notevole dal momento che nella confezione è possibile trovare 24 bottiglie da 35,5 cl a un prezzo estremamente concorrenziale, per un totale di 8,52 litri di birra.

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Birra analcolica

 

10. Beck’s Blue

 

L’ultimo prodotto della nostra classifica si rivolge a chi è alla ricerca di una birra analcolica che offra il gusto pieno di una pilsner ma con lo 0% di alcol.

Sorella minore della Beck’s Next, la Beck’s Blue permette di bere responsabilmente senza rinunciare al gusto e con un occhio di riguardo anche alle kcal, esordendo al naso con note di camomilla e un leggero sentore erbaceo accompagnato da lievi accenni di miele.

Il retrogusto amaro viene attenuato dalla bassa quantità di luppolo presente, rendendone il sapore molto simile a quello delle birre “vere” per offrire innumerevoli possibilità di abbinamento con i piatti della cucina sia italiana sia internazionale.

Ottima per l’aperitivo in abbinamento a stuzzichini e finger food, ma anche per godersi un rilassante dopocena in compagnia, nasce per accontentare i bevitori attenti alla linea e coloro che vogliono far festa con gli amici ma devono riportare tutti a casa sani e salvi, senza temere l’esito positivo dell’alcoltest quando ci si deve mettere alla guida.

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Origine e uso

 

Storia

Per parlare delle origini della birra non basterebbero svariati tomi universitari. Si tratta forse della bevanda fermentata più antica in assoluto con prove della sua realizzazione che risalgono a 5.000 anni fa.

Tra i reperti Sumeri e Assiri si parla in modo accurato non solo della birra stessa ma anche del mastro birraio, vero e proprio mestiere allora come oggi. Si potrebbe però pensare che oggi abbiamo una più ampia varietà di birre tra cui scegliere, ma anche questo non sarebbe veritiero dal momento che a Babilonia, nel 2.500 a.C., le tipologie di birra tra cui gli acquirenti potevano scegliere erano ben 20, dalla birra comune d’orzo a quelle più scure e pregiate. L’utilizzo che se ne faceva non era però solo per celebrazioni di tipo privato ma anche comunitarie, durante eventi religiosi e persino funerali.

Da Babilonia la birra attraversò confini e popolazioni, diffondendosi poi nel Medio Oriente dove veniva preparata con panetti d’orzo, cotti e sbriciolati in acqua, generando così la fermentazione tipica della birra. Anche gli egizi amavano la bevanda alcolica e nella loro regione era chiamata zithum, a cui venivano però aggiunti anche lupini.

Avvicinandoci al territorio italiano, i romani certamente non si privavano di birra ma furono gli etruschi a far conoscere loro la preparazione. Così, con l’incedere del tempo, il consumo di birra è arrivato fino ai giorni nostri, come una costante che ha accompagnato l’evoluzione degli esseri umani.

 

Mix

La concezione comune è che la birra dia il meglio di sé quando consumata da sola, magari fredda. Tuttavia esistono anche dei cocktail che presentano alla base questa bevanda e non si tratta della classica aggiunta di un liquore, magari, per rendere più alta la gradazione alcolica, ma parliamo di vere e proprie combinazioni avant gardiste che puntano anche all’estetica.

La prima combinazione interessante è quella con lo champagne. Utilizzando una birra scurra bisogna versarla in un bicchiere flute, successivamente si aggiunge lo champagne con un cucchiaio in modo da far sì che resti in cima al bicchiere, dando un aspetto singolare al cocktail.

Per consumazioni invece più fresche e meno cerimoniose è possibile utilizzare la tequila e una quantità minima, pari a 1/8 del totale, di energy drink. Basta versare la birra nel bicchiere, aggiungere 1/8 di tequila e un po’ di Red Bull, per esempio, integrando poi il tutto con una fetta di lime o arancia come pura decorazione.

Se invece preferite qualcosa di frizzante, a un mezzo bicchiere di birra chiara potete aggiungere 1/3 di cointreau e 2/3 di spumante. Le combinazioni sono innumerevoli e qui ne abbiamo elencate solo alcune, non abbiate dunque paura di sperimentare e provare anche mix arditi.

 

Conservazione

La data di scadenza per la birra è un fattore estremamente importante poiché si tratta di una bevanda che ha subito un processo di fermentazione. Se da un lato le birre industriali vengono realizzate in modo tale da garantire il mantenimento delle proprietà organolettiche per un periodo quanto più lungo possibile, lo stesso non si può dire di quelle artigianali che, una volta aperte, andrebbero consumate in poco tempo.

Le uniche che potrebbero essere conservate più a lungo sono quelle ad alta fermentazione ma anche in questo caso bisogna comunque adeguarsi a quanto indicato sull’etichetta. Altro dettaglio da evitare è l’esposizione alla luce solare diretta. I raggi dell’astro, infatti, causano reazioni chimiche che alterano sia il sapore sia l’odore della bevanda, anche qualora questa resti sigillata. Uno dei motivi per cui le bottiglie di birra sono di colori scuri, come il marrone, è proprio per avere una protezione aggiuntiva, filtrando la luce solare. 

Ricordate dunque di posizionare le vostre bottiglie in luoghi bui, possibilmente in frigo e non superate il limite indicato dalla data di scadenza per la consumazione.

 

Valore nutrizionale

Essendo presenti sul mercato una gran quantità di varianti, sarebbe impossibile identificare tutte le singole variazioni quindi prenderemo come riferimento una classica birra chiara, tra le più consumate dagli utenti. Il valore energetico per 100 ml oscilla tra 30 e 50 kcal, composte da circa 3,6 grammi di carboidrati e solo lo 0,5 di proteine. 

Se da un lato quindi potrebbe sembrare non eccessivamente dannosa, non bisogna dimenticare che contiene comunque alcol etilico, una delle principali sostanze cancerogene. Inoltre, un consumo eccessivo può portare a problemi come diarrea e una perdita superiore alla norma di sali minerali.

Bere responsabilmente

Consumare birra, diversamente al consumo di superalcolici, potrebbe essere considerata, tutto sommato, un’alternativa sostenibile. In realtà si rischia di bere molto di più senza rendersene conto, proprio per la minore gradazione alcolica e per il sapore meno forte rispetto a liquori come whiskey, vodka e gin. 

Un bicchiere di birra di tanto in tanto non risulta particolarmente dannoso, soprattutto se si conduce uno stile di vita sano, praticando sport e una dieta variegata. Attenzione però a non esagerare se siete eccessivamente sedentari e accoppiate spesso alla bevanda del cibo non salutare.

 

 

 

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