Nikka From the Barrel – Recensione

Ultimo aggiornamento: 18.04.24

 

Principale vantaggio

A partire dalla presentazione, che fa immediatamente capire di trovarsi di fronte un prodotto dalla finitura premium, fino ad arrivare alle note speziate e fruttate che persistono sul finale, il Nikka From the Barrel si rivela un whisky eccellente che riesce a tenere testa ai prodotti scozzesi creando una propria nicchia di seguaci.

 

Principale svantaggio

La gradazione alcolica è elevata e chi non è abituato potrebbe percepire esclusivamente sapore e odore di alcool. Se non avete esperienza in merito è sconsigliato iniziare con il Nikka From the Barrel poiché potreste non apprezzarlo quanto merita.

 

Verdetto 9.2/10

Non si tratta di un prodotto per tutti i palati, il costo inoltre è un po’ più elevato della media se consideriamo il formato della bottiglia. Se avete bevuto whisky in quantità ma non avete mai provato un distillato giapponese, From the Barrel potrebbe essere il prodotto giusto da usare come apripista.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Dalla Scozia al Giappone

Whisky e Giappone, due parole che messe insieme potrebbero non avere alcun significato per i meno esperti nell’ambito, tuttavia chi ha un poco di esperienza in materia di distillati saprà che la terra del Sol Levante è ormai nota a livello internazionale per la produzione di whisky di alta qualità. Ma come ha fatto il Giappone a trasformarsi in un colosso che può tenere testa alle migliori distillerie scozzesi? 

La storia del brand Nikka, produttore del qui recensito From the Barrel, inizia nel 1918 quando un giovane ambizioso, Masataka Taketsuru, considerato oggigiorno il padre del whisky giapponese, decide di recarsi da solo in Scozia per apprendere l’arte che si cela dietro il distillato. 

Dopo due anni di apprendistato presso aziende scozzesi ritorna in patria con la moglie Jessie Roberta e viene assunto dalla Kotobukiya Limited, oggi Suntory, per dare vita a una linea di whisky che vedrà la luce sul mercato solo nel 1940: Nikka Whisky.

Caratteristiche

Dalla creazione del primo whisky però, la compagnia ne ha fatta di strada e la linea oggigiorno prevede una vasta gamma di offerte tra cui troviamo appunto From the Barrel. Questa miscela combina malto e cereali delle distillerie Miyagikyo, situata nel nord dello Honshu e Yoichi, in Hokkaido, inseriti insieme in grandi botti tra cui ex bourbon ed ex sherry. 

Rispetto ai whisky torbati quello che abbiamo avuto modo di analizzare è più bilanciato, al naso si possono percepire fiori e frutta fresca, con una piccola nota speziata e legnosa. Al palato si avverte tutta la corposità, caramello e vaniglia che riempiono la bocca mentre sul finale, lungo, si torna alle percezioni fruttate. Secondo figure di spicco dell’ambito si possono sentire anche miele, bacche, cannella e un pizzico di menta, l’esplosione di sapori e la gamma sono molto ampie pertanto ogni degustatore percepisce qualcosa in più o di radicalmente differente.

Per il consumo è consigliato puntare sul prodotto liscio o possibilmente on the rocks, alcuni consumatori che lo trovano troppo forte per i propri gusti possono anche allungarlo con un po’ d’acqua, avendo cura di non esagerare per non diluire eccessivamente i sapori e la carica aromatica. Nikka From the Barrel si rivela un regalo ideale per tutti gli amanti della bevanda poiché si presenta in un astuccio nero e con una bottiglia compatta ma elegante.

 

Mixologia

Utilizzare un prodotto come il Nikka From the Barrel per la realizzazione di cocktail potrebbe sembrare un crimine e sicuramente ci saranno alcuni appassionati che leggendo questo paragrafo inorridiranno, tuttavia bisogna sottolineare che con il termine cocktail non si deve naturalmente intendere quel mix preparato in fretta e furia dal bar sotto casa con liquori scadenti. Esistono infatti dei mix ben realizzati, sperimentali ed estremamente eleganti che potrebbero rivelarsi delle piacevoli sorprese, ben lontani dall’essere uno spreco di ottimo distillato.

In Giappone, gli whisky mixati sono spesso accompagnati da pasti frugali consumati nei “bar” locali, gli izakaya, dove non è raro veder preparati Highball o Mizuwari. Per il primo basta avere un bicchiere omonimo da riempire con ghiaccio, aggiungere tre parti di soda e una parte di whisky. Il Mizuwari invece prevede l’uso di semplice acqua naturale, per diluire il whisky e consumarlo così durante il pasto, tra un boccone e l’altro.

Per scoprire dove acquistare il prodotto, vincitore di numerosi premi internazionali come il Whisky Advocate’s nel 2018, non vi resta altro da fare che cliccare sul link in basso.

 

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