Pommery – Recensione

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Principale vantaggio

Pommery ha una lunga storia alle spalle e si può fregiare del titolo di primo Brut grazie alla brillante intuizione di Madame Alexandre Louise Pommery che decise di realizzare un vino differente da quelli prodotti nella sua epoca, dando vita a uno champagne che diverrà estremamente popolare.

 

Principale svantaggio

Non tutti i consumatori sono appassionati di champagne Brut, pertanto chi apprezza la variante più dolce della bevanda potrebbe restare deluso dal sapore del Pommery. Ciononostante si rivela comunque un’ottima scelta per tutti gli acquirenti che devono invece fare un regalo e non hanno intenzione di consumare in prima persona questo prodotto.

 

Verdetto: 9.2/10

Sebbene il costo sia contenuto, non si tratta assolutamente di uno champagne dozzinale o scadente. Il Brut Royal Pommery viene da una lunghissima tradizione e, se da un lato l’azienda ha poi diversificato la propria produzione creando anche altri champagne, la variante che abbiamo qui analizzato resta sempre il vero cuore pulsante della casa vinicola.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Il primo Brut

Lo champagne è un vino tipicamente francese, realizzato nella regione omonima e che nel tempo ha acquisito lo status di bevanda altolocata, da stappare nelle grandi occasioni e per celebrare eventi importanti. Le bottiglie hanno spesso un costo elevato, soprattutto se si punta a vini millesimati, tuttavia ciò non vuol dire che a chi non ha centinaia, se non migliaia di euro da investire la bevanda debba essere preclusa. 

Sono infatti disponibili sul mercato anche champagne dal costo contenuto come quello Pommery, azienda che vide la sua fondazione a opera di Madame Alexandre Louise Pommery nel 1868, con l’intento di creare un vino differente da quanto proposto all’epoca. Fu proprio da questa sua idea che nacque il Pommery Nature nel 1874, il primo champagne di tipo Brut a riscontrare un gran successo di vendite, superando la concezione tradizionale dei vini dolci.

Oggi tale tradizione continua con il Brut Royal, un vino che unisce uve provenienti da 40 coltivazioni diverse come Cote des Blancs, Montagne de Reims e le altre zone della regione Champagne.

Caratteristiche

Analizzando le caratteristiche del vino troviamo un colorito giallo paglierino con leggeri riflessi tendenti al verde, al naso rilascia note allegre, fresche e leggere che ricordano gli agrumi e i fiori bianchi mentre al palato mantiene la classica eleganza degli champagne. Si possono percepire aromi di frutti rossi durante la degustazione, con la bevanda che indugia piacevolmente senza cedere alle note zuccherine, chiudendo delicatamente sul finale.

Gli utenti che hanno avuto modo di assaggiarlo se ne dicono soddisfatti e, sebbene si tratti di uno champagne di livello intermedio, riesce ancora a far parlare di sé grazie al nome importante che porta.

Chi apprezza la realizzazione di cocktail con champagne potrà sfruttare il Brut Royal per le proprie gustose preparazioni. Potrete per esempio realizzare degli ottimi Mimosa, molto semplici da realizzare e che prevedono eguali quantità di champagne Brut e succo d’arancia. La nascita di questo mix, per chi è appassionato di storia dei cocktail, risale al 1925, quando fu realizzato per la prima volta all’hotel Ritz.

 

Idea regalo

Se pensate che come regalo il Pommery non sia all’altezza delle aspettative, avrete modo di ricredervi. Non solo è incluso un astuccio elegante nel prezzo ma il nome del brand è ben conosciuto dagli appassionati di tutto il mondo, pertanto porgere in dono una bottiglia del classico Brut Royal dell’azienda è un modo ideale per consolidare amicizie e permettere ad altri di godere di questa tipologia di champagne che abbandona le note zuccherine per offrire un sapore più maturo e adulto.

Qualora vogliate semplicemente avere una bottiglia di champagne in casa, da consumare all’occorrenza, è possibile conservarla senza perderne le caratteristiche univoche a patto di prendere alcuni semplici accorgimenti. Innanzitutto assicuratevi di posizionare la bottiglia in orizzontale, così facendo infatti il liquido bagnerà il tappo in sughero, evitando che con il tempo si secchi e lasci entrare ossigeno. 

Evitate poi luoghi troppo caldi, l’ideale sarebbe una cantina dove la temperatura sia intorno ai 12° C e vi sia un buon grado di umidità, superiore al 50%. Non è necessario possedere una vera e propria cantina, sebbene preferibile, potrete infatti posizionare la bottiglia anche in garage, per esempio, oppure in cantinette elettriche molto eleganti che ultimamente stanno spopolando tra gli appassionati di vino poiché permettono di avere un oggetto di design in casa e al tempo stesso esporre le proprie bottiglie.

 

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