The Glenlivet Founder’s Reserve – Recensione

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Principale vantaggio

Pur essendo un whisky invecchiato e dalle note torbate leggere, è comunque molto apprezzato anche dagli esperti del settore che ne apprezzano la cremosità e versatilità per la realizzazione di cocktail strepitosi. Una scelta decisamente interessante e meno classica di quanto si potrebbe pensare.

 

Principale svantaggio

Alcuni puristi potrebbero storcere il naso nel momento in cui apprendono che il Founder’s Reserve non ha un’indicazione d’età, fattore divenuto nel tempo di estrema importanza per una gran quantità di consumatori.

 

Verdetto 8.7/10

Il Founder’s Reserve di The Glenlivet cerca di riprodurre il whisky  realizzato dal fondatore George Smith nella metà del 1800, riuscendoci in parte grazie a un approccio che esclude le indicazioni sull’età della bevanda. Per alcuni un peccato capitale ma per altri un vero e proprio colpo di genio.

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

La valle di Livet

La distilleria The Glenlivet inizia la sua attività nel 1822, nella remota e isolata valle di Livet. Il luogo fu accuratamente scelto dal fondatore George Smith per nascondersi alle autorità che, venute a conoscenza di una distilleria priva di licenza ufficiale, l’avrebbero chiusa secondo le leggi in vigore all’epoca. 

Il whisky prodotto da Smith divenne presto popolare tanto da giungere alle orecchie del sovrano, Giorgio IV, che in visita in Scozia chiese di provare il prodotto illegale Glenlivet. La buona sorte arrise George Smith che nel 1824 vide l’opportunità per rendere legale la sua distilleria e, in seguito a un pericoloso viaggio riuscì a ottenere la licenza ufficiale che consacrò Glenlivet tra i grandi produttori di whisky.

Già a partire dagli anni ’40 del 1800 vi fu una notevole espansione e a partire dal decennio successivo ormai Glenlivet era un whisky conosciuto e consumato anche, tra gli altri, dal grande scrittore Charles Dickens.

La riserva di George Smith

La bottiglia che abbiamo preso in considerazione, tra quelle della collezione Glenlivet, è la Founder’s Reserve, che rappresenta il punto focale dell’esperienza che la distilleria offre. Si tratta infatti di un whisky che unisce tutto ciò che c’è di classico, rispettando i metodi di distillazione antichi. L’acqua utilizzata per la sua produzione è esclusivamente quella pura e cristallina dei fiumi montani, mentre per il processo che dà vita al whisky vengono utilizzati gli originali alambicchi in rame. 

A dare i tocchi finali sono invece le botti di legno di quercia, scelte proprio secondo i canoni di George Smith. Inizialmente, infatti, il whisky Glenlivet non aveva un’indicazione d’età, poiché selezionava botti di diverse annate, pertanto la compagnia ha voluto mantenere questo approccio libero, restituendo però anche un tocco moderno, aggiungendo un periodo di maturazione in botti americane first-fill, ovvero mai riempite prima.

Il risultato finale è un whisky cremoso, che restituisce note complesse e fruttate: al naso si può avvertire un sentore pungente dato dagli agrumi e arance dolci, sensazione che si sposta poi al palato, mutando in qualcosa di più delicato e morbido.

 

Abbinamenti

Per ottenere il massimo dal whisky, si può associare a piatti di pesce, come per esempio il salmone, tuttavia per chi preferisce qualcosa di più classico è comunque possibile consumarlo con del cioccolato fondente. Per gli amanti dei cocktail, invece, abbiamo in serbo qualche preparazione che potrebbe rivelarsi molto interessante come il Golden Storm. 

Per la sua preparazione avrete bisogno di 50 ml di whisky Glenlivet, 20 ml di succo di limone fresco, 25 ml di sciroppo di zenzero dorato e 125 ml di soda. Scegliendo un bicchiere alto, come un highball, aggiungete cubetti di ghiaccio e mescolate insieme i tre ingredienti principali, per concludere versate la soda fino al riempimento del bicchiere e per guarnire in modo elegante utilizzate delle fette di zenzero tagliate sottili.

Molto popolari sono anche i mix con il tè, come il Japanese Summer, che necessita di 40 ml di Founder’s Reserve, 35 ml di sencha, 10 ml di sorbetto al lime e 55 ml di soda. Utilizzando sempre un highball aggiungete il sencha freddo, il sorbetto di lime e il whisky. Completate l’opera con la soda e mescolate leggermente affinché tutti gli ingredienti siano amalgamati. Concludente inserendo un solo cubetto di ghiaccio e decorate a piacimento.

Per chi necessita di energia è possibile sostituire il tè sencha con il lapsang, una variante di tè nero cinese, eliminando dal mix il sorbetto al lime e inserendo invece 50 ml di ginger ale: la ricetta è chiamata Smoky Sputnik.

 

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