Cinque consigli per chi vuole diventare barman

Ultimo aggiornamento: 30.04.24

 

Lavorare con il favore delle tenebre, con la musica e tanta gente attorno. Svolgere la professione di barman o barwoman può riservare gradite sorprese ma non è una strada in discesa.

 

Essere un barman è cosa ben diversa dal fare il barista, anche se oggigiorno si tende a confondere le due figure, per non parlare del bartender. Una cosa ci preme precisarla: il barman è sempre e comunque un uomo, ciò non significa che non esista l’equivalente femminile, solo che in questo caso il termine giusto è barlady, in alternativa, barwoman o barmaid. 

Cerchiamo di delineare ulteriormente le differenze tra barman e barista: il primo probabilmente va al letto quando il secondo si sveglia. Questo perché? Perché il barista serve caffè, cappuccini, bevande, anche alcoliche come i migliori gin o bourbon ma, appunto, si tratta di aprire una bottiglia e versare nel bicchiere. 

Del barman si è soliti dire che sia un lavoratore della notte, questo perché è specializzato in aperitivi e cocktail che si bevono o si dovrebbero bere da una certa ora in poi. In sostanza fare il barista non è una mansione particolarmente specializzata, è un mestiere che si può imparare anche lavorando da apprendisti, mentre fare il barman richiede ben altra preparazione. 

Sia chiaro, i trucchi del mestiere di barman possono anche essere imparati, carpiti, sul campo, ossia lavorando alle spalle di un professionista, ma siamo certi che ciò faccia realmente effetto letto in un curriculum, anche perché barman realmente famosi si contano sulle dita d’una mano quindi anche riportando che avete lavorato sotto la guida di Tizio, dirà poco o nulla a chi deve assumervi. Potreste ad ogni modo pensare che sia questa la strada giusta per voi. Perfetto, nel prossimo paragrafo analizzeremo i pro e i contro di questa professione.

 

Imparare come apprendista

Imparare da apprendista il mestiere di barman ha senza dubbio il vantaggio che non dovete investire denaro per pagare un corso. Certo, investite forza lavoro ma se Il Capitale non è tra le vostre letture preferite, il problema non sussiste. Non avrete grosse difficoltà a trovare il proprietario di un bar disposto ad assumervi per quattro spiccioli in cambio della formazione e al barman, soprattutto nei week end una mano serve sempre. Diciamo che altri lati positivi non ne vediamo. 

Analizziamo i contro: i tempi di apprendimento sono lunghi, trovare un bravo barman da cui imparare non è scontato, trovare un barman che sia bravo e abbia voglia di insegnarvi il mestiere è ancora più difficile. Il rischio di fare un lavoro sottopagato, per mesi e mesi e imparare poco è da mettere in conto. 

Frequentare un corso

Riteniamo che seguire un buon corso per barman sia il modo più rapido e sicuro di imparare il mestiere, ma analizziamo anche in questo caso pro e contro. Cominciamo dagli aspetti meno favorevoli. Un buon corso, con professori di livello e aule attrezzate e trainer di ruolo richiede una bella spesa. Non stiamo dicendo che non ci siano proposte più economiche, ma qual è il servizio che vi offrono? Ecco, ponetevi questa domanda prima di scegliere. 

Aspetti positivi: in un tempo relativamente breve acquisite conoscenze nozionistiche e tecniche che vanno oltre una semplice formazione di base  e sono competenze richieste da cocktail bar, alberghi resort di un certo livello.

Spesso i corsi danno la possibilità di tenere degli stage presso cocktail bar ecc. Così da fare esperienza sul campo. È l’occasione per stabilire i primi contatti di lavoro e mettersi alla prova. Non è escluso che lo stage termini con una assunzione se vi trovate nel posto giusto al momento giusto.

Sul vostro curriculum potete scrivere “barman” in quanto siete in possesso di un attestato, senza dimenticare che spesso chi organizza i corsi, opera anche come agenzia di lavoro, quindi possono stabilire un punto di incontro tra domanda e offerta.

 

Restate aggiornati

Completato il corso lo studio non termina, del resto è così o almeno dovrebbe essere così per molte professioni. Nel caso particolare del barman bisogna restare sempre aggiornati sulle nuove tendenze, sui nuovi cocktail per dare sempre al cliente ciò che vuole. Non sarebbe male qualche esperienza all’estero cosa che arricchisce personalmente, culturalmente, professionalmente e fa sempre una certa impressione sul curriculum.

 

Estendete la vostra rete di contatti

In questo mestiere è importante avere i contatti giusti, soprattutto se si vuole migliorare a livello di stipendio. Bisogna essere abili a farsi conoscere e perché no, a lavorare in più posti, magari prestare la propria opera a qualche evento privato e strabiliare tutti con i cocktail. Oggigiorno può tornare utile anche ai barman essere attivi sui social e su piattaforme come YouTube, ma soprattutto in quest’ultimo caso nulla va improvvisato.

Lo stipendio

Va bene la passione per il proprio lavoro ma alla fine ciò che conta è lo stipendio. Quanto dovrebbe essere pagato un barman o meglio, che tipo di offerta dovreste accettare? Non staremo qui a parlarvi di cifre, dopotutto è una questione personale e ciascuno conosce il suo valore. Va da sé che senza esperienze pregresse l’offerta potrebbe essere bassa anche se ben superiore a quella che avreste guadagnato come apprendista. 

Molto dipende anche dalle possibilità economiche di chi vi assume e dal giro di affari del suo locale, ma è probabile che chi offre un ottimo stipendio cerchi barman affermati con diversi anni di esperienza alle spalle, quindi come prima esperienza vi consigliamo di accettare un’offerta dignitosa, magari dopo qualche tempo sarete pronti per fare il salto di qualità o quantomeno potreste guadagnarvi un aumento come gratificazione alla bontà del vostro lavoro.

 

 

 

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