Bombay Sapphire London – Recensione

Ultimo aggiornamento: 25.04.24

 

Principale vantaggio

La possibilità di utilizzare questo gin sia per il consumo diretto sia per la mixologia, è un fattore che ha convinto la maggior parte degli utenti. Se volete assaggiare per la prima volta la bevanda o state cercando qualcosa che possa dare un tocco in più ai vostri cocktail, Bombay Sapphire London è una delle scelte migliori.

 

Principale svantaggio

Alcuni utenti hanno lamentato l’assenza nella confezione di un dosatore per realizzare i propri mix, una mancanza che per alcuni potrebbe essere imperdonabile ma che, tutto sommato, non sentiamo l’esigenza di criticare.

 

Verdetto 9.6/10

La bottiglia è estremamente elegante e si rivela perfetta anche per un’idea regalo. La grande attenzione che il brand pone nella scelta degli ingredienti è una caratteristica molto importante poiché evidenzia l’anima multiculturale del gin, migliorato grazie alla collaborazione tra piante provenienti da tutto il mondo.

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

DESCRIZIONE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Distillazione

La distilleria Bombay Sapphire, situata in Inghilterra, si distingue nella produzione di gin (i migliori modelli) grazie alla presenza di ben dieci differenti erbe aromatiche, tutte personalmente scelte dal maestro di botaniche Ivano Tonutti che viaggiando in tutto il mondo ha stretto rapporti personali con i produttori, dando così un tocco estremamente intimo al gin realizzato.

Durante la distillazione, le piante sono sospese sopra l’alcool in appositi recipienti di rame perforati, per facilitare il rilascio delle loro note aromatiche che andranno a costituire parte essenziale del prodotto finale, questo sistema è chiamato infusione a vapore.

Nonostante questi dettagli che farebbero pensare a un prodotto premium, resta comunque uno tra i gin più accessibili sul mercato, perfetto quindi anche per chi vuole avvicinarsi a questa bevanda per la prima volta e sta cercando qualcosa dal prezzo contenuto.

Ingredienti

Abbiamo parlato di una gran quantità di botaniche, ma vediamo in dettaglio le piante che costituiscono il gin segnalandone la provenienza e iniziando proprio dalla liquirizia che giunge nella distilleria dalla lontana Cina, così come la cassia, o cannella cinese. Per i semi di coriandolo invece ci si sposta in Africa, precisamente in Marocco, scelti per conferire al distillato un aroma inconfondibile. 

A seguire troviamo la radice di angelica, raccolta ogni due anni e proveniente dalla Sassonia in Germania, che fornisce al gin il suo equilibrio e note terrose. Le famose bacche di ginepro, invece, da cui il gin prende il suo nome, sono tutte italiane, coltivate tra le colline toscane e proprio dalla stessa zona provengono anche le radici di iris, che impiegano ben tre anni per essere pronte da utilizzare nella produzione del Bombay Sapphire. 

I limoni e le mandorle sono invece spagnoli mentre il tocco speziato che è possibile avvertire nella bevanda è riconducibile ai grani del paradiso, pianta facente parte della famiglia dello zenzero e proveniente dalle regioni occidentali del continente africano. Come è possibile notare tutti gli ingredienti sono scelti con estrema cura e attenzione, per restituire ai consumatori solo il meglio, dando vita a un distillato con carattere e un pedigree eccellente.

 

Usi

Il gin Bombay Sapphire London può essere consumato da solo, liscio oppure on the rocks, tuttavia non sono da escludere eventuali mix, che potrete realizzare in casa per stupire i vostri amici. Grazie alla bottiglia dal sapore eccezionale non dovrete temere di ottenere risultati mediocri e potrete creare per esempio un Bombay Sapphire & Tonic, aggiungendo semplicemente il gin e un po’ di acqua tonica in un bicchiere balloon. 

Se invece volete puntare più in alto, con preparazioni complesse, potreste dilettarvi nella creazione di un ottimo Gin Mule, variante del Moscow Mule che prevede 50 ml di gin, 15 ml di succo di lime, 100 ml di ginger beer precedentemente raffreddata, alcune foglie di menta e del lime per decorare. Non dimenticate infine il recipiente obbligatorio per il cocktail: la classica tazza in rame.

Molto semplice ma efficace è invece il Bombay Sapphire Negroni, vi basteranno 25 ml di gin, 25 ml di Martini Rosso Vermouth e 25 ml di Martini Bitter, da servire in un old fashioned con un po’ di ghiaccio e una fetta d’arancia.

Concludiamo la sezione dei nostri consigli con il Red Snapper, ovvero la risposta con gin al classico Bloody Mary, la lista degli ingredienti è un po’ più lunga e prevede 50 ml di gin, 100 ml di succo di pomodoro, un po’ di tabasco, un cucchiaino di rafano, un pizzico di salsa Worcestershire, sale quanto basta e un gambo di sedano per guarnire. Il tutto deve essere mescolato delicatamente, evitate dunque l’uso dello shaker.

 

Clicca qui per vedere il prezzo

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici!

0 COMMENTI