Cosa abbinare al prosecco: 6 idee

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Grazie alla sua leggerezza, il prosecco è un alcolico di grande versatilità che non solo è possibile utilizzare in cucina, ma anche come accompagnamento di cibi raffinati.

 

Per antipasti e aperitivi di vario genere

Il prosecco è un vino bianco tipico delle regione venete e del Friuli, che dalla sua primissima produzione è divenuto importante in tutto il mondo, con più esportazioni all’estero del classico champagne.

Proprio per il suo carattere frizzantino e fresco, ci sono particolari piatti che più di altri ne esaltano il gusto e permettono un perfetto connubio tra le due, per una cena a dir poco speciale ed elegante. Tra questi non possono mancare antipasti vari: le bollicine fanno gola quando sono accompagnate dalla cruditè.

Con ostriche o gamberi e tartufi, per esempio, risulta decisamente azzeccato, perché stempera il carattere sapido andando allo stesso tempo a esaltare tutto il gusto del mare presente in questi piatti così particolari.

Ma non solo: il prosecco è un’ottima idea anche per sushi e sashimi, che ancor di più, trattandosi di pesce crudo possono lasciare un sapore poco soddisfacente in bocca.

Molto gettonato ultimamente è anche l’abbinamento alla salvia fritta, che già da sola fa la sua bella figura e fa impazzire grandi e piccini; il lato leggero del prosecco lascerà un retrogusto accattivante sul palato.

E ancora potete accompagnare la bevanda alle tartine condite con insalata, pomodori e maionese, oppure con i bignè salati farciti al salmone, formaggio fresco ed erba cipollina; insomma, la scelta è ampia.

Le note del prosecco sono veramente formidabili anche con un bel tagliere di salumi e formaggio; in particolare molto apprezzati sono il prosciutto cotto e la mortadella, da preferire a quelli speziati o troppo stagionati che potrebbero guastare l’appetito.

Evitate invece di usare il prosecco con la frutta oppure mischiato ad altri liquori, perché in questo caso il sapore verrebbe meno e non sentireste in pieno nè l’uno nè l’altro aroma.

Anche con torte varie l’accostamento non è particolarmente adatto: va bene se volete usare il prosecco all’interno della preparazione, ma di principio si segue la regola dell’amaro che esalta la nota più dolce.

Essendo il prosecco leggero e non troppo deciso, andrebbe a livellare il sapore particolare del dolce, o al contrario quest’ultimo non risulterebbe gradito al palato.

Per torte salate e verdure affumicate

Il prosecco è una bevanda che si sposa bene anche con diversi tipi di verdura, come abbiamo già accennato precedentemente; un esempio sono gli asparagi o il radicchio, che hanno un retrogusto amaro e offrono un piacevole contrasto a contatto con le bollicine del vino bianco.

La sua sapidità, inoltre, lo rende bilanciato anche nel caso di piatti con carote o cipolle; per esempio, con una bella frittata aromatica al rosmarino e cipolla soffritta leggermente potrebbe risultare gradito anche ai vostri ospiti.

Il prosecco più venduto è quello di Valdobbiadene, che spesso sull’etichetta presenta anche modi alternativi di impiegarlo in cucina o a tavola, come nel caso di ortaggi come zucchine, coste o spinaci.

Spesso le verdure vengono abbinate alla ricotta, perché ancor di più il carattere fresco e il frizzante del vino rendono bene il contrasto con le tipologie sopra elencate; inoltre sono veloci e facili da preparare in forma di tartine e tramezzini, come spuntino pomeridiano o serale.

E ancora, torte salate a base di patate, pancetta e simili vengono rese al meglio se accompagnate a un elegante e gradevole prosecco, se volete cimentarvi in qualcosa di nuovo per un pranzo in famiglia.

Da non sottovalutare anche le insalate: corpose e ricche, rappresentano un piatto versatile e adattabile a qualsiasi situazione, da un picnic a un pranzo in orario lavorativo. Potete condirla come meglio preferite, e si solito un accostamente vincente è quello che prevede l’utilizzo di farro, pomodorini e avocado, o anche in alternativa gamberi, noci e mango.

Accanto a questo mix promettente, un bicchiere di prosecco vi aiuterà a far scendere tutto con molto più piacere, bilanciando perfettamente il tutto. Per chi è amante di funghi e tartufi, c’è una buona notizia: non solo potete utilizzare il prosecco per creare ricette sfiziose, ma anche servire entrambi con la giusta dose, in ottimo equilibrio.

Infatti i sapori netti e decisi dei primi due si scontrano dall’altro lato con delle note profumate, persistenti e sfumate, dando quindi la sensazione al primo assaggio di un’esplosione di colori sul palato.

 

Per pesce e carne

Tra le tipologie di piatti gettonati con la presenza di un ottimo prosecco non possono mancare i panzarotti di salumi oppure i canapè fritti, che spesso vengono accompagnati da formaggi cremosi del Trentino o da mozzarelle e speck.

Anche nel caso del pesce, ci sono moltissime varietà a cui può abbinarsi, per esempio con spigola e orata, ostriche e capesante, gamberi e scampi oltre a quello crudo, specialmente se si tratta di tartare.

Una ricetta che potete riprodurre a casa e utilizzare anche come elemento aggiunto per il vostro prosecco preferito è il baccalà mantecato con polenta fritta, olive e pomodorino secco; questa base di pesce è uno dei più noti delle tradizione, un cibo povero che nel tempo è stato riscattato fino a raggiungere i più rinomati ristoranti.

Per prepararlo avrete bisogno di 800 g di stoccafisso, 200 ml di latte intero, dieci pomodori e 100 g di olive, più sale, pepe e olio quanto basta. Lo stoccafisso va tenuto in ammollo per almeno 24 ore, in modo da averlo tenero e soprattutto saporito una volta impiegato nella preparazione; va poi inserito in un tegame con acqua fredda e latte.

Coprite tutto e iniziate a cuocere lentamente, mescolando il baccalà di frequente per circa 30 minuti, fino a quando non sarà lucido e morbido; potete a questo punto scolare tutto, inserire il pesce in una ciotola e tagliarlo in piccoli pezzi.

Con un cucchiaio di legno o una spatola, decisamente più comoda, iniziate a sbattere con energia il baccalà, aggiungendo di tanto in tanto l’olio fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo.

Salate e mettete sale a piacere; mentre lasciate riposare, occupatevi della polenta, creata alla maniera classica. Stendete la parte liquida di quest’ultima su un piano e lasciatela essiccare per circa cinque ore, tempo medio affinché risulti ben fatta e croccante.

Dovete infine solo friggerla in olio bollente, facendo attenzione a non scottarvi e aggiungere le olive e i pomodori essiccati.

 

 

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